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La buona informazione è la migliore medicina (4)
La società dell'informazione nel Servizio sanitario nazionale

29 ottobre 2003, Palazzo dei Congressi, Piazzale Kennedy 1, Roma
ore 9,00-13,30 - Sala Monte Verde


Dalla tecnologia dell'informazione e comunicazione (ICT) alla gestione integrata delle conoscenze biomediche: i progetti

Con il patrocinio di FIASO e Federsanità

Animatore del dibattito: Corrado De Rossi Re (Panorama della sanità)
Coanimatori: Gaetana Cognetti (BDS), F.L. Ricci (CNR)


La disseminazione delle conoscenze: portali, basi dati, standard e reti cooperative

Il portale biomedico della Biblioteca Lancisiana: il sapere medico tra passato e presente
(M. Fiorilla, ASL Roma E)

La Biblioteca Lancisiana, fondata nel 1711 dall’archiatra pontificio Giovanni Maria Lancisi, luogo di conservazione e divulgazione della cultura medico scientifica, oggi è parte integrante del patrimonio della Asl Roma "E", collocata all’interno del Complesso monumentale dell’Ospedale di Santo Spirito. Riaperta al pubblico nel 2001, la Bibliotheca ha, oggi come ieri, l’obiettivo principale di conservare e trasmettere nel tempo la sua vocazione originaria: formare la figura del medico.
Il felice incontro tra storia, scienza e arti mediche, fonte di conoscenza e aggiornamento, oltre che nella Biblioteca stessa, trova un suo spazio virtuale sul sito <http://www.lancisiana.it>, all’interno del quale sono stati avviati progetti di notevole interesse, volti all’informazione e all’educazione medica e sulla storia del pensiero biomedico.
Altre esperienze avviate e sviluppate in area anglo-americana (es.: Histline della National Library of Medicine di Bethesda corroborano la convinzione che nella Biblioteca Lancisiana possono rimanere coesistenti sia l’attuale profilo di biblioteca storica di conservazione sia quello, ulteriore, di Centro di Documentazione Biomedica avvalendosi delle potenzialità oggi disponibili nel settore dell’ICT (Information and Communication Technologies).
Fra gli obiettivi del Centro di documentazione biomedica, il principale è quello di realizzare un’infrastruttura di supporto alle attività di diagnosi, di cura e di ricerca scientifica dei medici e degli infermieri che operano presso il D.E.A. dell’Ospedale di S. Spirito, grazie alla capacità di selezione, di gestione ed organizzazione dell’informazione biomedica espressa dalla figura del bibliotecario. Altro obiettivo di non minore importanza è quello di consolidare il loro senso di appartenenza e di identificazione alla secolare scuola di trasmissione, con un riavvicinamento etico e morale al ruolo che il medico ha sempre svolto nella storia della propria professione.
A seguito del rapporto di convenzione dell’ASL Roma "E" con la Sezione di Storia della Medicina) della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Roma "La Sapienza", la Biblioteca Lancisiana consentirà ai propri utenti un accesso controllato a 40 banche dati di letteratura biomedica, gestite nell’ambito della BIDS (Biblioteca Digitale della Sapienza).
Inoltre, la valorizzazione e la fruibilità del patrimonio bibliografico e di strumentaria inerente la storia del pensiero biomedico sarà potenziata con l’adesione al Progetto europeo "Pourtail pour l’histoire des Sciences et Technique en Europe", cui partecipano l’Università di Paris I, il Centro Alexandre Koyré, l’Università di Oxford, il Max Planck Institut di Berlino, il Wellcome Institut di Londra.

BIBIT/BIBLIT/RIBIT: basi dati di periodici biomedici italiani
(Luigina Lazzari, Biblioteca Istituto zooprofilattico sperimentale Lombardia Emilia Romagna)

Nell'ambito del progetto di ricerca corrente finanziato dal Ministero della Salute ed aventi come titolo: "Costituzione di una banca dati sul pubblicato periodico biomedico in Italia" le biblioteche degli Istituti Zooprofilattici di Brescia e Roma unitamente alla biblioteca dell'Istituto Ortopedico "Gaetano Pini"di Milano e del Seminario Matematico di Padova hanno realizzato le banche dati BiBIT, RiBIT, BiBlIt. Il progetto iniziato negli ultimi mesi del 2000 si è concluso a maggio del 2003. L'idea fondante dalla quale è scaturito il lavoro condotto sin qui è che il mondo dell'informazione biomedica e veterinaria italiana soffre di una paradossale carenza di circolazione delle informazioni. Le riviste nascono e muoiono senza che i possibili lettori e le biblioteche direttamente interessate riescano a saperlo; meno del 40% delle riviste italiane viene recensito dalle banche dati internazionali, percentuale che si riduce ulteriormente se si considerano solo le riviste attive e quelle indicizzate cover to cover.
La volontà che accomuna queste banche dati è quella di far chiarezza, dare ordine e garantire l'acceso ad un'informazione capillare ed esaustiva della ricerca scientifica in ambito nazionale relativa alla materia sanitaria, alla ricerca biomedica, veterinaria e zootecnica a tutti i soggetti pubblici e privati interessati alla gestione dei servizi sanitari.
La consultazione delle banche dati può essere effettuata liberamente su Internet.
BiBIt (Bibliografia Biomedica Italiana) banca dati di spogli, contiene i dati bibliografici degli articoli pubblicati sui periodici biomedici e veterinari italiani. Si è cercato di coprire il pubblicato dal 1995 al 2002, attualmente la banca dati contiene più di 98.000 records bibliografici. La scelta delle riviste da spogliare è stata condizionata dalla presenza delle riviste nelle biblioteche partecipanti al progetto o con quelle con cui è stata instaurata una collaborazione nonchè dalla disponibilità degli editori a fornire materiale e informazioni aggiornate.
RiBIt (Riviste Biomediche Italiane) contiene i record bibliografici dei periodici biomedici italiani e la loro localizzazione sul territorio nazionale. Il database è composto da 1114 record di questi 925 sono di riviste tutt'ora attive.
BiBlit (Biblioteche Biomediche Italiane) contiene l'anagrafico di tutte le Biblioteche biomediche italiane che hanno dato la disponibilità ad aderire al progetto contribuendo sia allo spoglio delle riviste che rendendo disponibile il loro posseduto.

