[AIB] AIB. Gruppo di studio sulle biblioteche multiculturali
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Biblioteche multiculturali: una rassegna di esperienze straniere

Cecilia Cognigni

Per raccogliere la sfida dell'interculturalità e migliorare l'offerta di servizi della biblioteca pubblica è utile analizzare le esperienze di quei paesi in cui, per ragioni storiche e sociali, la comunità bibliotecaria si è aperta alle problematiche del multiculturalismo prima che altrove. In particolare sono di grande interesse gli esempi offerti dalla penisola scandinava e dagli Stati Uniti. Questa rassegna aiuta a mettere a fuoco strategie e metodi per predisporre progetti specifici, che trovano sostegno economico e promozionale in istituzioni quali Stato, Regioni, Province e Città metropolitane, con una costante attenzione all'individuazione di sistemi di gestione di tipo cooperativo.

1. Danimarca, Svezia e Finlandia

L'International Library di Stoccolma [1]

L'International Library di Stoccolma [2] possiede un patrimonio di circa 200.000 documenti su diversi supporti (libri, cd, video) in oltre cento lingue. Diciassettemila sono i documenti in lingua araba e dodicimila i titoli disponibili in turco.
La collezione, attualmente ospitata in alcuni locali vicini alla Stockholm City Library, fu avviata all'inizio degli anni '90 con la costituzione del Lending Center for Immigrant Literature, grazie ai contributi dello Stato, della Provincia e della Città di Stoccolma. In Svezia infatti già negli anni Sessanta e Settanta, grazie alla spinta migratoria determinatasi per le capacità attrattive dell'economia locale e successivamente negli anni Settanta e Ottanta per la significativa presenza di rifugiati, divenne chiaro per tutti che anche le biblioteche pubbliche dovessero iniziare ad attrezzarsi per rispondere ai bisogni di queste nuove utenze. Quando nacque, il Lending Center era una raccolta documentaria riservata alle biblioteche locali ora invece come International Library ha compiti e competenze molto più ampi. Questa nuova biblioteca pubblica destinata alla generalità della popolazione è stata inaugurata il 5 maggio del 2000. Il prestito non è più riservato soltanto alle biblioteche ed è ormai aperto a tutti gli utenti.
Nella biblioteca è possibile prenotare per un'ora l'uso di piccole study room e utilizzare personal computers con programmi che aiutano ad avvicinarsi ai 100 differenti alfabeti presenti nelle collezioni della biblioteca.
La biblioteca ha in deposito una raccolta di audiolibri e libri braille della Swedish Library e ha deciso di cominciare ad acquistare anche video e film nel linguaggio gestuale.
Anche la composizione dello staff della biblioteca è un buon esempio dello sforzo per favorire l'integrazione e lo scambio culturale, in piena sintonia con quella che è la mission dell'istituzione: rendere pienamente cosciente la popolazione della vitalità e della forza delle moderne società multiculturali. I venticinque addetti parlano quattordici lingue differenti e venti di loro le parlano tutte e quattordici. La competenza linguistica è stato il primo criterio di scelta per la designazione dei bibliotecari, che a turno lavorano all'information desk, punto strategico di servizio della biblioteca insieme al prestito interbibliotecario.

La Danish Central Library for Immigrant Literature

L'obiettivo principale della Danish Central Library for Immigrant Literature, divenuta istituzione autonoma del Ministero della Cultura nel 1984, è quello di agire come punto di riferimento per l'organizzazione dei servizi alle minoranze etniche e linguistiche per tutte le biblioteche pubbliche del paese.
Questa funzione si espleta nel mettere a disposizione, attraverso la rete delle biblioteche pubbliche locali, libri e altri materiali (musica, video, corsi di lingua etc.) per il prestito, nella promozione dei servizi bibliotecari per le minoranze sul territorio, nella predisposizione di servizi di consulenza tecnica per le biblioteche. La collezione è composta da circa 130.000 titoli in 50 lingue. Le principali sono: albanese, arabo, curdo, persiano, turco, urdu, vietnamita, bosniaco e serbo-croato.
I servizi che la biblioteca mette a disposizione sono:
- Servizi di prestito interbibliotecario per tutti gli utenti attraverso le biblioteche pubbliche (21.200 prestiti nel 1996);
- Collezioni di deposito: piccole raccolte di libri e altri materiali (da 50 a 200 titoli per lingua) che possono essere dati in prestito su richiesta delle singole biblioteche per periodi di 3 o 6 mesi (72.000 prestiti di deposito nel 1996);
- Catalogazione delle raccolte nei database Danbib e Basis;
- Cataloghi delle collezioni della biblioteca, nella maggior parte dei casi bilingui, nelle principali istituzioni e biblioteche pubbliche del paese. [3]
Nel 1998, gradualmente, la Danish Central Library for Immigrant Literature è stata accorpata, nella gestione amministrativa, alla Repository Library for Public Libraries e alla State and University Library di Aarhus, una biblioteca di ricerca da sempre punto di riferimento per le biblioteche pubbliche danesi, per semplificare i processi e le procedure del prestito interbibliotecario alle biblioteche pubbliche. [4]
Si è anche provveduto ad una ridefinizione dei compiti delle biblioteche pubbliche sul territorio rispetto a quelli della Danish Central Library for Immigrant Literature. Le biblioteche pubbliche dovrebbero provvedere a soddisfare i bisogni informativi di base delle comunità etniche e linguistiche, attraverso i media più tradizionali come giornali, libri e periodici, corsi di lingua e opere di prima informazione. La Danish Central Library for Immigrant Literature, invece, si configura come biblioteca di secondo livello, che assicura la disponibilità di documenti nei supporti più diversi, privilegiando i video, i cd musicali e dedicando particolare attenzione alla fiction. Queste indicazioni, anche se non sono vincolanti per le biblioteche pubbliche, servono alla Danish Central Library for Immigrant Literature come indicazioni di massima per sviluppare una politica delle acquisizioni coerente ed omogenea.
Le linee di azione della biblioteca per il biennio 1999-2000 prevedevano un incremento dei rapporti con quelle biblioteche che si sono dedicate a sviluppare servizi per gli immigrati e in particolare con la rete delle biblioteche pubbliche di Copenhagen, potenziando i prestiti diretti alle scuole di lingua, ai centri per i rifugiati e alle biblioteche scolastiche.
Il Main loan centre committee della State and University Library, che è l'organismo che tiene i contatti con le biblioteche pubbliche, diventerà progressivamente l'organo più importante per l'Immigrant library service. [5]

