[AIB] Associazione italiana biblioteche. BollettinoAIB 2003 n. 2 p. 235
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RECENSIONI E SEGNALAZIONI


Claire Denecker. Les compétences documentaires: des processus mentaux à l'utilisation de l'information, préface de Paul Thirion. Villeurbanne: ENSSIB, 2002. 208 p. ISBN 2-910227-38-3. Eur 22,9.

Il testo si inserisce nel percorso di riflessione sulla formazione documentaria nel mondo francofono.
Dopo un periodo, negli anni Ottanta, di scarsa preoccupazione per la formazione degli utenti all'utilizzo efficace delle risorse informative, si è cominciato a prendere coscienza della problematica dell'information literacy e i bibliotecari hanno iniziato a misurarsi con l'elaborazione di piani di formazione; in Francia si è dato il via a una politica attiva di sostegno allo sviluppo di progetti pedagogici, istituendo insegnamenti di "metodologia documentaria": la formazione degli utenti prendeva piede, almeno nei corsi universitari.

Ma malgrado tutti gli sforzi, queste iniziative di formazione documentaria non hanno raggiunto l'efficacia desiderata: non resta allora che tornare ad analizzare i bisogni reali di chi si trova di fronte a noi, abbandonando la rappresentazione che il bibliotecario se ne è fatta; e qui si innesta il lavoro di Claire Denecker.
L'idea è che bisogna prendere coscienza che l'utente non è una tabula rasa al momento del suo contatto con la biblioteca, ma possiede già un certo numero di conoscenze e competenze, più o meno corrette, e con profonde differenze da individuo a individuo, in relazione alla storia di ognuno e alle esigenze documentarie sorte per il passato, e da qui muovere per osservare come si sviluppano le nuove conoscenze e competenze; tutto questo implica la comprensione dei meccanismi cognitivi dell'utente, per seguire le vie dell'apprendimento e razionalizzare le pratiche di formazione. L'originalità del testo sta in questa volontà di confronto con i concetti delle scienze cognitive per mettere in relazione l'apporto di esse con la problematica dell'accesso documentario. Naturalmente, essendo queste discipline ancora in pieno sviluppo e ben lontane dall'essere consolidate nei risultati, questo libro non dà risposte, ma suggerisce ipotesi, fornendo materiale per guardare alla formazione con occhio diverso.
Esistono, pare proprio, due visioni del mondo, quella del lettore e quella dell'addetto ai lavori: le loro esigenze sono così diverse che forzatamente ne scaturiscono rappresentazioni differenti, e il bibliotecario spesso dimentica come certe regole di funzionamento appaiano misteriose agli occhi dell'utente. L'approccio per competenza può essere una via per aggirare quest'ostacolo, permettendo di oggettivare delle pratiche di norma interpretate in maniera intuitiva.

Ma prima di descrivere rigorosamente le modalità di utilizzo della biblioteca, è preferibile cercare di conoscere in che modo l'utente si accosti a questo mondo e proceda nel suo percorso di apprendimento della biblioteca e di fruizione del materiale documentario: da qui la necessità di partire non da un lavoro sul campo per poi giungere a un'analisi concettuale, ma, al contrario, dalla teoria per interpretare la realtà. La competenza è visibile perché produce un effetto tangibile, mentre il processo intellettuale resta sotterraneo. In che modo uno studente imparerà a impadronirsi di competenze specifiche, come saper selezionare delle fonti d'informazione o saper utilizzare un linguaggio documentario? Questo universo concettuale raramente è esplicito, mentre la sua comprensione è indispensabile alla costruzione di una rappresentazione coerente su cui fondare la ricerca e il recupero dell'informazione.
L'universo concettuale e pratico della documentazione si costruisce nel corso degli incontri fra l'utente, l'istituzione, gli strumenti e le collezioni. Il lettore decifra questo ambiente in maniera progressiva, per aggiustamenti successivi; il personale professionale diviene allora, nei suoi confronti, mediatore e iniziatore nel percorso di apprendimento.
Gli aspetti teorici sono stati sintetizzati alla fine dei capitoli principali; l'attività di ricerca di informazione è stata segmentata in maniera schematica, isolando delle situazioni semplici, come il reperimento del materiale in un ambiente dato o l'utilizzo del PC per una ricerca documentaria.
In appendice vengono presentati dei modelli che fungono da griglie per inquadrare le realtà esaminate in una prospettiva che focalizzi il concetto di competenze; seguono un Glossario e una Bibliografia suddivisa a seconda degli argomenti trattati nel testo (ad esempio, "meccanismi cognitivi", "didattica e apprendimento", "competenze" ecc.).

Gabriella Mariacher
Biblioteca "R. Meneghelli", Dipartimento di diritto comparato, Università di Padova


N.B. Sorry, no English abstract is available.
Copyright AIB 2003-08-09, a cura di Anna Galluzzi
URL: https://www.aib.it/aib/boll/2003/03-2-235.htm