[AIB]

53º Congresso nazionale AIB

Le politiche delle biblioteche in Italia
La professione

Roma, Centro congressi Europa
Policlinico universitario "A. Gemelli"
18–20 ottobre 2006


Programma 53º Congresso AIB

Progettazione di un sistema per la diffusione di modelli di buona pratica sulla salute e il benessere sul lavoro per gli addetti alle biblioteche

Fiorisa Lentisco
ISPESL

Abstract

Il Dipartimento Documentazione dell'ISPESL rappresenta in Italia il Network europeo per la promozione della salute nei luoghi di lavoro (ENWHP). In collaborazione con la cattedra di Bibliografia e Biblioteconomia, Facoltà di Scienze della Formazione dell'Università agli Studi "Roma Tre", esso sta svolgendo una ricerca rivolta alle biblioteche, per conoscerne i bisogni di benessere e miglioramento delle competenze professionali, preliminarmente tramite interviste a direttori di biblioteche o altre figure, utilizzando il Test di auto-valutazione sulle buone pratiche di salute e benessere in uso presso il ENWHP, adattandone la terminologia, in modo più idoneo rispetto alle biblioteche.

Individuate le biblioteche già attive rispetto al benessere nel lavoro, si rendono note le loro esperienze positive e le si presenta come "modelli" per le altre, attraverso articoli, o strumenti informativi on line a diffusione nazionale e internazionale, come la Base di dati di Modelli di buona pratica sulla promozione della salute lavorativa pubblicata on line dall'ISPESL con i membri del ENWHP. Si fanno così conoscere le esperienze positive intraprese e se ne ricavano linee guida per promuovere salute, sviluppo di competenze professionali e di gestione dei servizi. Dalla elaborazione e diffusione degli strumenti informativi/formativi in questo ambito, ci si attende di potenziare la professionalità e il riconoscimento del ruolo del bibliotecario nella società.

 


 

Stiamo svolgendo una ricerca [1] con lo scopo di individuare casi di biblioteche che mettano in pratica programmi e azioni volte a migliorare lo stato di salute e benessere dei lavoratori. Programmi e azioni di tal genere inoltre dimostrano di avere uno stretto collegamento con le tematiche di responsabilità sociale, poiché comportano la contemporanea assunzione di un impegno etico da parte delle istituzioni che fanno promozione della salute nel luogo di lavoro.

L'Istituto per la sicurezza e la prevenzione del lavoro, ISPESL, promuove e diffonde le azioni in tale ambito e, nel caso specifico delle biblioteche, ha avviato un progetto di ricerca in collaborazione con la cattedra di Bibliografia e biblioteconomia della Facoltà di Scienze della formazione dell'Università agli studi "Roma Tre". Questo progetto intende indagare i bisogni di benessere dei bibliotecari e il bisogno di migliorare le loro competenze professionali, la loro autostima e soddisfazione nel lavoro.

L'indagine si svolge sottoponendo a intervista direttori di biblioteche o altre figure della direzione, con lo scopo di conoscere quanto le biblioteche siano attive nei programmi che incentivano salute, benessere, crescita dell'autostima e soddisfazione degli addetti alle biblioteche, seguendo il principio che bibliotecari soddisfatti delle proprie funzioni e ruoli possano essere maggiormente partecipi e motivati nell'offrire servizi soddisfacenti per gli utenti, secondo il pensiero di Angela Vinay, riportato nelle Linee programmatiche 2005-2008 e attività 2005 dell'AIB: dobbiamo fornire agli utenti «quello che vogliono da noi, non quello che abbiamo».

L'ISPESL tramite la propria partecipazione al Network europeo per la promozione della salute nei luoghi di lavoro (ENWHP) ha maturato un'esperienza ormai più che decennale.

Già nel 1997, riuniti a Lussemburgo, i membri del Network hanno concordemente definito la Promozione della salute nel luogo di lavoro nell'Unione Europea come «la combinazione degli sforzi congiunti realizzati da datori di lavoro, lavoratori e società per migliorare la salute e il benessere delle persone nei luoghi di lavoro» (Dichiarazione di Lussemburgo, 1997). In quella medesima occasione, sono stati individuati i passi fondamentali per realizzare l'obiettivo. Si tratta dunque di azioni volte a migliorare l'organizzazione del lavoro e dell'ambiente lavorativo, a promuovere la partecipazione attiva e a incoraggiare la crescita individuale.

Le istituzioni, enti e aziende che mettono in pratica tali azioni sono considerate "modelli di buona pratica". L'ISPESL rende noti tali modelli al pubblico e agli addetti al lavoro, con l'intento di favorire, con la spinta fornita dall'esempio, l'adozione di ulteriori iniziative di promozione della salute presso il maggior numero possibile di luoghi di lavoro.

