Thesaurus Telecom Italia.  Versione 1.4 (30 novembre 1996).  Roma: Telecom Italia, 1996.  202 p.  (Documentazione e supporti informativi).

Il thesaurus Telecom nasce dalla collaborazione tra una precisa realtà aziendale rappresentata dall'impresa leader nel campo delle telecomunicazioni in Italia e un gruppo di esperti in materia di indicizzazione. Si tratta di uno strumento voluto e creato da un gestore commerciale per favorire la conoscenza diffusa di un determinato dominio terminologico e concettuale. Questo significa che il prodotto è stato concepito come chiave di uniformità lessicale, a uso e consumo primario degli operatori del centro di documentazione dell'azienda Telecom Italia, oltre che come mezzo di indicizzazione e di recupero dell'informazione in sistemi documentari informatizzati. L'intento che ne ha guidato la realizzazione ha puntato a costituire un patrimonio di conoscenza collettiva, una sorta di memoria aziendale e si manifesta in maniera molto esplicita già nella prefazione.

Largo spazio viene offerto alla nozione di thesaurus e alle implicazioni legate all'uso di un vocabolario di termini controllati rispetto all'impiego di un'informazione resa attraverso il linguaggio naturale. È sottolineato, in particolare, quale bagaglio di regole sia sotteso alla costruzione di un linguaggio formalizzato, condizione ideale per garantire la ricerca mirata in uno specifico settore, in questo caso quello della comunicazione/informazione tarata su obiettivi di politica aziendale. Sono delineate inoltre le prerogative di una navigazione ipertestuale in grado, attraverso il reticolo di voci e relazioni proprie di un thesaurus, di ampliare l'universo delle conoscenze in un dato ambito di ricerca.

La struttura del thesaurus prevede un'articolazione a faccette, vale a dire una ripartizione dei termini in più categorie, individuate da nomi molto generali (Attività, Discipline, Organizzazioni, Persone, Processi, Strumenti, Strutture) che assorbono l'intero dominio concettuale espresso dal thesaurus, nel senso che raggruppano tutti i termini in esso ospitati. Esiste infine una categoria residuale denominata "Concetti associati" che include classi poco rappresentate (attributi, avvenimenti, materiali, spazio) ma che in prospettiva potrebbero figurare singolarmente, in aggiunta alle prime sette categorie. Come osservato nell'introduzione, l'ampia portata di ciascuna categoria e la facile interferenza concettuale tra alcune (ad esempio tra Attività e Discipline) ha motivato l'inserimento nella parte classificata del thesaurus di una descrizione dell'ambito di riferimento della categoria stessa, indispensabile a circoscrivere i concetti a essa relativi. Oggetto di riflessione insistita è l'accezione adottata per il termine "categoria" da intendere come elemento di suddivisione di un complesso di termini, con una valenza più generale rispetto a quello di faccetta che ne rappresenterebbe un'articolazione. L'esempio offerto a illustrare questa differenza strutturale è quello di organismi viventi (categoria) e animali, piante, microrganismi (faccette). La puntualizzazione introdotta dagli autori va interpretata come un utile contributo a una comprensione più chiara dei termini utilizzati nella letteratura tecnica in materia di documentazione e biblioteconomia e quindi come ausilio alla elaborazione teorica di concetti da tenere distinti.

La sezione di accesso più diretto al corredo dei termini raccolti nel thesaurus è quella alfabetica, accompagnata dalla visualizzazione delle relazioni semantiche (gerarchica, associativa e di equivalenza). La presentazione dei termini prevede inoltre l'indicazione di una voce di reference, corrispondente al grado più alto della gerarchia di ciascun termine e coincidente con una delle sette categorie di concetti assunte dal thesaurus.

Nella sezione classificata i termini sono riportati in ordine gerarchico a partire dalla voce sovraordinata (reference) posta in testa alla sequenza. Lo scorrimento dei termini così strutturati facilita la lettura logica delle voci altrimenti disperse nell'ordinamento alfabetico, ma non prevede l'assegnazione di un codice di classifica valido a evidenziare per ognuna l'inclusione in altre gerarchie. Un'ultima osservazione riguarda la scelta terminologica operata dal thesaurus che nell'ampio comparto della comunicazione/informazione predilige la sfera legata alla telefonia e in generale alla politica delle telecomunicazioni. Il riferimento particolare è alle tecnologia delle reti di trasmissione, senza tuttavia abbondare nell'adozione di una nomenclatura troppo specializzata.

Elisabetta Poltronieri
Biblioteca dell'Istituto superiore di sanità