[AIB] Associazione italiana biblioteche. BollettinoAIB 2002 n. 2 p. 230-231
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RECENSIONI E SEGNALAZIONI


Canoni bibliografici: atti del convegno internazionale IAML-IASA, Perugia, 1-6 settembre 1996, a cura di Licia Sirch. Lucca: LIM, 2001. xviii, 518 p.: ill. (Contributi italiani). ISBN 88-7096-297-0. Eur 51,65.

L'annuale congresso internazionale IAML (International Association of Music Libraries) e IASA (International Association of Sound Archives) svoltosi a Perugia nel 1996 (1-6 settembre) ha messo a confronto esperienze, situazioni, progetti e soluzioni riguardanti i documenti musicali, favorendo la conoscenza, la valorizzazione e lo sviluppo dei sistemi di comunicazione e di trasmissione. «La IAML conta oltre 2000 soci di 45 paesi ed è membro attivo dell'IFLA, ICA, EBLIDA e IMC, il suo compito principale è quello di promuovere la cooperazione nazionale e internazionale fra i bibliotecari musicali. Gli obiettivi principali sono quelli di consigliare e incentivare le attività delle biblioteche, degli archivi e dei centri di documentazione musicali, di sostenere e facilitare la realizzazione di progetti bibliografico-musicali, di incrementare lo sviluppo degli standard catalografici nazionali e internazionali, nonché promuovere la crescita e la formazione professionale del bibliotecario musicale».

Il presente volume, che raccoglie solo i contributi italiani degli atti delle intensissime giornate perugine, è uno dei frutti di quell'aggiornamento costante e fluttuante dedicato alla "biblioteconomia musicale"; oltre al pregio di raccogliere i più importanti contributi in materia, ha anche il valore (ancor più rilevante) di esemplificare la varietà di approcci e di metodologie che la figura del bibliotecario musicale è capace di sollecitare.

Diversi per aspetto e per taglio metodologico, i ventisei contributi che lo arricchiscono - molti dei quali dovuti all'entusiasmo e alla competenza del gruppo italiano della IAML - stanno appunto a dimostrare la complessità e il diverso approccio scientifico alla materia, la cui disciplina - seppur relativamente giovane - costituisce, senza dubbio, una delle tante vie d'accesso alla comprensione e alla pratica di tanti e molteplici fenomeni legati alla catalogazione e ai progetti bibliografico-musicali italiani.

I contributi del volume, per ovvie ragioni strutturali, sono stati divisi per temi, e questo ne giustifica il titolo di "canoni (temi musicali) bibliografici". La prima serie di "canoni" punta direttamente i riflettori sul tema dell'iconografia musicale e sul tipo di comunicazione che da esso ne deriva. Il saggio di Antonino Marcellino (Iconografia musicale nei reperti archeologici italioti, sicelioti e della Magna Grecia: problematiche di catalogazione) offre nuovi spunti di ricerca in materia di catalogazione di fonti iconografico-musicali e presenta una combinazione metodologica fra modelli di scheda catalografica basati sui preesistenti modelli RIDIM e CIDIM, integrando questi ultimi con la possibilità di trasferimento nel sistema di archiviazione elettronica Praetorius. Daniela Castaldo (Motivi musicali nella ceramica attica di Spina e Felsina) analizza e offre una giusta interpretazione dei messaggi che derivano dalle pitture e dalle convenzioni dell'arte figurativa nel campo musicale delle ceramiche attiche dei vasi di Spina e Felsina (fine VI-IV sec. a.C.), preziose fonti documentarie, che ci permettono di conoscere in profondità le occasioni musicali e la collocazione dell'evento musicale nella società dell'epoca.

Luciano Buono (Catalogazione iconografico-musicale di pitture e sculture nella provincia di Messina) fornisce un'accurata indagine iconografico-musicale di opere d'arte esistenti nella provincia di Messina, in particolare di alcuni manufatti dei secoli XV-XVIII, in cui la rappresentazione di strumenti musicali è incentrata sul tema figurativo di angeli musicanti. Tema che caratterizza in gran parte la produzione iconografico-musicale dell'arte siciliana. Cristina Santarelli (Le collezioni dinastiche dei duchi di Savoia nel Seicento: problemi di iconografia musicale) illustra l'attività collezionistica dei principi sabaudi (Carlo Emanuele I e i figli Vittorio Amedeo e Maurizio) e ricostruisce il collezionismo sabaudo attraverso un'indagine iconografico-musicale delle loro quadrerie.

