RECENSIONI E SEGNALAZIONI

La biblioteca di un medico del Quattrocento: i codici di Giovanni di Marco da Rimini nella Biblioteca Malatestiana, a cura di Anna Manfron; saggi di Pier Giovanni Fabbri, Oreste Delucca, Anna Manfron, Fabrizio Lollini; fotografie di Ivano Giovannini.  Torino: Allemandi, 1998.  257 p.: ill.  (Archivi di bibliofilia).  ISBN 88-422-0814-0.  L. 75.000.

La presente pubblicazione è il risultato di una collaborazione di studiosi all'interno e all'esterno della Biblioteca Malatestiana di Cesena che, grazie alla sponsorizzazione della Cassa di Risparmio e altri enti, ha curato insieme a una mostra l'edizione del catalogo dei manoscritti raccolti da Giovanni di Marco da Rimini nel Quattrocento e da lui donati alla biblioteca.

Ancor oggi la Biblioteca Malatestiana si pone al centro della cultura della città con vari investimenti al fine di contribuire al bene della collettività secondo gli antichi dettami del suo fondatore, Malatesta Novello. Cogliamo qui l'occasione per ricordare, fra le recenti pubblicazioni riguardanti la biblioteca cesenate, anche gli atti del convegno del 1989 usciti col titolo Libraria Domini: i manoscritti della Biblioteca Malatestiana: testi e decorazione, a cura di Fabrizio Lollini e Piero Lucchi, Bologna: Grafis, 1995.

Il catalogo, abbiamo detto, è accompagnato da una mostra in loco che illustra questo fondo particolarmente ricco e interessante della libreria privata del medico del signore di Cesena. Raccolte librarie di medici sono molto diffuse nelle biblioteche, specialmente per i secoli XVIII e XIX, molto meno quelle dei secoli precedenti la stampa, per cui l'iniziativa acquista un interesse maggiore anche per un pubblico non necessariamente addetto ai lavori. Raffinata e sobria, la veste tipografica è indicativa di una edizione molto curata, corredata dalle splendide foto di Ivano Giovannini.

Dopo l'introduzione dell'allora direttore della biblioteca, Lorenzo Baldacchini, i saggi, vere e proprie piccole monografie storiche, illustrano l'ambiente politico e culturale dove si mosse Giovanni di Marco, i suoi rapporti col signore della città e la sua influenza sui programmi culturali di Malatesta Novello. Infine le due preziose Appendici, parti integranti dell'opera, completano il volume: la prima, relativa all'edizione dei documenti originali rogati nel 1474 dal notaio curatore delle volontà testamentarie del medico riminese, comprende la trascrizione fedele dell'inventario dei libri appartenenti alla sua biblioteca; la seconda è il catalogo vero e proprio degli stessi, redatto con criteri catalografici moderni, dove ogni scheda accuratamente analitica è accompagnata dalla relativa bibliografia del manoscritto e dalla notizia della sua riproduzione in microfilm. Gli indici finali poi sono un valido sussidio alla consultazione del catalogo.

Il primo saggio a carattere storico, a cura di P.G. Fabbri, analizza brevemente il trentennio della signoria di Malatesta Novello, contrassegnato da una gestione all'insegna della saggezza, durante il quale l'amministrazione della città fu affidata alle mani capaci di intellettuali e tecnici conosciuti direttamente dal signore: Cesena fu dotata di grandi opere fra le quali la biblioteca pubblica resterà la più famosa legata al nome di Novello. La decisione poi di affidarne la cura all'autorità del Comune ne garantirà la sopravvivenza fino ai giorni nostri. Il modello di governo della città per i due Malatesta, Novello a Cesena e Sigismondo a Rimini, era stato quello della Firenze di Cosimo. E mentre la corte di Rimini si riempiva di letterati e artisti, quella di Cesena soprattutto di copisti e trascrittori per rifornire la libreria che Novello aveva creato come monumento a futura memoria di sé e della sua dinastia. Il ricorso al sostegno dell'amministrazione comunale impedirà nel futuro – quando alla morte del Malatesta Cesena tornerà allo Stato pontificio (1465) – la dispersione dei libri, e le raccolte arriveranno intatte sino a noi.

Seguono nei saggi successivi, di O. Delucca, A. Manfron e F. Lollini, dettagliate notizie sulla biografia di Giovanni di Marco e sul suo soggiorno cesenate al servizio di Malatesta Novello come medico personale, sulla sua raccolta libraria e sulle miniature dei codici che la componevano. L'origine riminese del medico lo rese partecipe della vita delle due corti di Rimini e di Cesena, con un ruolo non di secondo piano nei programmi culturali di entrambi i fratelli Malatesta. Giovanni avrà poi in eredità dal suo signore un lascito in fiorini che gli permetterà una vita agiata e la possibilità di ampliare la sua collezione; nel contempo egli stesso ricambierà la benevolenza di Novello lasciando la propria libreria privata a quella pubblica voluta dal Malatesta e alla realizzazione della quale non era stato estraneo con preziosi suggerimenti nel far eseguire copie o nell'acquistare nuovi libri.

Alda Spotti, Biblioteca nazionale centrale di Roma