Jo Bryson.  Effective library and information centre management.  Second ed.  Aldershot: Gower, 1999.  XIX, 428 p.  ISBN 0-566-07691-8.  £ 25.

Il volume è dedicato all'esposizione del vasto complesso di temi riguardanti il management di biblioteche, centri di documentazione e servizi di informazione, appartenenti a enti pubblici o ad aziende private. L'autrice delinea un'esauriente panoramica dei più recenti sviluppi delle teorie sul management applicate alla gestione dei servizi informativi, nel dichiarato intento di realizzare un'opera di riferimento generale tale da rappresentare sia un esaustivo manuale per gli studenti di biblioteconomia - e di fatto il volume è presente nella bibliografia di molti corsi universitari, specialmente di area angloamericana - sia una sorta di prontuario di rapida consultazione per i responsabili della gestione di servizi informativi in senso lato.

Il volume si articola in nove parti. La prima e la seconda illustrano i concetti base delle teorie sul management, elencano - con una certa entusiastica ingenuità - i requisiti del buon manager e ne descrivono le fondamentali funzioni di ideatore e realizzatore del cambiamento. Un ruolo essenziale viene attribuito alla capacità di costruire e condividere con i propri collaboratori una visione del servizio dinamica, in perenne divenire, centrata sulla precisa individuazione delle necessità informative dell'utenza e sul continuo aggiornamento degli strumenti necessari a soddisfarle. Vengono quindi prese in esame le complesse caratteristiche (economico-finanziarie, politiche, tecnologiche, geografiche e demografiche) dell'ambiente in cui opera il servizio e suggerite alcune strategie atte a definirne efficacemente compiti, area di influenza e immagine. Due aspetti risultano evidenti: da un lato la propensione per uno stile manageriale di tipo fortemente partecipativo, dall'altro la volontà di collocare con determinazione il centro di informazione all'interno dell'ente in cui opera.

La terza sezione tratteggia i lineamenti di una gestione del servizio informativo basata sulla preventiva minuziosa pianificazione dell'utilizzo delle risorse umane, tecnologiche e finanziarie e sulla continua comunicazione e integrazione fra decisioni assunte e obiettivi posti al macrolivello della parent organization e processi operativi di attuazione realizzati al microlivello del centro di servizi. La quarta parte prende in considerazione le procedure necessarie a creare un ambiente innovativo e una cultura aziendale fortemente condivisa, eticamente coinvolgente e ad alta redditività, grazie all'uso sapiente del comportamento politico.

Dopo aver stabilito le fondamenta del servizio e della sua organizzazione e aver gettato le basi della sua futura evoluzione, occorre che il manager ottenga la fattiva partecipazione dei suoi collaboratori. L'autrice approfondisce quindi la disamina delle componenti interpersonali del management: vengono analizzati i temi legati alla leadership e alla capacità di delega e di negoziazione, con particolare attenzione all'abilità dimostrata nel gestire positivamente i conflitti, nel motivare i collaboratori e nel creare efficaci rapporti di cooperazione. La sesta parte esamina il ruolo chiave dei servizi d'informazione all'interno dell'organizzazione. La settima approfondisce il tema della gestione del personale, e include capitoli dedicati allo stress, alla pianificazione delle carriere e allo sviluppo individuale. L'ottava parte si impernia sulle strategie da adottare per identificare e amministrare potenziali fattori di rischio nella gestione delle informazioni. Il volume si chiude con un capitolo dedicato al service delivery, incentrato sulle strategie di marketing destinate alla crescita della competitività del servizio e dell'organizzazione, sulla misurazione dell'efficienza, dei bisogni informativi degli utenti, sull'outsourcing e sul controllo di qualità.

Nel suo insieme, l'opera ha il pregio di ribadire fortemente il concetto che biblioteche e centri informativi non appartengono a una sorta di mondo parallelo, statico per tradizione e per vocazione, intangibile ai mutamenti che si producono nell'ambiente circostante. Di conseguenza, il chief librarian, divenuto a tutti gli effetti information manager, vede estendersi considerevolmente le proprie responsabilità e i propri compiti e non è più soltanto - ammesso che mai lo sia stato - «colui che custodisce i libri», bensì un provider di informazioni che devono essere reperite e distribuite rapidamente ed efficacemente. Al centro del lavoro della Bryson si pone con evidenza una visione aziendalistica del centro di documentazione: esso è un settore aziendale che, se anche non deve realizzare direttamente profitti, necessita di essere gestito come una qualsiasi altra attività produttiva.

L'esposizione ha anche il pregio non trascurabile della semplicità e della chiarezza. Lo scopo di offrire un efficace saggio introduttivo a una materia tanto ampia e articolata può dirsi complessivamente riuscito. È inevitabile, tuttavia, che l'illustrazione di alcuni temi possa apparire piuttosto schematica e superficiale, e l'approccio a taluni problemi esasperatamente ottimistico e quindi riduttivo rispetto alla complessità delle realtà con cui quotidianamente ci misuriamo.

Anna Lisa Mariani
Biblioteca centrale di architettura, Politecnico di Milano