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L'apprendimento nella biblioteca universitaria
Teaching in Academic Libraries
Firenze, 7 e 8 settembre 1998

Corsi rivolti all'utenza area bio-medica


Ruolo della Biblioteca nel curriculum di studi della Facoltà di Medicina e Chirurgia della Libera Università “Campus Bio-Medico“ di Roma = The librarian's role in the curriculum of the Medical Faculty of the Libera Università “Campus Bio-Medico“ in Roma / Maria Dora Morgante [*]

Introduzione al progetto educativo del LUCBM

La peculiarità che fin dall'inizio della fondazione della Libera Università “Campus Bio-Medico” di Roma (LUCBM) ha contraddistinto il corso di studi della Facoltà di Medicina e Chirurgia è l'offerta di un curriculum fortemente improntato all'innovazione e alla scelta di strategie educative all'avanguardia nel campo della didattica.

In quest'ottica si comprende bene la centralità dello studente, che non è più considerato come recettore passivo dell'attività formativa ma è protagonista del proprio apprendimento. Ormai viene ampiamente riconosciuta la necessità di passare da una didattica di tipo tradizionale basata su lezioni ex-cathedra ad un modello educativo che accanto allo studio delle nozioni di base favorisca, tramite l'autoapprendimento e il Problem based-learning (PBL) la capacità di ragionamento clinico. Questa abilità, infatti accompagnerà i medici di domani e insieme alla formazione lungo l'arco della vita (life-long learning), servirà ad affrontare un mondo in rapida evoluzione.

La programmazione accademica coinvolge direttamente la Biblioteca per l'importanza che il recupero e l'organizzazione dell'informazione ha nel processo d'apprendimento, del modo di ragionare in medicina e sulla pratica di essa basata sull'evidenza (evidence-based medicine).

Il Bibliotecario come formatore: un nuovo aspetto dell'università che cambia.

La Biblioteca del LUCBM ha, come è naturale, funzioni sia di aiuto all'attività di ricerca sia di sostegno alla didattica. Si è già detto che l'attività didattica nel LUCBM utilizza ampiamente l'apprendimento basato su problemi (PBL). Si è costituito allora uno stretto rapporto tra i servizi che la Biblioteca offre e il PBL. Lo studente, utilizzando le risorse messe a disposizione dalla Biblioteca, impara a sviluppare quella capacità di cercare, recuperare e usare le informazioni fondamentali per l'autoapprendimento

Proprio grazie all'importanza che l'informazione riveste nella didattica per problemi, il bibliotecario ha l'opportunità di partecipare all'attività educativa. Al suo ruolo più tradizionale si è ormai affiancato anche quello di formatore degli utenti.

Come il bibliotecario svolge un ruolo educativo

Per rispondere a queste esigenze si è ritenuto opportuno insegnare alle matricole l'uso della Biblioteca con delle visite mirate. La prima di queste visite consiste in una panoramica generale delle risorse disponibili; si passa quindi a definire le diverse tipologie delle risorse (cartacee e elettroniche) e il loro possibile utilizzo. Successivamente il bibliotecario tiene nell'Aula di informatica una lezione pratica sull'utilizzazione del Medline. Dopo una panoramica generale ed una serie di esempi pratici, agli studenti vengono assegnate per esercizio delle ricerche, solitamente combinate. Spesso un solo incontro non risulta sufficiente e per questo gli studenti vengono invitati ad esercitarsi da soli, richiedendo eventualmente l'aiuto al bibliotecario a livello individuale. La familiarizzazione con gli strumenti informatici viene perfezionata durante il Corso di Informatica che si tiene nel primo semestre. Grazie a questo insegnamento, gli studenti diventano in grado di affrontare meglio il curriculum di studi. Infatti, come si è detto, alcuni corsi, in particolare quelli opzionali (ADO) e altre attività tutoriali sono strutturati secondo il PBL.

Il questionario

Per cercare di capire come gli studenti recepiscono la funzione della Biblioteca e del bibliotecario si è pensato di somministrare un questionario che è stato distribuito agli studenti.

Le prime sette domande miravano a valutare la qualità generale dei diversi servizi mentre le rimanenti nove tendevano a capire quale è per gli studenti l'importanza che attribuiscono ad essi.

Le risposte che ci aiutano a capire quale importanza ha avuto il lavoro di “formazione “ del bibliotecario riguardavano proprio le mansioni. In particolare è sembrata significativa la risposta del 79% degli studenti che giudicano importante il ruolo di orientamento del bibliotecario.

Senz'altro importante la risposta del 37% degli studenti che dice di aver imparato ad usare Medline grazie ad una “lezione”; altrettanto considerevole il numero di persone che comunque hanno richiesto l'aiuto del bibliotecario.

Anche se il bibliotecario non ha tenuto nessuna “lezione“ sull'uso di Internet durante il Corso di Informatica però il docente ne ha introdotto l'uso. Anche quando gli studenti “scoprono” che il bibliotecario può aiutarli anche ad usare questo strumento per il loro studio e le loro ricerche il riscontro è molto positivo. Anche se il 20% risponde che ha imparato a “navigare” da solo una buona percentuale di studenti (13%) si rivolge abitualmente al bibliotecario.

Conclusione

La valutazione dell'attività di formazione del bibliotecario è senz'altro positiva. Sulla base anche delle esperienze che in questi anni sono state fatte in altre realtà bibliotecarie appare evidente che l'attività di formazione ha ormai assunto una valenza fondamentale e influenza sempre di più la vita professionale e deve entrare a far parte del bagaglio culturale di ogni bibliotecario.



* Maria Dora Morgante - Libera Università “Campus Bio-Medico” di Roma



Copyright AIB 1998-10-15, a cura di Serafina Spinelli

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