Helsinki City Library [6]

Dall'inizio del 1995 la Helsinki City Library, [7] su richiesta del Ministero per l'educazione, è divenuta una biblioteca multilingue. La biblioteca riceve infatti finanziamenti speciali dal governo. Come Central Multilingual Library, questa biblioteca si preoccupa di sostenere i servizi di biblioteca rivolti alle minoranze linguistiche del paese e di intrecciare rapporti con le organizzazioni internazionali e locali che si occupano di immigrati. Il compito invece delle biblioteche di quartiere della città è quello di mettere a disposizione materiali per l'informazione di base.
Per quanto concerne le acquisizioni il Central Multilingual Library Service della Helsinki City Library acquista documenti in lingue straniere diverse dalle lingue nordiche e dalle principali lingue europee e attualmente possiede documenti in più di sessanta lingue.
Le biblioteche locali hanno la possibilità di avere in prestito documenti per tre mesi.
Il Central Multilingual Library Service collabora con altre biblioteche pubbliche scandinave come la Oslo Public Library, la Danish Central Library for Immigrant Literature e la Swedish Central Library for Immigrant Literature.

Deichmanske Library - Oslo Public Library

Il Multilingual library (TML) è una delle tredici biblioteche della rete della Deichmanske - Oslo Public Library, che è la più grande biblioteca pubblica di tutta la Norvegia. Il TML è un settore importante della Deichmanske Library di Oslo che, oltre a rivolgere i propri servizi ai cittadini di Oslo, si occupa di organizzare attività e coordinare servizi multiculturali su tutto il territorio nazionale, sia per le biblioteche pubbliche che per le biblioteche universitarie. Le attività di questo settore della biblioteca sono finanziate dalla Città di Oslo, ma anche dal Ministero della Cultura.
La Multilingual Library non è una biblioteca di prestito rivolta direttamente ai singoli individui, ma è una biblioteca che si rivolge alle biblioteche pubbliche e in particolare alle biblioteche di quartiere della città di Oslo, alle biblioteche scolastiche, alle istituzioni carcerarie, agli ospedali e a tutti gli immigrati e rifugiati che sono attualmente domiciliati in Norvegia.
Acquistare, catalogare e rendere disponibili documenti per il prestito interbibliotecario e informare su modi e procedure per costituire raccolte locali multiculturali sono i due principali compiti della biblioteca. Lo staff della Multilingual Library è costituito da 38 persone che provengono da 25 nazioni diverse. Dieci di loro (sei bibliotecari e quattro impiegati) sono assunti a tempo pieno, le altre 28 persone dello staff sono consulenti di lingua impegnati nell'attività della biblioteca. Il budget complessivo della biblioteca si aggirava nel 1997 intorno ai 4.000.000 di corone norvegesi, il budget per l'acquisto dei documenti intorno alle 800.000 corone. Le raccolte documentarie erano nel 1997 di circa 135.000 unità in 35 lingue. I prestiti interbibliotecari nel 1996 sono stati di 43.000 unità, escludendo quelli effettuati ai cittadini di Oslo. Le lingue maggiormente rappresentate sono l'urdu, l'arabo, il vietnamita, lo spagnolo, il turco, il bosniaco, il serbo-croato, e il tamil. Con i servizi offerti la biblioteca vuole soddisfare la domanda di circa 130.000 nuovi abitanti norvegesi provenienti soprattutto dai paesi asiatici.
La biblioteca cerca quindi di fornire informazioni agli immigrati sul sistema delle biblioteche pubbliche norvegesi attraverso internet e la distribuzione di brochures e pamphlets; contemporaneamente mette a disposizione delle stesse biblioteche pubbliche informazioni e strumenti per approfondire la conoscenza delle lingue, delle culture e dei paesi di provenienza degli immigrati e dei rifugiati, attraverso l'organizzazione di seminari e corsi rivolti ai bibliotecari così come attraverso la le informazioni contenute nella newsletter Alfa og Omega [8]. Dal 1996 la TML ha una sua homepage [9] ospitata sul web server della Deichmanske Library. Nel definire struttura e contenuti della homepage della biblioteca si è deciso di privilegiare, viste le scarse risorse finanziarie a disposizione, le informazioni per le biblioteche e i bibliotecari. In Norvegia infatti, benché vi sia una legge nazionale che prevede che a dirigere una biblioteca vi debba essere un bibliotecario adeguatamente formato ed esperto, nelle biblioteche sono ancora molti (il 35% circa) i dirigenti di biblioteca che non hanno né titoli né competenze per svolgere questo delicato compito. Pertanto il servizio ha deciso di privilegiare l'attività di sostegno e coordinamento alle biblioteche.
Sulla homepage della Multilingual library si trovano informazioni sui diversi uffici e sui responsabili con i numeri di telefono e gli indirizzi e-mail.
Importanti informazioni sugli immigrati e i rifugiati sono disponibili sotto la voce Background information - country and language. Queste pagine forniscono importanti notizie e dati statistici sui diversi gruppi etnici, sulle lingue e sui paesi di provenienza. Le istruzioni sulle procedure per avere accesso ai servizi di prestito si trovano invece sotto la voce Lending instructions.
Attraverso il database Bibliofil è possibile accedere alle collezioni della Multilingual library. Per consentire agli utenti di effettuare facilmente ricerche sono state predisposte liste bilingui di documenti.
La Deichmanske Library è da sempre all'avanguardia nei servizi offerti tramite Internet. Il progetto di cooperazione più importante che vede la biblioteca tra i protagonisti principali è The Multicultural Library, un progetto di cooperazione tra la Deichmanske Library e la Helsinki City Library [10]. Si tratta di una homepage multilingue in svedese, inglese, e finlandese inaugurata nell'autunno del 1996. L'obiettivo principale consisteva nel far sì che le biblioteche del nord Europa, soprattutto dei paesi scandinavi, avessero la possibilità di accedere ai loro servizi multiculturali via Internet per rispondere ai bisogni informativi e culturali degli stranieri che vivono nei paesi del nord Europa e fornire strumenti di lavoro ai bibliotecari e alle biblioteche. Nel 1996 e nel 1997 MCL ha ricevuto i finanziamenti dal Ministero finlandese dell'educazione e dai progetti Cultural Finland e Finland into information society. Ogni paese membro è responsabile dell'edizione delle proprie pagine web. L'homepage invece è ospitata su un server finlandese.
Dall'homepage è possibile consultare il database dei quotidiani e dei periodici della Helsinki City Library.
Questo database consente di effettuare ricerche a testo libero o guidato per campi. Si possono così ottenere informazioni su:
- titolo della pubblicazione e sua traduzione in norvegese;
- lingua della pubblicazione;
- prezzo della pubblicazione con relativa indicazione in merito a dove e come effettuare un ordine;
- periodicità;
- campo di note con informazioni sui contenuti.
Dalle pagine web della Multicultural Library si può accedere ai seguenti servizi:
- Library Info, con links alla Helsinki City Library a database e ad altre biblioteche;
- Helsinki-Finland info, in cui sono stati resi disponibili siti web sotto le voci: 1) Cultura e tempo libero 2) Helsinki 3) Finlandia;
- World info, con links alle pagine web ufficiali dei diversi paesi del mondo;
- Foreigner's info, con informazioni di base per gli utenti stranieri, che siano immigrati, turisti o rifugiati;
- Articles, che contiene le relazioni tenute al meeting della IFLA's Section on Library Services to Multicultural Populations, che si è svolto ad Aarhus nel 1997 ed altri saggi. Si possono anche inviare articoli allo staff di MCL;
- Opinions and comments, che consente a chiunque di esprimere opinioni e dare suggerimenti circa le possibilità di sviluppo e miglioramento della Multicultural Library.
Attraverso MCL è possibile partecipare anche ad un forum di discussione [11].