I progetti del Settore Documentazione dell'Istituto superiore di sanità
(A. Dracos - M. Della Seta, Settore Documentazione Istituto superiore sanità)

I progetti di ricerca avviati dal Settore Documentazione dell'Istituto Superiore di Sanità nel campo dell'informazione scientifica sono attualmente quattro, in differenti stadi di realizzazione.
Il progetto SIBIL (Sistema Informativo Integrato per la Bioetica In Linea), disponibile sul sito dell'ISS all'indirizzo <http://www.sibil.iss.it>, è stato realizzato allo scopo di fornire una panoramica esauriente ed aggiornata dei diversi canali d'informazione e formazione - documentazione bibliografica, siti internet, corsi e master, convegni, notizie dai mass media - sulla bioetica. Contiene al suo interno la omonima base di dati <http://www.bioetica.iss.it>, che indicizza la letteratura italiana sull'argomento, pubblicata a partire dal 1995, utilizzando a tale scopo il Thesaurus Italiano di Bioetica, sviluppato dal gruppo di ricerca dell'ISS sulla base di analoghe esperienze americane ed europee.
La traduzione in lingua italiana degli oltre ventimila descrittori medici (Medical Subject Headings), linguaggio di indicizzazione adottato dal Medline/PubMed, è stata completata ed è in fase di revisione. È attualmente consultabile sull'Intranet dell'ISS e si spera, in tempi brevi, di metterla a disposizione della comunità scientifica italiana. Si può comunque accedere al MESH in lingua italiana, e in altre lingue tramite il sistema UMLS (Unified Medical Language System) accessibile gratuitamente, previa sottoscrizione di una convenzione con la NLM (National Library of Medicine).
Uno strumento di integrazione delle risorse per il reperimento dei documenti indicizzati sul PubMed è anch'esso in fase di avanzata realizzazione e consultabile sull'Intranet dell'ISS. Questa interfaccia di ricerca consente il collegamento tra i titoli dei periodici PubMed e il catalogo della Biblioteca dell'ISS, l'ACNP o il sito dell'editore, per un'immediata localizzazione del testo completo del documento. È in corso l'indicizzazione dei periodici con descrittori italiani.
Infine, è stata approvata la realizzazione di un osservatorio nazionale delle risorse Internet selezionate in biomedicina, con lo scopo di effettuare un censimento dei siti Web italiani, qualitativamente validi, che si occupano di temi legati alla sanità. Ad ogni risorsa sarà attribuito un punteggio che ne certifichi il livello di qualità, e parole chiave in inglese e in italiano, sulla base della traduzione italiana dei MeSH.

HL7 Italia: la gestione integrata di dati, informazioni e conoscenza
(A. Rossi Mori, HL7 Italia)

