John Burke.  IntroNet: a beginner's guide to searching the Internet.  New York: Neal-Schuman, 1999.  VIII, 117 p.  (Neal Schuman NetGuide series).  ISBN 1-55570-351-8.  £ 26.50.

Poche pagine rapidamente leggibili sia da esperti navigatori che da "internettiani" alle prime armi. Nonostante il titolo possa far pensare all'ennesima evoluzione delle tecnologie di Internet, IntroNet (che potrebbe stare per "Introduction to the Net") è una perfetta guida introduttiva consultabile su diversi livelli a seconda del tipo di conoscenze del lettore e del tipo di ricerca da impostare.

Utile per chi con la rete non ha ancora confidenza, il manuale si apre infatti con la descrizione delle molteplici tipologie di notizie e documenti presenti in Internet, e soprattutto dei rischi che chiunque nel mare di tale informazione può incontrare. «Riusciremo a reperire esattamente quello che cerchiamo?» Tutti, chi prima e chi poi, ci siamo posti la stessa domanda. È inutile enfatizzare l'importanza del fenomeno Internet e della sua potenza nel campo dell'informazione, se poi non si è in grado di catturarla. Ecco quindi che, con l'impostazione di chi è stato un bibliotecario, Burke raccoglie in questa guida una nutrita selezione di siti utili per impostare una ricerca sul Web, suddivisa per temi e soprattutto per livelli. Dopo aver passato in rassegna i principali motori di ricerca (search engines), le directories, le electronic reference collections, le fonti di informazione "corrente" (active, come i virtual reference desks), i meta-motori di ricerca e le one-stop searching pages, l'autore spende poche frasi, ma assolutamente efficaci, sull'importanza della scelta corretta delle parole chiave. Accanto alle tecniche con cui lanciare una ricerca nel Web, quali l'impiego degli operatori booleani, degli asterischi e delle virgolette, il punto di partenza fondamentale per ottenere una risposta il più mirata possibile rimane una corretta scelta della terminologia e dell'ambito entro il quale fare la ricerca. Un buon bibliotecario quindi si trova assolutamente avvantaggiato, perché non gli resta altro che trasportare nella "biblioteca virtuale" per eccellenza le tecniche di ricerca che quotidianamente impiega nella propria biblioteca.

Ogni capitolo si occupa di una specifica ricerca (facts, files, people, products, companies, images, ecc.) e per ognuna, oltre a consigliare i siti da cui iniziare, ne indica le caratteristiche e le tecniche migliori per sondarli.

Fare ricerca su Internet e trovare esattamente quello che si cerca economizzando il proprio tempo sono due cose ben distinte. E questo l'autore non manca di ricordarlo spesso al lettore. I capitoli si concludono tutti con l'esatto, e ancora più sintetico, percorso da seguire per raffinare ulteriormente la ricerca, ampliando o restringendo il campo da indagare: si tratta di miniguide di sicuro interesse che anche i reference librarians più esperti potrebbero consultare proficuamente.

Da affiancare alla lettura di IntroNet è la consultazione del sito http://www.neal-schuman.com/intronet/ che permette di sperimentare sul campo tutte le strategie suggerite dall'autore e di selezionare, fra i siti cui rimanda, quelli effettivamente più utili per noi in Italia inserendoli tra i propri bookmarks.

Sorprendente, anche se forse troppo stringato, è l'ultimo capitolo, che si occupa delle modalità con cui citare le informazioni ottenute dal Web. In particolare Burke fa riferimento all'American Psychological Association's manual of style (APA) e allo MLA Handbook for writers of research papers per quanto riguarda le guide cartacee relative alle regole di citazione. In aggiunta consiglia le risorse online:
- http://www.nueva.pvt.k12.ca.us/~debbie/library/research/research.html che comprende il formato MLA per citare pagine Web, messaggi e-mail, siti FTP;
- http://www.uvm.edu/~ncrane/estyles/, nel quale sono consultabili sia le MLA che le APA.

Intronet infine è corredato di tre appendici. L'appendice C è un'ulteriore sintesi, presentata anche graficamente in forma di schema, delle varie tecniche trattate. L'appendice B si occupa dei fun sites, relativi a musica, musicisti, fan club, ecc. La terza presenta tre siti da consultare con regolarità relativi ai nuovi modi per fare ricerche. È ovvio che come tutta l'informazione presente in Internet anche gli strumenti per fare ricerca sono soggetti a continui mutamenti. Con Search Engine Watch, consultabile al sito http://www.searchenginewatch.com, Search Engine Showdown (http://www.notess.com) e Search Insider (http://www.searchinsider.com) chiunque è costantemente aggiornato sull'evoluzione degli strumenti utilizzabili, sulle nuove modalità di ricerca, sulle preferenze del momento nella scelta tra strumenti diversi.