2. Gli Stati Uniti

Le biblioteche pubbliche di Queens [12]

Queens nella città di New York, è una delle realtà degli Stati Uniti più diversificate dal punto di vista etnico e linguistico, con una popolazione che proviene da 120 paesi e parla 100 lingue diverse. Il 36% dei due milioni di abitanti sono nati in paesi diversi dagli Stati Uniti e il 44% parla una lingua diversa dall'inglese. Ognuna delle 63 biblioteche di Queens [13] serve un particolare distretto e una determinata comunità internazionale. Complessivamente il Sistema dispone di 135 collezioni in 21 lingue diverse oltre all'inglese.
Per rispondere a queste comunità la biblioteca ha stabilito il programma The New Americans Program (NAP) lavorando con le associazioni etniche locali per valutare i bisogni dei lettori e mettere in contatto gli abitanti di un determinato quartiere con i servizi della biblioteca pubblica. Il programma The New Americans Program (NAP) prevede diverse tipologie di intervento:
- lo sviluppo delle collezioni delle biblioteche di quartiere con libri di divulgazione, cd musicali video e altri materiali che possano rispondere ai bisogni delle comunità di immigrati locali come, ad esempio, corsi di lingua per imparare l'inglese;
- servizi diversi per gli immigrati come ESOL (English for Speakers of Other Languages), che è un programma rivolto agli insegnanti e Mail-a-book program che consiste nell'inviare materiali non in inglese ai nuovi residenti per avvicinarli alla biblioteca e ancora WorldlnQ, possibilità di accesso al web e modalità di ricerca nel catalogo elettronico anche per coloro che non parlano inglese. Trenta biblioteche di quartiere offrono più di cento corsi di inglese alla cittadinanza straniera. Questi corsi sono seguiti da circa tremila studenti, che rappresentano ottantotto paesi e cinquanta lingue diverse, ogni anno.
Anche le iniziative culturali che celebrano le tradizioni di 100 nazionalità diverse attraggono sempre nuovi utenti verso i servizi della biblioteca pubblica.
Il programma NAP è stato alla base della decisione di fondare l'International Resource Center, una biblioteca di studi internazionali rivolta non soltanto agli studenti, ma anche alla generalità della popolazione. Ospitato nella nuova Flushing Branch è una cittadella in cui si concentrano servizi multiculturali diversi e materiali multilingue per approfondire la conoscenza di popoli, etnie, lingue, tradizioni e culture diverse. L'International relations office coordina gli scambi internazionali con altre biblioteche e anche con i membri del programma Round Table of the International Association of Metropolitan Libraries [INTAMEL]. La Queens Library infatti, ormai da diversi anni, accoglie studenti e bibliotecari che provengono da diversi paesi offrendo loro la possibilità di conoscere le biblioteche pubbliche degli Stati Uniti. Gli accordi internazionali di cooperazione tra biblioteche coinvolgono paesi quali la Cina, la Russia, l'Argentina, la Croazia e la Francia.

Chicago Public Library [14]