La centralità del cittadino e la continuità assistenziale richiedono una stretta cooperazione tra operatori sanitari e strutture di aziende sanitarie diverse, per gestire in modo ottimale lo stato di salute e il processo di cura del singolo cittadino / paziente.
I sistemi informativi clinici stanno oggi evolvendo dai sistemi realizzati spontaneamente a livello di singolo reparto o servizio e a livello di singolo presidio ospedaliero verso forme coordinate di integrazione e di sviluppo equilibrato e simultaneo a livello territoriale, fino al livello regionale.
Il sistema informativo clinico nel suo complesso viene finalmente messo al centro dell'attenzione, rispetto all'enfasi data precedentemente ai sistemi informativi di sorveglianza e controllo e ai sistemi informativi amministrativi e statistici, rendendo nello stesso tempo questi ultimi efficaci, perché alimentati con dati dettagliati più tempestivi e affidabili.
Contemporaneamente occorrono infrastrutture e standard per gestire in modo sicuro e efficiente la condivisione dei dati clinici individuali. Nonostante la diversità dei sistemi sanitari nei diversi Paesi e, in Italia, tra le diverse Regioni, ci sono molte affinità nei sistemi informativi sanitari che hanno permesso uno sviluppo notevole di standard per l’informatica sanitaria, a livello internazionale. Tra questi, occorre citare HL7, di cui recentemente è stata aperta anche una sezione italiana, e CEN/TC251, che hanno firmato un accordo per convergere in ambito ISO. In particolare la sezione italiana di HL7 intende adattare lo standard alle necessità nazionali, collaborando con l’UNI (Ente Italiano di Normazione), diffondendo materiale ufficiale in lingua italiana e stimolando le varie realtà regionali e nazionali a convergere verso un unico modello.
Occorre inoltre citare l’approccio IHE, molto pragmatico, che in ogni Paese contestualizza e rende applicabili senza ambiguità gli standard internazionali più appropriati per determinati workflow. Dopo il processo del paziente radiologico, quest’anno IHE si occupa del laboratorio di analisi.
Il supporto informativo e i nuovi modelli organizzativi vanno visti nel contesto degli interventi sui sistemi informativi sanitari regionali (e dal loro coordinamento a livello nazionale), intesi sia come azioni strategiche e attività di sviluppo a livello regionale (come ad esempio la realizzazione di un'anagrafe integrata degli assistibili e di forme più o meno complesse di "fascicolo sanitario personale" sicuro in rete), sia come linee guida e infrastrutture regionali per favorire l'evoluzione e l'integrazione dei sistemi informativi delle aziende sanitarie.
Solo con un sistema informativo e organizzativo centrato sul processo primario di assistenza, cioè sui problemi socio-sanitari del cittadino, è possibile migliorare la qualità delle informazioni e quindi la qualità dell’assistenza stessa.

Organizzazione della conoscenza nei portali sanitari: gli standard nei progetti internazionali
(G. Cognetti, L. Cecere, Biblioteca Istituto Regina Elena)

Quali sono i criteri e le modalità per organizzare un portale sanitario? La ricognizione delle più importanti esperienze internazionali ha evidenziato che l’informazione di qualità deve passare il vaglio di standard, norme e codici di condotta, griglie valutative, stabiliti come strumento di garanzia del fruitore e per consentire la massima precisione nella ricerca.
Il W3C ha sviluppato raccomandazioni per l’abbattimento delle barriere che impediscono l’accessibilità e l’usabilità dei siti Web: il consenso ottenuto internazionalmente è dimostrato non solo dalla frequenza del marchio "W3A" apposto sui siti conformi alle direttive indicate, ma anche dal recepimento a livello normativo, così come sta avvenendo in Italia, con il disegno di legge "Disposizioni per favorire l'accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici", approvato il 16/10/03 dalla Camera dei Deputati e attualmente in discussione al Senato. La stessa associazione IWA/HWG (International Webmasters Association / HTML Writers Guild) che riunisce i curatori dei siti Web, parte attiva nella compilazione del disegno di legge italiano, sta preparando documenti e codici di autoregolamentazione per il settore privato dell’industria, del commercio, dei servizi.
Altre iniziative riguardano specificamente l’organizzazione dei portali sanitari. In tale ambito occorre: definire il target, come indicato dalla recente direttiva della Commissione Europea, anche con l’uso di modelli comunicativi tagliati su misura del tipo di utenza (ad esempio Cancer.gov, che fornisce parallelamente informazione oncologica agli operatori sanitari e ai pazienti, Medlineplus® per i consumatori di salute, oppure il sito Quick che insegna ai bambini come selezionare l’informazione sanitaria in Internet); valutare l’informazione, che deve rispondere a requisiti chiarezza, trasparenza, veridicità delle fonti, etc., secondo puntuali codici di condotta, stilati per chi progetta i siti Web, ad esempio HONcode redatto dalla Health on the Net Foundation, o questionari, come Discern, che gli stessi utenti possono direttamente utilizzare per testare i siti web; strutturare l’informazione con metadata standard tra cui fondamentale il Dublin Core (recepito recentemente come norma ISO 15836:2003), utilizzato per integrare diverse tipologie di informazioni (protocolli clinici, citazioni bibliografiche, etc. ) con l’uso di una koinè costituita da un set minimo di 15 campi comuni; indicizzare l’informazione con l’uso di tesauri, dei quali il prototipo standard in ambito biomedico è il MESH®, prodotto dalla NLM, tradotto in molte lingue, nucleo centrale del sistema UMLS, che incorpora circa un centinaio terminologie mediche ed infermieristiche (es. Snomed, ICD, NIC, Omaha System, etc.) . Alcuni degli standard citati ed in particolare il Dublin Core e il MESH/UMLS sono stati prodotti dalle biblioteche e sono attualmente adottati dai più importanti portali sanitari, tra i quali OMNI, MedCircle, che ha creato uno specifico metadata valutativo Hiddel, e il portale della HON, che ha sviluppato il motore di ricerca Honselect che utilizza il MESH in varie lingue.
In conclusione, il web semantico, oggi evocato anche in riferimento alla fondazione di un’ontologia medica, non nascerà forse dall’applicazione e dallo sviluppo di strumenti già prodotti e da sempre utilizzati nella pratica professionale dei bibliotecari per la gestione delle conoscenze?

