BIB: Bibliografia italiana delle biblioteche, del libro e dell'informazione, a cura di Alberto Petrucciani e Giulia Visintin.  N. 3 (1989-1998).  Roma: AIB, 1999.  1 CD-ROM.  Allegato al «Bollettino AIB», 39 (1999), n. 1/2.

Qualcuno potrebbe trovare inopportuno che un membro del comitato scientifico del «Bollettino AIB» recensisca sul «Bollettino AIB» un oggetto secondario, direbbe Àkos Domanovszky, del «Bollettino AIB», BIB: Bibliografia italiana delle biblioteche, del libro e dell'informazione, un CD-ROM allegato al «Bollettino AIB», redatto da Alberto Petrucciani, direttore del «Bollettino AIB», e da Giulia Visintin, responsabile della redazione della Letteratura professionale italiana, rubrica storica del «Bollettino AIB». Questo qualcuno potrebbe sogghignare e squalificare il giudizio del recensore accusandolo di aprioristica benevolenza: tutto in casa, insomma! Il recensore non teme alcuna denunzia di autogratificazione o di autocelebrazione della rivista e non prova alcun imbarazzo a definire BIB un prodotto eccellente, uno strumento di lavoro essenziale per chi si occupi professionalmente e scientificamente (docenti, studenti, bibliotecari) delle tematiche connesse alle biblioteche, al libro e alla professione bibliotecaria. Il recensore corrobora la sua affermazione con motivazioni che ogni salotto, club o tribunale non troverebbe difficoltà a riconoscere fondatissime.

BIB è una bibliografia che mira all'esaustività della letteratura biblioteconomica italiana dal 1989 al 1998. È il risultato di alcuni esperimenti che forse non sono stati percepiti appieno dalla professione: la pubblicazione di tre floppy disks inseriti in una tasca incollata sulla terza di copertina dei numeri 3 (1995), 1 (1996) e 1 (1997) del «Bollettino AIB», presentati in tre note editoriali; il primo - designato sulla terza di copertina quale «Numero zero» - come «Versione elettronica sperimentale a cura di Alberto Petrucciani e Giulia Visintin. Dalla "Letteratura professionale italiana" del «Bollettino AIB», 1993-1994, a cura di Giulia Visintin e Maria Letizia Sebastiani. Realizzata con Zetesis 3.10», il secondo - designato «1 (1996)» - come «Versione elettronica della Letteratura professionale italiana del «Bollettino AIB», realizzata con Zetesis 3.10», il terzo - designato «2 (1997)» - come «Versione elettronica della Letteratura professionale italiana del «Bollettino AIB», realizzata con Zetesis 3.20».

BIB, espressione CD-ROM 1999, cumula le schede edite trimestralmente nella sezione Letteratura professionale italiana del «Bollettino AIB» dal 1989 al 1998, ne ripresenta lo schema semantico e descrittivo adottato inizialmente, via via ampliato e rivisto, descritto analiticamente da Giulia Visintin in La cornice dello specchio sul n. 2 (1994) de «L'indicizzazione», la cui lettura viene esaltata dalla versione elettronica. Compie una ricognizione ulteriore della letteratura, tanto da vantare l'integrazione di oltre tremila segnalazioni alle oltre ottomila della versione a stampa. Presenta una dettagliata introduzione in italiano e in inglese sulle modalità di lavoro e sui collaboratori del progetto. La traduzione inglese è un auspicio alla diffusione della bibliografia anche in ambito internazionale.

La rubrica Letteratura professionale italiana nasce con l'a. XV, n. 1 (gen.-mar. 1975) del «Bollettino d'informazioni» dell'Associazione italiana biblioteche, a cura di Vilma Alberani, con la collaborazione di Maria Pia Carosella e Ludovica Mazzola, ed occupa le pagine *1-*6 in appendice al fascicolo. Scrive la curatrice nell'introduzione: «A partire da questo numero il Bollettino pubblicherà regolarmente questa rubrica dedicata a segnalazioni di letteratura italiana (articoli, monografie, rapporti, atti di congressi ecc.) nei campi della bibliografia, biblioteconomia, documentazione e scienza dell'informazione». Subito dopo inserisce il progetto nel contesto del controllo bibliografico e di analisi descrittiva della letteratura scientifica e professionale: «L'iniziativa coincide fra l'altro con le linee programmatiche internazionali e pone in atto la raccomandazione fatta dall'Unesco ai partecipanti al Simposio degli editori di periodici di biblioteconomia, documentazione e archivistica (Parigi, 16-18 maggio 1972) di "incoraggiare i paesi, che ancora non ne dispongono, a creare un servizio di analisi e d'indicizzazione, in maniera da assicurare almeno l'indicizzazione delle pubblicazioni nazionali specializzate"». Seguono l'elenco dei "periodici consultati regolarmente", soltanto dodici, lo schema articolato in tredici voci, e cinquantasette schede. Al progetto credo non sia estranea l'esperienza di «Biblioteche speciali e servizi d'informazione», supplemento al «Bollettino» dell'AIB, con periodicità non dichiarata, a cura di Maria Teresa Ronchi e Maria Valenti, edito con la collaborazione di molti, fra cui Diego Maltese, il cui n. 1 esce nel marzo 1962 e l'ultimo, designato n. 1-2, nel giugno 1967; sono stati pubblicati dieci fascicoli, due doppi: n. 1 (mar. 1962), n. 2 (mag. 1962), n. 3 (lug. 1962), n. 4 (nov. 1962); n. 1 (feb. 1963), n. 2 (mag. 1963), n. 3 (set. 1963); n. 1-2 (giu. 1964); n. 1 (mar. 1965); n. 1-2 (giu. 1967).