La Chicago Public Library [15] ha una lunga tradizione di servizi alle minoranze etniche, soprattutto nei confronti della comunità di lingua spagnola.
Cercando di soddisfare i bisogni di questa comunità ha saputo proporre, con grande flessibilità, una varietà di approcci non tradizionali al servizio di biblioteca pubblica.
Nel 1990 a Chicago la popolazione ispanica era di circa 545.000 unità, il 29% in più rispetto al 1980.
Delle 80 biblioteche che costituiscono il sistema bibliotecario della città, 11 vengono definite hispanic branches, con più del 50% di ispanici sul territorio, e altre 14 biblioteche invece hispanic influence branches con una presenza di ispanici oscillante tra il 20 e il 50% di ispanici. La Chicago Public Library ha predisposto diversi servizi a vantaggio di questo tipo di utenza. È stato costituito il Foreign Language Information Center of Literature and Language Department presso l'Harold Washington Library Center, che mette a disposizione una considerevole collezione di testi in lingua spagnola e un servizio di reference telefonico avvalendosi della presenza di uno staff bilingue e il Language Laboratory con materiali diversi per lo studio della lingua inglese come seconda lingua.
Nel 1986 è nato l'Hispanic Services Committee, che è composto da membri dello staff del Foreign Language. La sua vera forza è però costituita dalla presenza dei bibliotecari delle sedi decentrate, consapevoli che la popolazione di lingua spagnola era poco servita dal sistema delle biblioteche pubbliche della città. Con l'Hispanic Services Office, il Comitato è stato particolarmente attivo nel proporre soluzioni alle carenze del modello tradizionale di servizio bibliotecario. Tra i progetti finanziati dalla Illinois State Library attraverso il Library Services and Construction Act vi è stato anche nel 1990 il finanziamento della pubblicazione dell'Hispanic Services Manual curato proprio dall'Hispanic Services Committee.
Nel 1989 è stata inaugurata nell'ambito del Sistema bibliotecario della Città di Chicago la Rudy Bolzano Branch Library, una biblioteca pensata proprio per soddisfare i bisogni informativi e formativi della comunità di lingua spagnola.
La biblioteca ha a disposizione 1600 mq circa. Dovendo servire una comunità composta per l'87,9% di utenti di lingua spagnola di origine messicana anche le collezioni sono prevalentemente in lingua spagnola. Negli ultimi anni la Chicago Public Library, oltre ad aver riorganizzato alcuni suoi servizi ha aggiornato i suoi regolamenti interni e in particolare il Mission statement e il Materials selection policy, in cui si legge: "The Chicago Public Library materials selection policy serves as an example of a selection policy which encourages multi-ethnic collections". Inoltre nel 1990 ogni biblioteca di quartiere ha redatto il proprio Collection development plan in cui ampio spazio viene dato al riconoscimento della necessità di sviluppare le collezioni sulla base di quelli che sono i bisogni informativi della comunità da servire.
Molti sono i problemi che i bibliotecari hanno dovuto affrontare soprattutto nell'impostazione della politica delle acquisizioni. Le principali difficoltà riguardavano il linguaggio delle pubblicazioni, la differente provenienza dei membri delle comunità linguistiche, le caratteristiche del mercato librario latino-americano, così diverse da quello statunitense, la carenza di strumenti di lavoro e la predisposizione dei cataloghi, che, anche nel caso dello spagnolo, crea problemi di ordinamento e organizzazione delle informazioni. La Chicago Public Library negli anni ha sperimentato alcune importanti strategie per una buona organizzazione e gestione coordinata delle proprie collezioni. Il Chicago Public Library hispanic services manual fornisce alcune utili indicazioni in proposito, sottolineando come la biblioteca debba cercare di rispondere ai bisogni informativi degli immigrati tenendo presenti anche le abitudini e le preferenze di lettura acquisite nel loro paese d'origine. Particolare attenzione è stata rivolta all'acquisto di periodici e quotidiani, poiché gli immigrati hanno bisogno e piacere di sapere che cosa accade nel loro paese d'origine, e sono state messe a disposizione fotonovelas, un genere di lettura particolarmente diffuso e apprezzato in America latina.