BIBLIOSAN: Una rete per la ricerca
(S. Motta, Biblioteca scientifica Istituto nazionale neurologico Carlo Besta, Milano)

In seguito alla riunione svoltasi il 15 Gennaio 2003 presso il Ministero della Salute alla quale erano invitati tutti i Direttori Scientifici ed i Responsabili delle Biblioteche degli IRCCS nonché quelli dell'Istituto Superiore di Sanità, degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali e dell'ISPESL, è emerso l'interesse generale alla realizzazione di una rete collaborativa tra i servizi di documentazione scientifica e le biblioteche di questi Enti.
In quell'occasione è stato costituito un Gruppo di Lavoro formato da esperti con il compito di analizzare e studiare la formulazione di un progetto esecutivo, il progetto Bibliosan. La disponibilità di informazione scientifica che racchiuda in sé i criteri di qualità, esaustività e tempestività, è un obiettivo a cui ogni servizio di documentazione scientifica o biblioteca deve mirare. Ciò è particolarmente vero se questi servizi operano in strutture sanitarie che come finalità istituzionali hanno la ricerca biomedica e la salute dei cittadini.
È in questo contesto che è nata l'idea di creare tra le biblioteche/servizi di documentazione scientifica degli enti di ricerca biomedica italiani una rete cooperativa che alla luce dell'importanza del ruolo svolto permettesse di raggiungere i seguenti obiettivi: A) condivisione delle attuali risorse disponibili (riviste scientifiche) attraverso l'interscambio di documentazione; la realizzazione di tale obiettivo comporta una serie di sotto-obiettvi come: la creazione di un catalogo collettivo delle riviste, la sua condivisione via rete (web) e il suo utilizzo al fine dell'intescambio di documentazione scientifica. B) razionalizzazione degli acquisti. La conoscenza (attraverso il catalogo collettivo) di quante e sopratutto quali riviste scientifiche vengono acquistate da ciascun Ente costituisce un fondamentale strumento per eliminare e/o ridurre la sottoscrizione ad abbonamenti comuni. C) incremento dell'acquisto consortile di abbonamenti a riviste on-line e banche dati favorendo così una capillare diffusione dell'informazione scientifica presso ciascun Ente di ricerca. D) allargamento della rete ad eventuali altri enti sanitari (Regioni, ASL, Ospedali, etc.)

Le reti regionali bibliotecarie
(M. Vaglini, vice presidente BDS, Azienda ospedaliera pisana)

LOMBARDIA - SBBL raggruppa biblioteche di Università, IRCCS, Enti di ricerca, con l'obiettivo di condividere e distribuire l'informazione biomedica nella Regione Lombardia, che finanzia interamente il progetto. Oggi è composto da 16 biblioteche, che erogano il servizio a più di 140 strutture sanitarie, mediante una comunicazione scientifica e tecnologica di alto impatto, che integra in un motore di ricerca (MetaCrawler) il catalogo dei periodici di 5700 titoli, le principali banche dati bibliografiche e circa 2000 riviste a testo completo. SBBL è il primo sistema regionale di rete per il recupero e la valorizzazione della cultura medica.
PIEMONTE VALLE D'AOSTA - GIRA (Gruppo Interbibliotecario Recupero Articoli) è una prima esperienza regionale di cooperazione volontaria, che coinvolge Aziende ospedaliere e sanitarie, strutture universitarie e private. Opera in regime di libero scambio gratuito fra i 14 enti aderenti al progetto (13 Piemonte e 1 Valle d'Aosta). La soddisfazione degli utenti è stata veramente di grande stimolo perché nel primo anno di vita sono stati richiesti 621 articoli con risposte immediate e, in certi casi, contemporanee alla richiesta.
FRIULI VENEZIA GIULIA: nasce un lavoro sulle risorse biomediche, coordinato dall'Agenzia Regionale della Sanità con la collaborazione dell'ospedale di Aviano e Azienda ospedaliera-universitaria di Udine, nonché il coinvolgimento di 14 fra Ospedali, Aziende territoriali, IRCCS e policlinico universitario. Tramite l'INSIEL, partner tecnologico della regione, tale lavoro ha "partorito" un acquisto condiviso di banche dati, arricchito da pacchetti di riviste online. L'idea è di allargare queste risorse ad altri servizi, partendo dal polo già costituito (Trieste-Udine-Aviano-Pordenone).
EMILIA ROMAGNA: GOT - Gruppo operativo per il trasferimento dei risultati della ricerca Bibliografica nei servizi Sanitari nasce dalla cooperazione tra Soprintendenza Beni Librari della Regione Emilia-Romagna e alcune aziende sanitarie. È oggi composto da otto istituzioni coordinate e si pone l'obiettivo di creare una rete fra le biblioteche delle Aziende che garantisca il reperimento della documentazione scientifica A questo scopo le aziende sanitarie acquistano insieme banche dati, realizzando in concreto un notevole risparmio economico.
TOSCANA: La Regionale Toscana promuove 3 Commissioni Tecniche per Area Vasta per la valorizzazione del patrimonio culturale e scientifico. In questa ottica si sviluppa il progetto di una rete bibliotecaria tra Aziende Sanitarie dell'Area Vasta Nord-Ovest (Aziende sanitarie di Massa-Carrara, Viareggio, Lucca, Pisa, Livorno e Azienda Ospedaliera-Universitaria Pisana, con compiti di coordinamento). Diretta da un Amministratore Unico, che in questo settore, come in altri della Sanità, ha il duplice compito di razionalizzare risorse e migliorare la qualità del servizio. Il progetto permette di raccogliere e soddisfare esigenze per tutti i dipendenti degli ospedali e delle Asl aderenti.