Letteratura professionale italiana è firmata dal n. 2-3 (1989) da Carlo Revelli, dal 1993 da Giulia Visintin e da Maria Letizia Sebastiani e dal n. 4 (1995) solo da Visintin. Il fascicolo n. 3 (1995) del «Bollettino» ricostruisce minuziosamente la storia della rubrica, con interventi di Alberto Petrucciani (Vent'anni di letteratura professionale italiana), Vilma Alberani (La letteratura professionale italiana dal 1975 al 1988), Carlo Revelli (Ostacoli sul cammino della coerenza) e Giulia Visintin (Chi siamo, che cosa scriviamo, dove lo leggiamo) e contiene un intervento di Stefano Minardi e Andrea Tacconi sulla versione elettronica sperimentale (H&T: programmi per il presente).

BIB permette alla disciplina Biblioteconomia di essere ascritta nel ristretto novero delle tematiche per le quali esiste, in Italia, un controllo bibliografico della letteratura, fra queste la storia della scienza (bibliografia edita da Olschki, a cura di Massimo Bucciantini ed altri), la letteratura italiana (LIAB, bibliografia edita da Benedetto Aschero), la letteratura leonardiana (bibliografia edita da «Raccolta Vinciana», a cura della Leonardiana di Vinci).

In sintesi, BIB è:
1) nuova, perché segnala opere pubblicate in forma autonoma e all'interno di periodici e di miscellanee; LISA (Library and Information Science Abstracts), con la sua esperienza pluriennale, si caratterizza per l'analisi (lo spoglio) di periodici; LISA è firmata dalla Saur e non da editors personali;
2) utile, in quanto controlla la produzione scientifica e professionale italiana, compresi i provvedimenti legislativi statali e regionali di interesse per le biblioteche, gli standard nazionali, una scelta di documenti elettronici disponibili in rete e la letteratura grigia, e in quanto descrive le recensioni in calce alla scheda dell'opera selezionata, attività che obbliga i curatori a controllare un ampio parco periodici italiani ed internazionali;
3) ben costruita catalograficamente, con cura ed attenzione ai particolari; in futuro BIB potrebbe accettare pienamente lo standard ISBD e, soprattutto, permettere il ricupero di quegli autori, prevalentemente femminili, con doppio cognome - cognome anagrafico e cognome acquisito o aggiunto - ovvero permettere il ricupero anche dal cognome inutilizzato per l'indicizzazione alfabetica. Cerbai Ammannati, ad esempio, è attualmente ricuperabile solo dalla lettera C e non anche dalla lettera A. LISA presenta il problema dell'assenza del controllo formale dei nomi degli autori, ovvero non riconduce le opere di un autore a una sola forma del suo nome;
4) ben costruita informaticamente: la consultazione è resa particolarmente semplice dalla chiarezza delle icone presenti nella schermata e da una finestra sulla parte destra del monitor che fornisce un primo aiuto al lettore tramite la spiegazione delle funzioni più importanti per l'interrogazione delle liste. Un piccolo fastidio è dato dall'impossibilità di chiudere alla prima videata la finestra di aiuto. L'interrogazione del CD-ROM è possibile attraverso numerosi parametri: 1. Tutte le parole, 2. Autori, 3. Titoli, 4. Parole dei titoli, 5. Fonti (periodici, serie), 6. Classi (quelle usate dal «Bollettino») 7. Numeri (BIB, ISBN, ISSN, Biblioteca AIB [aspetto importante che lega la bibliografia alla consistenza del catalogo della biblioteca dell'Associazione, una delle più importanti in Italia]), 8. Ricerca, ovvero ricerca per più parametri: autore, titolo, titolo (parole), anno, tutto il record. L'interfaccia grafica di LISA non è così piacevole e amichevole come quella di BIB, consente tuttavia la personalizzazione dei parametri di ricerca e di visualizzazione, ma non fornisce informazioni sulla struttura del database;
5) gratuita per i soci AIB; questo è, semmai, il limite, se di un limite si può parlare: BIB è talmente importante che diffonderla come allegato al «Bollettino AIB» ne riduce l'audience, perché ha certamente una valenza autonoma, ha lo status di oggetto primario. È pur vero, tuttavia, che chi è interessato alla bibliografia italiana delle biblioteche, del libro e dell'informazione non può fare a meno del «Bollettino AIB».

Mauro Guerrini
Scuola speciale per archivisti e bibliotecari, Roma