La Chicago Public Library acquista pubblicazioni in lingua spagnola attraverso:
- un sistema di profiles che i bibliotecari implementano inserendo le diverse necessità per l'acquisto di documenti destinati agli adulti e ai ragazzi. Sulla base delle richieste i documenti vengono inviati ai bibliotecari una volta al mese da alcuni grandi distributori e i membri dell'Hispanic Services Committee sono responsabili di assegnare i volumi alle biblioteche decentrate sulla base delle richieste inoltrate e della percentuale del budget destinato agli acquisti di ogni biblioteca;
- l'acquisto diretto in libreria. Chicago è una città che ha la fortuna di avere a disposizione diverse librerie specializzate in pubblicazioni in lingua spagnola. Benché queste librerie siano spesso troppo piccole per coprire tutti i bisogni di una biblioteca, la vicinanza di molte di esse a singole biblioteche di quartiere ha aiutato i bibliotecari a rispondere rapidamente ai bisogni e alle richieste del pubblico;
- scambi e doni. Il governo messicano mette a disposizione documenti presso i suoi consolati all'estero perché vengano distribuiti alle biblioteche. Nel biennio 1985-1986 circa 5000 libri sono stati dati in comodato alla CPL per 99 anni. I libri sono in deposito presso la biblioteca decentrata Lozano, che ha avuto in dono altri documenti dall'Ambasciata messicana negli Stati Uniti, dal Ministero per l'educazione del Messico e dal Mexican solidarity program, un programma che si occupa dell'alfabetizzazione della popolazione messicana. Il Consolato messicano ha acquistato dizionari bilingui per la Clarence Darrow Branch Library e la biblioteca del Cook County Department of Correction che serve l'utenza, per la maggior parte di origine ispanica, detenuta in carcere. L'Hispanic services coordinator della CPL ha avuto un ruolo fondamentale di mediatore in queste donazioni anche nel predisporre un programma di scambio tra la Chicago Public Library e la National Library of Mexico. La Chicago Public Library mette a disposizione della National Library bibliografie di pubblicazioni straniere di interesse per il Messico e se possibile ne invia una copia, mentre la National Library invia alla Lozano Branch Library copia di pubblicazioni che sono state pubblicate in Messico e che possono interessare invece la Chicago Public Library. Questo genere di scambi è reso più forte e costante anche grazie agli incontri periodici tra i bibliotecari dei due paesi come il Trans-border Library Forum patrocinato dalla Associación Sonorense de Bibliotecarios, dall'Arizona State Library Association, dall' U.S.-Mexico Libraries Subcommittee of the International Relations Committee dell'ALA, dall'Associación Mexicana de Bibliotecarios e dal Colegio Nacional de Bibliotecarios;
- fiere del libro. Per diversi anni vi è stata una piccola fiera del libro a Chicago organizzata da un libraio specializzato in libri in lingua spagnola. Ogni anno vi è poi la grande fiera del libro di Guadalajara, la Guadalajara International Book Fair (FIL) il cui obiettivo è la promozione del mercato editoriale dell'America latina. Prima dell'apertura della Lozano Branch Library, la Chicago Public Library acquistava nell'ambito della FIL attraverso due distributori negli Stati Uniti. Negli ultimi anni invece la Chicago Public Library ha iniziato ad essere presente alla Fiera di Guadalajara con alcuni membri dello staff non soltanto per acquistare, ma anche per imparare a conoscere in modo più diretto il mercato editoriale dei paesi dell'America latina. Nell'ambito della Fiera, oltre all'esposizione vi sono importanti eventi che offrono a tutti coloro che vi partecipano momenti di scambio e conoscenza. Vi è anche l'opportunità proprio per i bibliotecari di partecipare a meetings organizzati dalla Mexican Association of Librarians e dall'ALA.