OSIRIS: una infrastruttura al servizio della comunità ICT in sanità
(G. Romano, Regione Piemonte)

Le tecnologie dell'informazione in sanità stanno affrontando in tutto il mondo una rivoluzione epocale: dai sistemi informativi di base (amministrazione, laboratori) si sta passando a sistemi integrati a livello di organizzazione (ospedale, distretto) e a sistemi regionali. Questo processo non può avvenire senza una profonda comprensione dei meccanismi del cambiamento e dei nuovi modelli organizzativi che ne derivano, e soprattutto senza il coinvolgimento degli addetti ai lavori, soprattutto dei responsabili dei sistemi informativi di ASL e AO. L'obiettivo scientifico del progetto è quindi lo studio di una metodologia per la gestione del cambiamento e per la formazione del consenso nell'ambito dei programmi strategici regionali di informatizzazione del settore sanitario. L'obiettivo applicativo del progetto consiste nella creazione di una comunità tra gli addetti ai lavori sulle tecnologie informatiche nella sanità, a livello inter-regionale. Tale comunità è aperta ai contributi di esperti industriali e di operatori sanitari, e si basa sull'utilizzo di molteplici strumenti di intervento: software applicativo per la gestione di una comunità virtuale, con servizi di stesura cooperativa di documenti e di liste di discussione; un sito web con un centro documentazione inter-regionale sui progetti di sperimentazione e di implementazione, sui piani di sviluppo e le strategie di Paesi esteri e delle Regioni italiane, sulla documentazione tecnica e sul trasferimento dei risultati dei progetti di ricerca e sperimentazione; incontri di lavoro tematici, supportati dalle discussioni virtuali e dalla documentazione raccolta e prodotta; il portale OSIRIS, che permetterà di accedere sia a tutti i risultati interregionali del progetto, sia ai singoli osservatori organizzati da ogni regione e provincia autonoma partecipante. Altri risultati concreti di appoggio a questa strategia prevedono: censimenti e rapporti sulla situazione nelle varie regioni; database sulle strutture sanitarie, sui responsabili dei sistemi informativi, sui prodotti e sui servizi, costruiti secondo formati comuni concordati; quaderni di approfondimento sulle tematiche riconosciute come prioritarie; contratti-tipo per diverse tipologie di prodotti e servizi.

Pausa caffè


L'organizzazione della conoscenza orientata al paziente

Cartella oncologica elettronica INPS
(L. De Zorzi - M. Chilelli, INPS)

È attivo in INPS, un progetto di studio sull'incidenza invalidante delle oncopatie. Lo studio epidemiologico costituisce il "PROGETTO KAPPA". Il "Progetto Kappa" ha due obiettivi prioritari:
1) raccolta di dati specifici per una elaborazione statistica epidemiologica sul fenomeno oncopatico in ambito INPS;
2) consentire l'elaborazione di Linee-Guida valutative.
Il Progetto, si propone inoltre di far assumere all'INPS un nuovo ruolo: a) nel campo della prevenzione dell'invalidità; b) nella proposizione di leggi sull'occupazione; c) nella migliore comprensione di componenti epidemiologiche, nelle aree territoriali in cui non sono ancora attivi Registri Tumori; d) in tema di pianificazione sanitaria.
Cartella Oncologica. A tale scopo è stata realizzata una cartella oncologica informatica, che ha avviato il processo di informatizzazione della modulistica in uso presso i Centri Medico Legali INPS, preludio fondamentale per una risposta informatica ad ogni richiesta di prestazione pervenuta agli stessi. Si è proceduto, pertanto, ad integrare le parti di pertinenza comune creando una sorta di "frontespizio" il più esauriente possibile che fornisse oltre ai dati anagrafici del soggetto, dati utili per qualsivoglia prestazione venisse richiesta. Al riguardo, sono importantissime le specifiche: a) ATECO 91, relative alla classificazione delle attività economiche; b) ISTAT, relative alla classificazione delle professioni. Si sono andati a costruire dei links che consentono una precompilazione della videata con alcuni dati rilevati in modo oggettivo dagli stessi archivi delle banche dati oggi esistenti in INPS. La Cartella Oncologica è quindi costituita da: frontespizio progettato per essere comune con ogni altro modello sanitario in uso in INPS; sezione dei descrittori ambientali e professionali; sezione relativa all'anamnesi; sezione dell'esame obiettivo; sezione specifica oncologica; sezione conclusiva. Allo scopo di semplificare il lavoro del medico, il programma prevede campi in cui è sufficiente biffare: sulla risposta scelta, sulle voci interessate predisposte, o in cui si possono ricavare in automatico dati, codici (per esempio la codifica "ICD9-CM").
Rif: M.R. Petris, SIGAS: Sistema Informativo Globale delle Attività Sanitarie (Studio di fattibilità), « Rassegna di medicina legale previdenziale», 14 (2001), n. 1, p. 48-52.

