RECENSIONI E SEGNALAZIONI

Wojciech Kaczorowski.  Polskie druki bibliofilskie: broszury i druki ulotne [Stampe bibliofile polacche: libri in brossura e stampe volanti].  Wroclaw: Muzeum Narodowe we Wroclawiu, 1996.  86 p.  (Katalogi Zbiorów Muzeum Narodowego we Wroclawiu).  ISBN 83-86766-30-1.  Zl. 20.

Il Museo nazionale di Breslavia (Wroclaw) accoglie in sé il Museo dell'arte del libro, le cui collezioni sono composte per due terzi da volumi (complessivamente circa 2000) che illustrano lo sviluppo dell'arte dell'editoria e della stampa in Polonia dalla fine dell'Ottocento ai giorni nostri. Nel 1996 è uscito a cura di Wojciech Kaczorowski un catalogo dedicato alle pubblicazioni polacche a carattere bibliofilo possedute dal museo. In particolare, il volume cataloga e descrive le quasi trecento opere che rientrano nella categoria dei libri in brossura e delle stampe volanti di diverso tipo contraddistinte da un evidente carattere bibliofilico.

Come viene specificato nell'introduzione, da un punto di vista tecnico per libro in brossura si intende un volumetto di non più di 48 pagine con una copertina in carta o cartone, mentre nel secondo caso ci si riferisce a stampe sciolte che non superano le quattro pagine. Si tratta frequentemente di inviti a mostre, riunioni, serate di ballo, conferenze, e via dicendo.

La scelta delle opere catalogate è in qualche modo arbitraria e non potrebbe essere altrimenti, dato che non esiste un criterio universalmente accettato per definire cosa contraddistingua una pubblicazione bibliofila. Caratteri comuni sono tuttavia la volontà di raggiungere un certo risultato estetico, il frequente ricorrere a illustrazioni originali, l'accuratissima veste grafica, la presenza di illustrazioni firmate, la qualità della carta, il carattere tipografico scelto, sovente la bassa o bassissima tiratura (anche in esemplari numerati), l'occasionalità della stampa.

La bibliofilia fiorì in Polonia soprattutto nel periodo fra le due guerre quando, col moltiplicarsi delle associazioni, il movimento fu animato da eminenti personalità del mondo intellettuale.

Tre motivi concorsero dopo il 1945 a ridurre al minimo le attività bibliofile nella nuova Polonia socialista, quando il libro divenne uno dei mezzi finalizzati alla creazione di una cultura di massa: da una parte il carattere intrinsecamente elitario della bibliofilia, dall'altra il fatto che questo carattere fosse in Polonia ancora più accentuato che altrove; infine il controllo esercitato dallo Stato su tutta l'editoria nel suo complesso e la conseguente difficoltà da parte dei piccoli editori di ottenere il permesso (e il denaro) necessari alla stampa. Con il 1957 il relativo disgelo permise una ripresa, seppure non dell'editoria vera e propria, almeno dell'attività delle associazioni bibliofile, che si concentrò a Torun, Lódz e Varsavia. Tutto ciò spiega come mai ancora oggi l'interesse principale dei bibliofili polacchi si concentri sul collezionismo piuttosto che sulla promozione dell'editoria d'arte.

Fra le raccolte del Museo dell'arte del libro di Breslavia sono conservate anche le opere di quattro tipografi fondatori di stamperie private artigiane a carattere non commerciale. Di questi, tre svolsero la loro attività all'estero: Samuel Tyszkiewicz (1889-1954) in Francia e in Italia, Stanislaw Gliwa (1910-1986) in Gran Bretagna e Anatol Girs (1904-1990) negli Stati Uniti. Le loro opere, stampate a mano, sono raccolte dal museo e inserite nel catalogo non solo in ragione della provenienza polacca dei loro artefici ma anche perché perlopiù in polacco.

Il catalogo scheda 280 opere e riporta, oltre ai consueti elementi bibliografici, la tiratura, il formato, la descrizione della carta, la provenienza (in gran parte si tratta di donazioni di privati), l'eventuale presenza di filigrane, i riferimenti bibliografici. Manca invece nelle schede qualsiasi riferimento ai caratteri tipografici usati e la descrizione della filigrana quando presente.

Numerosissime illustrazioni in bianco e nero e a colori completano questo libro utile per la storia dell'arte tipografica e della bibliofilia in Polonia.

Jan W. Wos, Università di Trento