Lorain Public Library

Lorain nell'Ohio è una cittadina industriale non lontana da Cleveland con una popolazione di circa 72.000 abitanti. La biblioteca pubblica nel corso degli anni Settanta ha cercato di promuovere alcuni progetti di sviluppo delle raccolte multiculturali per soddisfare i bisogni informativi e di lettura soprattutto dei due gruppi di minoranza più consistenti della comunità locale: gli ispanici (16,93, prevalentemente portoricani e messicani) e gli afro-americani (17,33). Negli ultimi anni è cresciuta anche la comunità degli immigrati provenienti dall'Europa dell'est. La maggior parte degli immigrati di lingua spagnola sono giunti a Lorain dopo la seconda guerra mondiale per lavorare nelle industrie della città.
Nella seconda metà degli anni Settanta, in collaborazione con il programma federale della Cleveland Public Library, la biblioteca ha iniziato a lavorare ad un primo progetto, denominato Project Libros, rivolto agli immigrati di lingua spagnola, progetto che fu finanziato dalla Ohio State Library nel 1975.
Il secondo progetto Project Discover, era rivolto invece alle minoranze afroamericane, fu finanziato anch'esso dalla Ohio State Library e sviluppato dal 1975 al 1978. Nel 1974 la biblioteca costituì, grazie al contributo e all'appoggio della città di Lorain, un Outreach Services Department.
Allo sviluppo del Project Libros ha lavorato per cinque anni uno staff composto da un bibliotecario responsabile e cinque tra consulenti e impiegati. Il bibliotecario responsabile doveva occuparsi dell'organizzazione delle collezioni, delle pubbliche relazioni e delle diverse attività promozionali.
Gli obiettivi del progetto erano:
- far conoscere la biblioteca alle comunità di lingua spagnola della città, alle agenzie e alle associazioni;
- rafforzare i contatti con le comunità di lingua spagnola;
- predisporre un piano di consulenza e di assistenza a tutte le associazioni che operavano con gli immigrati di lingua spagnola;
- acquistare documenti in tutti i supporti sia in lingua spagnola che in lingua inglese;
- presentare a tutta l'utenza della biblioteca la storia, la cultura e le problematiche di questa comunità;
- riavviare l'attività della Spanish Reading Room presso il Latin American Council.
Durante il secondo e il terzo anno di attività si aggiunse un ulteriore obiettivo:
- costituire un centro informativo rivolto agli immigrati di lingua spagnola.
Infine durante l'ultimo anno di attività si fece in modo che le attività di Project Libros diventassero parte integrante dei servizi della biblioteca pubblica.
Grazie a Project Libros le collezioni di documenti in lingua spagnola furono notevolmente accresciute.
Un comitato consultivo di membri della comunità di lingua spagnola coadiuvò il lavoro dei bibliotecari per la selezione dei documenti da acquistare. Queste nuove pubblicazioni vennero collocate presso la Central Library, la South Branch Library e presso la Spanish Reading Room del Latin American Council. In totale furono acquistati 8542 libri destinati agli adulti, di cui 3606 pubblicazioni di narrativa e 4936 libri di saggistica, 1851 libri per ragazzi, 128 film, 2150 documenti musicali e 25 periodici.
Fu istituito un Advisory Council composto da dodici membri, sette dei quali in rappresentanza di associazioni legate alla comunità ispanica e i restanti cinque della comunità di lingua spagnola. Grazie a questo organo la biblioteca di Lorain poté intrecciare proficui rapporti con i circoli e le chiese della comunità.
Molte furono anche le attività promozionali che vennero organizzate. Il giornale locale il Lorain journal cominciò a pubblicare la rubrica Latin news in due lingue, inglese e spagnolo, e la radio locale inaugurò un programma dal titolo Variedades latinos.
Nel 1974 Project Libros partecipò al Lorain International Festival che ogni anno era dedicato a celebrare la cultura, la lingua e le usanze di una determinata comunità.
Dopo l'esperienza di Project Libros la biblioteca di dedicò a sviluppare Project discover con l'obiettivo di:
- informare la comunità afroamericana dell'esistenza di una biblioteca pubblica;
- rendere questi servizi più accessibili alla comunità;
- predisporre servizi di informazione più adeguati;
- integrare i servizi portati alla comunità nella biblioteca pubblica di Lorain.
Insieme alla biblioteca centrale e alla South Branch Library, depositi librari furono collocati in luoghi considerati strategici per il raggiungimento di questa nuova utenza.
Negli anni successivi la biblioteca pubblica di Lorain sviluppò altri importanti progetti rivolti a tutta la popolazione svantaggiata e quindi anche ai gruppi di minoranza, progetti di alfabetizzazione informatica e di formazione permanente che ebbero un forte impatto anche sulle comunità afroamericana e ispanica [16].