Prorec Italia: verso il fascicolo sanitario personale sicuro in rete
(F. Consorti, Prorec Italia,Dipartimento di Scienze vhirurgiche e tecnologie mediche applicate, Policlinico Umberto I, Università La Sapienza, Roma)

La gestione e il controllo della salute sono basati sull'uso, la trasmissione e il confronto di una grande quantità di dati, informazioni e conoscenze eterogenei, con un bisogno crescente di scambiare dati, sia all'interno di una struttura sanitaria (tra i diversi soggetti e tra unità operative specializzate), sia tra strutture anche geograficamente distanti.
La cartella clinica è lo strumento utilizzato per la raccolta dei dati della storia clinica di un assistito, dati che vengono raccolti durante gli incontri con gli operatori sanitari, i quali hanno finora lavorato in modo isolato, usando strumenti semplici ed economici per aiutare le propria memoria (per esempio, appunti su fogli bianchi o su schede prestampate in cartoncino). La cartella clinica cartacea tende perciò a divenire sempre più voluminosa, costituendosi in effetti come "raccoglitore" di documenti provenienti da moltissime fonti.
In tutto il mondo si stanno ripensando, secondo un approccio infotelematico, sia i metodi usati finora per memorizzare e organizzare l'informazione clinica, che le procedure per scambiare e mettere in comune i dati tra operatori sanitari e molte iniziative stanno definendo struttura e contenuti per la cartella clinica elettronica, ad esempio negli USA, in Canada (registrazione gratuita) o in Francia.
In questo contesto, collegato ad una rete di analoghi Centri europei, è nato PROREC Italia, con lo scopo di favorire la discussione sui problemi legati all'introduzione della cartella clinica elettronica e la collaborazione tra i vari tipi di attori coinvolti, per aumentare la consapevolezza su tali problemi e facilitare la loro soluzione, per diffondere sistemi di elevata qualità.
A partire dalla distinzione fondamentale tra EPR (Electronic Patient Record - cartella clinica locale, relativa ad una singola struttura sanitaria) ed EHCR (Electronic Health Care Record - fascicolo sanitario personale, distribuito, integrato e tendenzialmente life-long) verranno brevemente passati in rassegna i problemi di contenuto, formato, funzionalità e sicurezza delle cartelle cliniche elettroniche ed illustrata l'iniziativa nazionale di creazione di un registro per i data sets clinici.

Informare i pazienti: la biblioteca digitale Azalea nel portale E-oncology
(I. Truccolo, Biblioteca Centro di riferimento oncologico, Aviano)

