The serials management handbook: a practical guide to print and electronic serials management, edited by Tony Kidd and Lyndsay Rees-Jones. London: Library Association, 2000. xvi, 159 p. ISBN 1-85604-355-X. £ 39.95.

Un agile manuale per tutti coloro che si trovano ad affrontare il problema della letteratura seriale in un momento storico cruciale, in cui l'applicazione delle nuove tecnologie sottopone il settore a un'accelerazione di trasformazioni senza precedenti. Due le caratteristiche che contribuiscono a renderlo di particolare interesse: il linguaggio piano, la capacità tutta anglosassone di scrivere concedendo al lettore il diritto di non sapere e quindi il conseguente diritto di capire ed essere accompagnato all'interno dell'argomento con tatto e rispetto, che si traduce nel non dare per scontato che chi legge già sappia, e la ricchezza delle sfaccettature che il disegno complessivo ricava dalla provenienza dei due curatori e degli autori da ambiti lavorativi molto differenziati. Essi infatti, pur vantando tutti una lunga esperienza nel campo del trattamento dei seriali, hanno esperienze sia nel campo delle biblioteche di istituzioni pubbliche, per lo più universitarie (come Tony Kidd), sia in quello aziendale (come Lindsay Rees-Jones che, prima di essere professional adviser degli Special Libraries and Information Services presso la britannica Library Association, aveva ricoperto il ruolo di librarian/information officer in aziende private, in ultimo presso la National Grid plc). Gli autori dei saggi rappresentano inoltre anche altre professionalità che operano nel settore: editori e gestori di Intranet.

L'insieme dei contributi concorre così a comporre un quadro coerente che intende affrontare oggi, nel momento del passaggio verso una diffusione (graduale o brusca non siamo al momento in grado di dire) del formato elettronico, l'argomento pubblicazioni seriali dall'inizio, dalla storia e dall'importanza che questo tipo di pubblicazione ha saputo conquistarsi nel panorama della comunicazione scientifica dal diciassettesimo secolo ad oggi. Si analizzano poi la produzione dei seriali, il ruolo degli editori nelle varie fasi di "lavorazione" del prodotto rivista, i problemi legati ai costi e quelli collegati alla tutela del copyright, senza mai dimenticare, all'interno di ogni saggio, di proiettare gli occhi verso il futuro che già si sta trasformando in presente e al cambiamento di ruolo che esso prospetta per ciascuno degli attori che si muovono nel settore.
Un esempio per tutti: quale può essere il destino delle commissionarie librarie che hanno avuto un ruolo centrale di intermediazione fra biblioteche ed editori, fornendo servizi a grande valore aggiunto, nel momento in cui si sta diffondendo un modello di acquisti consortili di periodici elettronici che prevedono trattative dirette con gli editori e l'accesso via Web al periodico, in prospettiva eliminando la carta? Interrogativi che vanno ad affiancarsi a quelli riguardanti il ruolo e le attività del bibliotecario che opera nel settore seriali, dai problemi di catalogazione dei periodici online a quelli del controllo degli accessi, alla gestione delle statistiche d'uso.

Il libro si muove con molta concretezza accompagnando il lettore in tutte le fasi di lavorazione, acquisto, conservazione e diffusione del prodotto seriale come del resto il titolo Handbook promette, confrontando il presente con il futuro già iniziato ed evidenziando i punti di crisi, i passaggi che rendono la gestione dei seriali in questo momento un esempio tipico di attività in fase di transizione che deve misurarsi ancora, e presumibilmente ciò sarà necessario per molto tempo, con problemi di gestione degli spazi, politiche di scarto e procedure di conservazione, mentre, contemporaneamente, deve anche affrontare tutte le tematiche legate alle licenze per l'accesso alle pubblicazioni elettroniche. Queste ultime vanno dalle condizioni contrattuali ai problemi di archiviazione per il futuro, al rapporto fra carta ed elettronico (quando abbandonare l'una per l'altro?) ai problemi di copyright del tutto nuovi (basti pensare a quelli legati alle attività di document delivery).
Tentare di dare le risposte a questi problemi sarebbe come voler fermare in un'istantanea la corsa di un auto: dopo lo scatto la realtà è già modificata. Infatti il manuale non accenna soluzioni, però chiarisce bene quali sono i problemi, come le questioni di oggi si leghino alla storia e all'evoluzione dei periodici e delle attività ad essa collegati, risultando alla fine utile per tutti gli operatori, specialmente per coloro che affrontano l'argomento per la prima volta e ai quali una panoramica così ampia nell'orizzonte quanto sintetica nelle formulazioni, può offrire una base solida su cui costruire future specializzazioni.

Lucia Maffei
Biblioteca centrale della Facoltà di economia “Richard M. Goodwin”, Università di Siena