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L'apprendimento nella biblioteca universitaria
Teaching in Academic Libraries
Firenze, 7 e 8 settembre 1998

Corsi rivolti all'utenza


L'apprendimento in biblioteca: racconto di un'esperienza / Elena Re [*]

Studentessa di Architettura, laureanda, dottoranda, docente a contratto.

E' un'esperienza di utente all'incirca di quindici anni quella che mi lega al Sistema Bibliotecario del Politecnico di Torino. E posso affermare senza alcuna esitazione che l'opportunità di apprendimento da questo fornitami è stata sia qualitativamente che quantitativamente di elevato profilo e di indubbia utilità pratica.

Ho infatti memoria dell'assistenza fornitami nell'orientamento all'interno dei più semplici rudimenti di metodologia della ricerca bibliografica, imparando cosi ad utilizzare prima gli schedari, gli indici cartacei e solo successivamente gli archivi elettronici. E si trattava di un duplice livello di apprendimento quello che in quest'ambito mi veniva offerto. Apprendimento, certo, di metodologie per la ricerca bibliografica. Ma in più accostamento a un universo di conoscenze, di informazioni e di culture - spesso racchiuse all'interno di vere e proprie rarità da bibliofili - tale da offrirmi un'opportunità di crescita nuova, insperata per uno studente, ancora diversa da quella proposta dai Corsi che stavo seguendo. L'occasione della tesi di laurea e poi di dottorato hanno quindi portato una consuetudine ed una dimestichezza nell'utilizzo del servizio via via crescente. Di fatto non esisteva più soltanto la Biblioteca di Facoltà, poiché il Politecnico forniva appunto un Sistema Bibliotecario il cui personale, ciascuno in base alle proprie competenze, aveva la capacità di fornirmi dì caso in caso non solo un'indicazione, ma un'effettiva consulenza.

All'interno dei Corsi in cui attualmente lavoro non mi è stato dunque difficile assecondare e accogliere con pieno favore l'offerta di "apprendimento" proposta dal Sistema Bibliotecario. Tant'è che più o meno all'inizio di ogni anno accademico è ormai quasi una tradizione riservare uno spazio didattico agli Amici bibliotecari, gestendo con loro una lezione "a quattro mani". Loro per quel che concerne le indicazioni sull'organizzazione, la tipologia del materiale a disposizione degli utenti e in generale le differenti possibilità di fruizione del Sistema. lo per quel che riguarda alcune esemplificazioni di percorsi di ricerca bibliografica fatte in relazione ad argomenti di pertinenza dello stesso Corso.

Devo dire che tale "sinergia" si è sempre rivelata positiva, tanto che alcuni gruppi di studenti scelgono talvolta di approfondire le proprie conoscenze in merito, recandosi in biblioteca ad assistere ad alcune "visite guidate" o chiedendo ulteriori chiarimenti alla docenza stessa. Ma la "conquista" più autentica è forse quella rappresentata da quegli studenti che continuano a voler frequentare la biblioteca anche a laurea e ad Esame dì Stato conseguiti, traendone un beneficio innegabile sul piano culturale e sotto l'aspetto dell'aggiornamento professionale.

A conclusione di questo breve contributo - che non può che basarsi sul racconto della mia personale vicenda di utente - vorrei aggiungere ancora una cosa.

Reputando fondamentale nel processo di apprendimento degli studenti il servizio offerto dal Sistema Bibliotecario, suggerirei di incentivarne ulteriormente la conoscenza e un utilizzo "scientifico", attraverso la messa a punto di un vero e proprio "progetto di comunicazione" di tutte le sue potenzialità, dei modi attraverso i quali poterle utilizzare efficacemente. Progetto, questo, rivolto non solo agli studenti ma anche ai docenti stessi, che talvolta arrivano a disattendere talune opportunità non soltanto per un'oggettiva mancanza di tempo, ma più banalmente perché l'informazione non è circolata a sufficienza o non è circolata sufficientemente bene.

Credo che sia un ottimo investimento quello di destinare sistematicamente una parte di energie (tempo, competenze, ... ) a tale obiettivo. Questo proprio perché - così razionalizzato - il lavoro mirato all'"apprendimento" non tarderebbe ad offrire da più parti e in più modi i suoi evidenti benefici, con interessanti ricadute anche sul piano di una gestione della biblioteca sempre più snella e sempre più mirata alla valorizzazione e alla conservazione del patrimonio in essa contenuto.



* Elena Re - Politecnico di Torino



Copyright AIB 1998-10-24, a cura di Serafina Spinelli

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