Il 5 aprile 2002, casualmente ma significativamente, pochi giorni prima della costituzione del BDS come associazione, nasceva a Roma presso il Ministero della Salute "Alleanza Contro il Cancro", l’associazione voluta dagli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico ad orientamento oncologico "allo scopo di assicurare su tutto il territorio nazionale omogeneità dell'assistenza ai malati di tumore, elevare ed armonizzare il livello della ricerca italiana sul cancro in linea con i programmi europei, ridurre il fenomeno della migrazione sanitaria e le spese complessive di gestione". Tutto questo si dice con una certa solennità nell’home page del portale E-oncology, che di "Alleanza Contro il Cancro" (in seguito ACC) è, fin da subito, l’espressione sulla Rete. Uno dei principali obiettivi di ACC è il finanziamento di progetti di ricerca, pura o applicata, relativi ad aspetti innovativi della ricerca in oncologia, che così diventavano progetti multicentrici coordinati da uno, in alcuni casi due, Istituti-leader. Sulla scia di analoghe reti d’oltralpe, si punta a passare, anche in Italia, da una poco virtuosa comptetizione, alla costruzione di complementarietà e sinergie, non ancora consolidate nella cultura sanitaria italiana. Fra i 16 progetti relativi ad aspetti innovativi della ricerca in oncologia, c’è anche il progetto "Azalea: Biblioteca Virtuale in Oncologia per malati, familiari, cittadini": per la prima volta un progetto di risorse informative, gestito da bibliotecari (coordinatori: Truccolo, Aviano / Cognetti, Roma e partecipanti tutti i bibliotecari degli IRCCS, di fatto e/o formalmente) che ha l’obiettivo di colmare una lacuna esistente in Italia nel settore dell’informazione organizzata ai pazienti e anche nel campo dei progetti sui metadati in sanità (vedi <http://www.iccu.sbn.it/metaprog.htm>), riducendo la dispersione e la confusione delle risorse.
Azalea infatti mira ad integrare in un solo archivio secondo gli standards attuali in tema di archivi digitali aperti, materiali eterogenei quali record bibliografici relativi a documenti su vario supporto prodotti da Associazioni per i malati e Organizzazioni medico-scientifiche, siti Internet previamente valutati, protocolli clinici, schede di associazioni oncologiche, documenti full-text etc., tutti relativi all'informazione sul cancro di carattere divulgativo, principalmente in lingua italiana. Si ispira, con originalità, ad esperienze straniere leaders nel settore dell’informazione di qualità alla "comunità non scientifica": Cancer.gov; Medlineplus; Quality Internet resources solo per citarne alcuni. Azalea multicentrico nasce nel 2001 da un pregresso progetto di Ricerca Finalizzata presentato dal gruppo oncologico del BDS (in un certo senso precursore di Alleanza). Allora non venne finanziato ma una prima concretizzazione in modalità singola è avvenuta a cura del CRO di Aviano: nel febbraio 2003 infatti è stata realizzata la "Banca dati Oncologica per malati e familiari" su CD-ROM (Biblioteca-Direzione Scientifica CRO di Aviano) grazie ai proventi del "Premio 5 stelle" assegnato nel maggio 2002 per la Biblioteca per i Pazienti. Tale Banca Dati - circa 900 records opportunamente integrati di materiale e risorse di vario tipo per pazienti e familiari, di facile accesso - ha costituito la prima versione di Azalea sul portale E-oncology La collaborazione fra partners ha già dato dei risultati: adesione dei vari IRCCS, attivazione Forum; svolti 2 moduli di formazione ai partners da parte di formatori di Aviano e Torino; implementato il database con circa 270 records: catalogazione in modalità condivisa; è stato reso disponibile un applicativo software di catalogazione transitorio e il relativo supporto; è in fase di sviluppo il software definitivo per la catalogazione condivisa e l’accesso ai documenti da parte degli utenti. La prima release della versione definitiva è prevista per gennaio 2004; è in via di definizione un utilizzo "routinario" del linguaggio di soggettazione MESH/NLM tradotto in italiano dall’ISS; viene utilizzato Microsoft Project per il management di Azalea; é stato inviato all’ICCU per la registrazione fra i progetti sui metadati in sanità.

ELISIR: Un catalogo di risorse Internet per medici, infermieri e cittadini in campo pediatrico, ginecologico e della promozione della salute
(P. Gardois, Biblioteca Dipartimento di scienze pediatriche e dell'adolescenza, Università di Torino - G. Grillo, Biblioteca "Minerva medica", ASO S. Giovanni Battista di Torino - C. Bassi, Biblioteca CeVEAS Modena - C. Lingua, Biblioteca Dipartimento di scienze pediatriche e dell'adoloscenza, Univerdità di Torino)

Molte istituzioni e aziende commerciali offrono liste o cataloghi di risorse di Internet selezionate. Gli utenti finali spesso però si lamentano perché le risorse non sono correttamente scelte e descritte, oppure per la difficoltà di utilizzo di questi cataloghi. Molti di loro, infatti, non sono basati su descrizioni standard e sono poco chiari per i bisogni dell'utente.
Le nostre 3 istituzioni, (Biblioteca Dipartimento di scienze pediatriche e dell'adolescenza , Università di Torino ; Biblioteca Minerva medica, ASO S. Giovanni Battista di Torino, Biblioteca Ce.V.E.A.S., Modena), utilizzando standard e linee guida internazionali in materia (tra cui il Dublin Core), hanno iniziato una cooperazione per creare un catalogo di risorse Internet per medici, infermieri e cittadini in campo pediatrico, ginecologico e della promozione della salute. I criteri essenziali per la selezione e la valutazione dei siti visitati comprendono: lo scopo (che deve essere chiaro); il costo (non a pagamento); la lingua (solo in italiano, inglese, francese e spagnolo); gli sponsor (indicati chiaramente); la privacy (corretto trattamento dei dati dell'utente). La collaborazione continua con gli utenti ci ha inoltre messo in condizione di correggere e riorganizzare dinamicamente il motore di ricerca. ELISIR (Electronic Library International of Selected Internet Resources), dopo un periodo di sperimentazione, è ora visibile al sito http://130.192.110.8/db/ con un catalogo contenente al momento più di 200 risorse selezionate.