Altro aspetto, per nulla secondario al primo, caro a bibliofili, musicisti e musicologi è il "canone" dell'editoria musicale. Bianca Maria Antolini (Nuove acquisizioni sull'editoria musicale in Italia (1800-1920)), con numerose tabelle esplicative, disegna e analizza la produzione editoriale delle case editrici musicali nel corso del secolo XVIII sino alla fine del 1920, ampliando con nuove fonti il volume Dizionario degli editori musicali italiani. Licia Sirch (Musica, letteratura e arti grafiche: la lirica da camera e l'editoria a Milano nell'età romantica) analizza le edizioni musicali milanesi ottocentesche, con particolare riguardo alle illustrazioni e alla produzione litografica, limitatamente al genere della musica vocale da camera. Margherita Canale Degrassi (La ricostruzione dell'archivio delle edizioni musicali "Carlo Schmidl" di Trieste) fornisce un'utile indagine sulla produzione editoriale del bibliografo ed editore musicale Carlo Schmidl e sull'attuale ricostruzione e collocazione del suo archivio, nonché del suo stato di riordino.

Altro "canone" caro agli studiosi e agli utenti di biblioteche è quello dei periodici musicali. Maria Girardi (La musica nei periodici veneziani della seconda metà del Settecento e dell'Ottocento) illustra l'utile e proficua indagine musicale nei periodici veneziani (giornali letterari e scientifici, gazzette, effemeridi e almanacchi) della seconda metà del Settecento e dell'Ottocento, con un'attenta appendice finale dell'elenco dei periodici presi in esame. Carmela Bongiovanni (Almanacchi, guide e annuari commerciali italiani come fonti per la storia musicale tra Otto e Novecento) offre un utile esempio di ricerca di fonti per la storia della musica attraverso la lettura e l'analisi delle guide e degli annuari commerciali italiani; osservatori utilissimi per la quantità di dati relativa alla produzione musicale.

In appendice un elenco esemplificativo di alcune guide e annuari commerciali pubblicati a Genova tra Otto e Novecento, con relativo regesto delle notizie musicali. Roberto Giuliani (Periodici discografici e critica musicale in Italia nel XX secolo) analizza i periodici discografici dai primi del Novecento ai giorni nostri, con un'utile appendice finale che elenca cronologicamente i periodici musicali italiani di interesse discografico.

Le attività di ricerca bibliografica e lo stato di progetti di riordino e catalogazione sono analizzate nei saggi di Cristina Santarelli (Catalogazione iconografico-musicale presso l'Istituto per i Beni musicali in Piemonte di Torino), Maria Rosa Moretti (Ruolo degli archivi genovesi nella ricostruzione della vita musicale della città tra Cinque e Seicento), Marco Salvarani (Ricerca e catalogazione nel territorio: l'esperienza delle Marche), Laura Peghin (Le biblioteche musicali in Umbria), Giovanni Insom (Attività dell'I.Bi.Mus. a Roma e nel Lazio), Marcoemilio Camera (La Biblioteca del Conservatorio di musica "L. Perosi" di Campobasso, centro per le ricerche musicali nella regione), Antonino Marcellino (La catalogazione iconografico-musicale in Sicilia: notizie e progetti), Paolo Rossini (Fonti per il Nerone di Arrigo Boito (I-PAcon): indagini preliminari, riordino e progetto di catalogazione), Pierluigi Petrobelli, La corrispondenza verdiana: raccolta e catalogazione), Renato Meucci (La Bibliografia organologica italiana (BOI): metodologia di ricerca, compilazione e indicizzazione), Carlo Marinelli (Discografie di compositori italiani: registrazioni sonore e testi musicali).

Nell'ultimo "canone" dedicato alla formazione, alle biblioteche musicali e ai sistemi di informazione bibliografico-musicali italiani, i saggi di Attilio Mauro Caproni (Il sistema della formazione dei bibliotecari musicali in Italia), Alessandra Chiarelli (Biblioteche pubbliche e fondi musicali), Claudia Parmeggiani (I servizi per la musica nel Servizio bibliotecario nazionale), Federica Riva, Anno 2000: la catalogazione dei manoscritti musicali in Italia e un nuovo confronto con il Répertoire international des sources musicales (RISM) e, infine, Massimo Gentili Tedeschi, Il lavoro dell'Ufficio Ricerca fondi musicali di Milano, analizzano con perfetta sintesi e scientificità i vari temi. In conclusione, si tratta di un volume ben costruito, ricco di informazioni e di facile utilizzo, che si propone come eccellente strumento di riflessione e consultazione sullo stato della biblioteconomia musicale in Italia per offrire risposte esaurienti a tutti gli utenti e agli studiosi. Un utile sforzo compiuto dal gruppo IAML-Italia e dalla sua coordinatrice Agostina Zecca Laterza.

Antonio Caroccia
Biblioteca del Conservatorio "San Pietro a Majella", Napoli


N.B. Sorry, no English abstract is available.
Copyright AIB 2002-07-15, a cura di Giada Costa
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