European Library Automation Group (ELAG).  16th Library system[s] seminar: ILL in network, Ravenna, Palazzo Corradini, 1-3 April 1992.  Editor: Giuseppe Vitiello.  [Roma]: AIB, 1993.  248 p.

Sono raccolti in questa pubblicazione, uscita a meno di un anno dal convegno, gli atti del 16º Seminario ELAG, dedicato alle nuove forme che può assumere il prestito interbibliotecario (ILL) grazie alla diffusione delle reti di elaboratori. Uno dei problemi di base da affrontare è quello della standardizzazione dei protocolli di comunicazione e quindi, com'è naturale, più di un intervento si sofferma sulle problematiche connesse allo sviluppo e alla possibile diffusione del modulo ILL di OSI (ISO 10160 e 10161), cui si collega il modulo Search and Retrieve (ISO 10162 e 10163). A parte la lunga gestazione degli standard ISO e la loro complicazione, un aspetto fondamentale da non sottovalutare, laddove si pensi a servizi di ILL fra diversi paesi, sono le differenti applicazioni locali già esistenti e quindi la difficoltà di introdurre delle innovazioni che non si rivelino poi procedure del tutto "aliene" per gli utenti. Questa pare essere una delle maggiori difficoltà incontrate dal progetto ION, che coinvolge enti inglesi, francesi e olandesi, e di cui viene qui esposto lo stato allo scorso anno. Più praticabile invece pare la strada di progetti nazionali, quali quello danese e quello svizzero, che comunque poggiano su realtà di base più omogenee. Altrettanto vale per progetti internazionali come EUROLIB-PER, che parte invece dall'omogeneità del materiale trattato, le collezioni di periodici di un certo numero di biblioteche e centri di documentazione di differenti paesi, con lo scopo di creare una base dati unica, attualmente resa disponibile su ECHO (l'host della CEE), che rechi anche le collocazioni in modo da rendere possibile una fornitura di documenti reciproca fra gli enti partecipanti al progetto. Affatto diversa, com'è abbastanza naturale, è la posizione dei fornitori di documenti: dalle relazioni presentate da responsabili dell'INIST e del BLDSC, i due enti leader del settore in Europa, emerge una particolare attenzione per le possibilità di trasmissione elettronica dei documenti e quindi per le potenzialità di strumenti quali le reti ISDN e la trasmissione via satellite, mentre assai scarso pare l'interesse per le procedure ILL di OSI.

Queste, molto sommariamente, sono le problematiche affrontate negli interventi dedicati al tema principale del seminario: nel volume sono però riportati anche gli interventi alla tavola rotonda, in cui oltre 40 organizzazioni di 19 paesi europei hanno offerto una breve scheda circa lo stato dell'automazione, e i sommari dei workshops. Le informazioni offerte nella tavola rotonda sono assai disparate (si va da notizie su sistemi di automazione nazionali a schede su sistemi di specifiche biblioteche o ancora a informazioni su progetti di cooperazione in singoli settori disciplinari), tuttavia il contenuto di informazione offerto non è poco e soprattutto, data la stringatezza di ciascuna scheda, è di immediata leggibilità. Anche i workshops hanno affrontato differenti e stimolanti problematiche: dai "Problemi nell'uso di dati bibliografici provenienti da fonti differenti" alla "Tecnologia cliente-fornitore", agli "Aspetti multilinguistici delle basi dati bibliografiche" allo "Standard Generalized Markup Language (SGML)", al "Collegamento di immagini alle basi dati bibliografiche". Di tutti sono offerti i sommari e per alcuni anche le tracce di discussione presentate da singoli partecipanti.

Il volume è distribuito gratuitamente dalla Provincia di Ravenna (Palazzo Corradini, via Mariani 5, 48100 Ravenna, fax 0544-35477).

Antonio Scolari, Biblioteca della Facoltà di Ingegneria, Università di Genova