Un modello di gestione della conoscenza nelle aziende sanitarie
(U. Tringali, Knowledge Centre Azienda ospedaliera S. Maria della Misericordia, Udine)

La conoscenza e l’apprendimento sono stati categorizzati in svariate tassonomie, ciascuna con interessanti applicazioni pratiche. La gestione e l’organizzazione di sistemi informativi basati sulla conoscenza sottindendono molti ambiti di significati, (vedi http://www.jamia.org/cgi/content/abstract/7/5/444) quali le aree tecniche, organizzative, concettuali (semantiche) e normative. Recenti esperienze britanniche di KM in medicina primaria hanno sperimentato azioni integrate in quattro grandi domini: la medicina basata sulla documentazione di efficacia (EBM), l’audit clinico (o revisione dei percorsi clinici), le comunità di pratica, la mentorship (l’apprendimento da un maestro). Il "Primary Care Data Quality Program (PCDQ)" e la "National electronic Library of Health - Primary Care" sono esempi che documentano l’utilità di un approccio clinico al KM. L’esperienza italiana del "Knowledge Centre" di Udine ha contribuito a focalizzare una terza dimensione, quella organizzativa socio-digitale, da aggiungere a quella tecnica, al fine di completare un modello sintetico di gestione delle conoscenze che consenta di ricomprendere una certa quantità di concetti, spesso importati da altre aree (EBM, letteratura elettronica, cartella clinica elettronica, database fattuali, telemedicina, linee guida, gestioni assistenziali, intranet, comunità virtuali, comunità sociali, approccio narrativo alla cura, FAD, audit clinico, ricerca sui servizi sanitari, sviluppo del personale, sistemi esperti, mentorship), al fine di meglio indirizzare l’azione gestionale nel complesso mondo dell’assistenza sanitaria e ripensare l’organizzazione in termini di "organizzazione che apprende". L’approccio di KM realizzato presso l’Azienda Ospedaliera Santa Maria della Misericordia di Udine ha focalizzato una strategia ed un modello di KM che risultassero appropriati per il contesto sanitario e non semplicemente importati acriticamente da altri contesti industriali. Il modello è stato presentato nell’ambito del primo convegno nazionale sul KM in sanità tenutosi in Udine il 19 e 20 settembre scorsi, con la presenza di un nutrito panel di relatori nazionali ed internazionali (atti in corso di pubblicazione su http://www.ospedaleudine.it/kc). Le principali aree di intervento nel 2002-2003 sono state: 1) la sperimentazione ed applicazione di prototipi intranet/internet per la standardizzazione e l’ottimizzazione di pratiche e di comunicazioni elettroniche (Knowledge Centre - KC, o Centro di conoscenza); 2) la facilitazione di gruppi multiprofessionali e multidisciplinari per la condivisione sociale di prospettive di collaborazione organizzativa, orientate il più possibile agli obiettivi aziendali di budget (gruppi Evidence-based Medicine e Nursing); 3) opportunità di apprendimento in materia di risorse informative elettroniche e di metodi di gestione avanzati delle informazioni biomediche (PubMed, Cochrane, ACP Journal Club, CINAHL, analisi critica della letteratura), tendenzialmente adattate ai diversi stili di apprendimento dei clinici e delle altre figure professionali. La menzione ottenuta dal progetto KC nell’ambito del Premio per la "Information and Communication Technology in Sanità" al Forum per la Pubblica Amministrazione di Roma, nel maggio 2003, ha contribuito a far conoscere l’iniziativa anche fuori dal contesto aziendale.

Verso un nuovo sistema informativo sanitario incentrato sul paziente
(W. Bergamaschi, direttore generale del sistema informativo del Ministero della Salute)

Dibattito


Ore 15,30-18,30

La rete delle biblioteche / La rete delle conoscenze

Tavola rotonda

Il bibliotecario biomedico: il riconoscimento di una professionalità per la gestione delle conoscenze


Coordinano: Corrado De Rossi Re, Gaetanta Cognetti, Rossella Aprea
Partecipano: Ministero salute; Federsanità FIASO; AIB; Bibliotecario biomedico universitario; un operatore sanitario, un rappresentante di un'associazione per pazienti

Tavola rotonda

La rete delle biblioteche... La rete delle conoscenze; organizziamo insieme la campagna nazionale per il riconoscimento del ruolo archivistico e bibliotecario ed il coordinamento tra le associazioni


Coordinano: Gaetana Cognetti, Ivana Truccolo

Sono invitate a partecipare: AIB, ABC, GIDIF, AIDA, IAML, CNBA, ESPER, NEPHILA.


Ore 18,30-20,00
Incontro direttivo BDS allargato a referenti d'area sullo stato dell'associazione e le ipotesi riorganizzative


Comitato scientifico: Rossella Aprea (BDS), Gabriella Poppi (Biblioteca Istituto superiore sanità, Roma); Gaetana Cognetti, Lucia Cecere , M. Mazzieri (Biblioteca Istituto Regina Elena, Roma); Angelo Rossi Mori (Istituto tecnologie biomediche del CNR-Gruppo di Lavoro ICT -FIASO); Fabrizio Ricci (Istituto ricerca popolazione e politiche sociali-CNR); I. Truccolo (Biblioteca Centro riferimento oncologico, Aviano)

Comitato organizzativo: Iniziative Sanitarie S.r.l., viale di Val Fiorita 86, 00144 Roma

Segreteria eventi: Sig.ra De Vitis; Sandra Ferrari: tel. 065919418, fax 065912007, <eventi@iniziativesanitarie.it> oppure formazione@iniziativesanitarie.it

La partecipazione è gratuita. La sala contiene circa cento posti. Si prega di comunicare la partecipazione.


 
 
 
  [Ali grige]  

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