California State Library [17]

Fin dall'inizio del XX secolo questa biblioteca ha avuto un ruolo importante nell'incoraggiare lo sviluppo dei servizi di biblioteca pubblica per tutta la comunità della California.
Dalla metà degli anni Settanta la California State Library [18] cominciò ad occuparsi delle minoranze etniche e a preparare le biblioteche pubbliche del paese a rispondere alle esigenze di queste nuove utenze. In quegli anni furono avviati diversi progetti pilota anche nella formazione e si cominciò a promuovere campagne d'acquisto di libri e altri materiali grazie anche allo sviluppo del California spanish language data base e del Project Asia, un programma per acquistare e catalogare documenti in cinese, giapponese, coreano e vietnamita.
Nel febbraio del 1980 la California Library Association, la California Library Authority for Systems and Services e la California Library Services Board iniziarono a lavorare per costituire un comitato che si occupasse del futuro delle biblioteche pubbliche e della ridefinizione delle loro priorità e obiettivi anche a seguito della riduzione dei finanziamenti ai servizi bibliotecari del governo Reagan.
Si decise di intervistare più di cento persone tra bibliotecari e utenti. I risultati dell'indagine confluirono in una pubblicazione importante California libraries in the 1980's. Risultò evidente che le biblioteche in California servivano una minoranza della popolazione, composta prevalentemente da bianchi ben acculturati.
A Gary Strong, allora bibliotecario alla State Library fu chiesto di organizzare una conferenza sulla diversità e le biblioteche. Per preparare questa conferenza fu chiesto alla Rand Corporation di effettuare uno studio sulle biblioteche pubbliche in California, sul loro futuro e sulla composizione etnica della popolazione.
Lo studio della Rand Corporation evidenziò una serie di difficoltà da parte delle biblioteche a rispondere a queste nuove utenze. Le biblioteche, spesso con problemi di organico, vedevano i servizi alle minoranze etniche come un ulteriore carico di lavoro piuttosto che come parte integrante del servizio di biblioteca pubblica. Inoltre le biblioteche nella situazione generale di crisi e tagli ai finanziamenti pubblici trovavano particolarmente difficile riorganizzare le loro risorse e insieme reperire documenti in altre lingue che non fossero l'inglese. Questa indagine individuò alcune strategie per affrontare e risolvere queste problematiche. Le biblioteche:
- dovevano imparare a lavorare più a contatto con le loro comunità di riferimento;
- dovevano imparare a pianificare i loro interventi nel breve e nel lungo periodo;
- dovevano diventare più flessibili e rivedere alcune procedure per andare incontro ai bisogni delle nuove utenze;
- dovevano acquisire competenze ed esperienza per imparare ad utilizzare tecniche di misurazione e valutazione di perfomance e benefici;
- avevano bisogno di imparare a cooperare di più tra di loro e con le altre istituzioni culturali.
Questa indagine fu alla base delle successive iniziative che culminarono nel 1988 nella conferenza annuale della California Library Association, dove si affermò la necessità di ripensare tutto il servizio di biblioteca pubblica per rispondere ad una comunità che si andava via via modificando. Si costituì un Partnership for Change costituito da quattro organismi: Community Library Services Grants Program, l'Ethnic Resource Center, Public Relations Programm Statewide Awareness Libraries Tomorrow - Forum for Change.
Il primo di questi organismi, il Community Library Services Grants Program, era rivolto alle biblioteche pubbliche con utenza ormai multietnica. La State library iniziò quindi a definire le linee di questo programma anche con la collaborazione delle biblioteche pubbliche locali. L'Ethnic Resource Center fu costituito per fornire supporto e consulenza alle biblioteche pubbliche e per facilitare la possibilità di accesso ai servizi di biblioteca pubblica alle comunità etniche del paese. Anche in questo caso la State Library supportò l'azione dei centri sia a livello regionale che locale.
Il Public Relations Program era un programma che si proponeva di coaudiuvare il lavoro dei bibliotecari per quanto riguardava soprattutto la comunicazione e il marketing.
Lo Statewide Awareness Libraries Tomorrow - Forum for Change ebbe come più importante risultato la revisione del Mission statement della State Library.
Il CLSGP, soprattutto inizialmente, fu il cuore dell'intero programma. Nel biennio 1989-90 la California State Library impegnò tre milioni di dollari nel Federal Library Service Construction Act per finanziare il CLSGP. Venti biblioteche pubbliche furono finanziate durante il primo anno e nel biennio 1990-91 si aggiunsero altre otto biblioteche. Alle biblioteche pubbliche del paese fu chiesto di inviare delle proposte per poter accedere ai finanziamenti. Le scelte vennero fatte anche tenendo conto della presenza nella popolazione locale di gruppi minoritari come ad esempio gli indiani d'America, gli asiatici, gli afroamericani e gli ispanici.
Diciotto biblioteche furono finanziate nel primo ciclo del programma ricevendo da 58.000 a 300.000 dollari da spendere in tre anni. Nel secondo ciclo altre otto biblioteche ricevettero 40.000 dollari l'una da spendere in cinque anni. Quattro elementi composero l'attività di supporto dello stato alle biblioteche che parteciparono al CLSGP:
- un programma di formazione intensiva;
- assistenza e consulenza;
- assistenza e consulenza specifici grazie alla mediazione di specialisti;
- assistenza tecnica allo staff della biblioteca.
A titolo di esempio possiamo citare i programmi di alcune biblioteche che hanno partecipato al CLSGP.
Tra le biblioteche impegnate con le comunità di origine asiatica la Linda Vista Branch della San Diego Public Library.
La popolazione di riferimento di questa biblioteca era di origine vietnamita, laotiana, hyong. La valutazione dei bisogni informativi evidenziò la necessità di incrementare le opportunità informative per quanto concerneva la formazione professionale, le opportunità di lavoro e la disponibilità di alloggi, l'assistenza finanziaria e le informazioni per continuare a mantenere un legame con la cultura indocinese.
La revisione dei servizi di questa biblioteca prevedeva l'organizzazione di letture, mostre e rappresentazione della cultura indocinese e un ampliamento delle raccolte di documenti a stampa e non a stampa nei linguaggi dell'Indocina.
Lo staff bilingue della biblioteca si prodigò per prendere contatti con la comunità locale, produrre brochure per promuovere i servizi della biblioteca nelle diverse lingue della comunità indocinese.
Le attività di pubbliche relazioni prevedevano la produzione di newsletter e pubblicità attraverso i diversi media.
Per quanto riguarda invece la comunità degli indiani d'America, un esempio significativo è costituito dall'American Center della Santa Clara County della San Josè Public Library.
I bisogni informativi della comunità degli indiani d'America urbanizzati erano relativi a: recupero delle radici tribali attraverso la ricerca genealogica, informazioni sulle tradizioni tribali, religiose, sulla musica e sull'arte e informazioni giuridiche con particolare riguardo alle disposizioni federali per i nativi americani.
La riorganizzazione dei servizi di biblioteca, oltre a prevedere iniziative volte a soddisfare i bisogni informativi illustrati sopra, prevedeva la costituzione di una collezione etnica relativa alle 64 tribù rappresentate nella comunità.
Le attività di pubbliche relazioni includevano la stampa di una calendario con foto a colori, poster e altri gadgets e apparizioni in un programma televisivo.

