Annie Béthery - Jacqueline Gascuel.  Revues et magazines: guide des périodiques à l'intention des bibliothèques publiques.  4e édition.  Paris: Cercle de la librairie, 1997.  409 p.  (Collection Bibliothèques).  ISBN 2-7654-0679-0.  FF 260.

«Le rôle d'une médiathèque n'est-il pas de donner aussi la parole à des groupes de recherche ou à des courants de pensée minoritaires et de résister à la domination des organes de presse qui bénéficient de ressources importantes et qui sont, de ce fait, très largement diffusés?»: questo potrebbe costituire l'interrogativo principale attorno al quale ruota questa quarta edizione di Guide des périodiques à l'intention des bibliothèques publiques, apparsa con il titolo di Revues et magazines per meglio evidenziare la sostanza del proprio contenuto, periodici e quotidiani, appunto. Si tratta di una bibliografia critica di periodici a uso di mediateche e biblioteche pubbliche, contenente 802 titoli di testate correnti, costruita allo scopo di proporre un metodo per creare, gestire e incrementare una collezione di periodici. La selezione bibliografica è preceduta da una lunga introduzione, curata dalle due autrici Annie Béthery (operatrice di mediateca) e Jacqueline Gascuel (co-responsabile della collana «Bibliothèques» delle Éditions du Cercle de la librairie) che traccia i momenti essenziali della storia della stampa periodica francese, ponendo l'accento sulla funzione dei diversi generi di stampa periodica in rapporto agli obiettivi, sul pubblico cui si rivolgono e sull'intervento, più o meno consistente, dello Stato, dall'apparizione delle prime testate, nel XVII secolo, allo sviluppo della stampa rivoluzionaria con la conseguente repressione napoleonica, fino all'epoca dei quotidiani (1871-1914), per giungere al loro declino a favore del proliferare delle riviste, sino all'avvento delle nuove tecnologie odierne.

La parte introduttiva si conclude con una serie di suggerimenti concernenti la gestione e l'organizzazione di una raccolta di periodici: individuazione delle diverse tipologie di periodici in relazione alle loro principali funzioni (informativa, ideologica, scientifica, ricreativa) e politica di gestione e incremento delle raccolte con particolare riferimento alle problematiche concernenti la fruizione del materiale seriale da parte dell'utenza (fornitura del documento a distanza, applicazione e utilizzo della rete Internet e di banche dati bibliografiche, testo completo).

La selezione bibliografica, curata in collaborazione con altri otto specialisti del settore, consiste in 802 titoli, suddivisi in 24 categorie sulla scorta della Classificazione decimale Dewey e ordinati alfabeticamente all'interno delle stesse: biblioteconomia, bibliografia e storia del libro; periodici d'informazione; scienze umane; religione; educazione; scienze politiche e sociali; economia; diritto; scienze pure; scienze naturali, medicina e agricoltura; scienze applicate e tecnologia; economia domestica e giardinaggio; stampa al femminile e al maschile; arte, archeologia e architettura; fotografia e cinema; teatro e danza; musica; sport; giochi e tempo libero; letteratura; fumetti; geografia e turismo; storia; stampa periodica per bambini e adolescenti.

Per ciascuna testata vengono fornite una scheda bibliografica e una breve analisi del contenuto e degli obiettivi della rivista. La scheda bibliografica è composta da: titolo, complemento del titolo, ente responsabile (specificando direttore, redattore capo, indirizzo della redazione e recapito a cui inviare la sottoscrizione), periodicità, ISSN, prezzo, diffusione, settore di copertura e audience, indirizzo elettronico, anno d'inizio ed eventuali cambiamenti di titolo. La bibliografia è corredata da un indice cumulativo (titoli, autori enti e autori persone), i rilevamenti sono aggiornati al maggio 1997. La selezione delle testate è stata effettuata secondo alcuni criteri di base: esclusione dei quotidiani e della stampa periodica locale e regionale (salvo quei casi in cui la diffusione della testata oltrepassa i confini regionali); analiticità e approfondimento di alcuni settori disciplinari, come ad esempio quello sportivo, ampiamente affrontati dalla stampa periodica; scarsa attenzione riservata all'ambito universitario, in generale, e in particolare al settore delle scienze pure; inserimento di periodici in lingua inglese relativamente al settore biblioteconomico; scelta di periodici stranieri nel rispetto delle esigenze informative delle minoranze etniche presenti sul territorio.

Il volume, di notevole interesse non solo per i bibliotecari operanti presso strutture pubbliche o mediateche, ma anche per quanti s'impegnano nello studio e nell'insegnamento delle discipline biblioteconomiche, vuole soprattutto fornire nuovi spunti di riflessione e incoraggiare gli specialisti del settore al costante aggiornamento professionale.

Delia Pidatella
Biblioteca centrale di farmacia, Università di Siena