[1] Cfr. Brigitta Kindenberg, The International Library in Stockholm. <<Scandinavian Public Library Quarterly>>, 2000, n. 4, p. 14-18.
[2] International Library, <http://www.ssb.stockholm.se/inva/ibengelska.html>.
[3] Cfr. Kirsten Christensen, Presentation of DCLIL, in MCL, multicultural library <http://www.lib.hel.fi/mcl/articles/christen.htm>. Si tratta di una delle relazioni presentate durante l'IFLA satellite meeting di Aarhus del 26/27 agosto 1997.
[4] Cfr. Niels Mark, The immigrant Library undergoes a change. <<Scandinavian Public Library Quarterly>>, 4/99, p. 7. Vedi anche Benedikte Kragh-Schwarz, The Danish Central Library for Immigrant Literature. <<Scandinavian Public Library Quarterly>>, 1986, p. 132-136 e Benedikte Kragh-Schwarz, The Danish Central Library for Immigrant Literature. <<Scandinavian Public Library Quarterly>>, 1994, p. 16-20.
[5] Niels Mark, op. cit., p. 10.
[6] Cfr. Helsink City Library. Multilingual library, in <http://www.ifla.org/VII/s32/news/no1.htm>.
[7] Helsinky City Library, <http://www.li.hel.fi/english>.
[8] Cfr. Kirsten Leth Nielsen, Deichmanske Library - The Multilingual library's homepage at internet, in <http://www.lib.hel.fi/mcl/articles/nielsen.htm>. Si tratta di una delle relazioni presentate durante l'IFLA satellite meeting di Aarhus del 26/27 agosto 1997.
[9] Deichmanske bibliotek, <http://nyhuus.deich.folkebibl.no/deichman/DFB/dfb.html>.
[10] MCL. Multicultural library. <http://www.lib.hel.fi/mcl/>.
[11] Kristina Virtanen, Finland's Library service for foreigners. <<Scandinavian Public Library Quarterly>>, 1997, n. 4, p. 22-23.
[12] Cfr. Gary Strong, New americans. <<Intamel metro>>, n. 17 december 1999, p. 3 e Relever la défi de la diversité à la Queens Library. <<Bulletin des bibliothèques de France>>, 2002, n. 1.
[13] Queens Borough Public Library, <http://www.queenslibrary.org/>.
[14] Katz Bill e Parrish Karen, Multicultural acquisitions. New York : Haworth press, c1993, p. 221-232.
[15] Chicago Public Library, <http://www.chipublib.org>.
[16] Rosemary Ruhig Du Mont, Lois Buttlar and William Caynon. Multiculturalism in libraries. Westport (Conn.) : Greenwood press, 1994, p. 193-204 e Lorain Public Library System. <http://www.lorain.lib.oh.us/>.
[17] Op. cit., p. 159-180.
[18] California State Library. <http://www.library.ca.gov/>.


Copyright AIB 2002-06-30, ultimo aggiornamento 2005-10-20, a cura di Domenico Ciccarello
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