In primo luogo, è stato creato il Test per l'auto-valutazione della qualità delle politiche di salute nel lavoro. Il test è stato elaborato sulla scorta dei principi della Dichiarazione di Lussemburgo e sui principi di gestione della qualità.

Per la sua relativa facilità di utilizzo, il test è stato adottato quale strumento principe della nostra ricerca, modificandone in parte la struttura e il linguaggio, in modo da poterlo utilizzare nell'ambito bibliotecario quale strumento di auto-valutazione e di miglioramento delle condizioni di benessere per il personale di tutti i livelli. Una giovane laureanda della cattedra di Bibliografia e biblioteconomia di Roma Tre, durante un periodo di tirocinio seguito presso l'ISPESL ha collaborato alla modifica del test e ha iniziato a svolgere interviste nelle biblioteche, con colloqui con direttori di biblioteche o con altre figure di staff. Le interviste sono ancora in corso.

Il test si compone di 39 domande suddivise in 6 aree che riguardano sia la promozione della salute nel lavoro sia quella della responsabilità sociale di imprese e organizzazioni.

Quando avremo portato a termine le interviste, avremo acquisito una base di conoscenza utile per individuare alcune biblioteche attive rispetto al tema del benessere nel lavoro per gli addetti. Renderemo nota l'esperienza di queste biblioteche, considerate come "modelli di buona pratica" per le altre biblioteche. L'ISPESL continuerà il suo impegno di informazione e promozione di buone nuove prassi, come già intrapreso verso altri luoghi di lavoro, enti, aziende, sia pubblici che privati, pubblicando i risultati ottenuti in articoli, diffondendoli in occasione di seminari e convegni e tramite strumenti informativi online a diffusione nazionale e internazionale, come il proprio sito Web e la base di dati di Modelli di buona pratica sulla promozione della salute lavorativa pubblicata online dall'ISPESL, in collaborazione con il ENWHP.

In tal modo, sarà possibile far conoscere le esperienze positive intraprese, trarne delle linee guida per promuovere salute, sviluppo di competenze professionali e di gestione dei servizi. Con l'elaborazione e diffusione degli strumenti informativi/formativi in questo ambito, potremo fornire un contributo per il potenziamento della professionalità e per il riconoscimento del ruolo del bibliotecario nella società.

Le aree considerate rientrano nell'ambito dell'organizzazione della singola istituzione e sono le seguenti: promozione della salute nel lavoro e politica aziendale, gestione delle risorse umane e dell'organizzazione del lavoro, pianificazione programmatica della promozione della salute, la sua attuazione, i risultati conseguiti. Collegata con questi ambiti, vi è l'area della responsabilità sociale dell'istituzione verso i lavoratori. L'area finale dei risultati è volta a misurare quanto sia stato ottenuto sia nell'ambito della promozione della salute sia in quello della responsabilità sociale.

I criteri di qualità sui quali il questionario si basa non vogliono fissare degli standard in materia; si tratta piuttosto di elementi che vanno a individuare un quadro di riferimento generale. Ciò significa che gli attori che si muovono all'interno di questa cornice sono liberi di fissare obiettivi e traguardi molto diversi tra loro.

Ai fini dell'elaborazione delle risposte si tiene conto che nell'elaborazione del questionario sono state poste come base di partenza alcune assunzioni: che gli obblighi di legge in materia di salute e sicurezza nel lavoro in vigore nel paese in cui ha sede l'organizzazione che utilizza il questionario siano effettivamente rispettati dall'organizzazione stessa, che le attività volte a promuovere la salute nel luogo di lavoro siano oggetto di regolare riesame e di miglioramento continuo, che i risultati siano stati ottenuti in seguito ad azioni intraprese in maniera sistematica e che il team dirigenziale abbia una condotta esemplare. Si presuppone che l'istituzione scelga le misure volte a promuovere la salute basandosi su fatti e cifre ricavati da documenti e relazioni interni (ad esempio, relazioni sanitarie, statistiche sull'assenteismo, studi sul personale) e che tali dati siano accessibili a tutti i lavoratori. La compilazione del questionario è in sé uno stimolo per le biblioteche a instaurare metodi di buona pratica, di cui fanno parte in maniera essenziale una buona comunicazione interpersonale e la capacità di lavorare in gruppo, in quanto fondamentali per le organizzazioni lavorative interessate alla promozione della salute.

 


Note

[1]   La ricerca è svolta dall'ISPESL, responsabile la scrivente. Collaborano Luisa Marquardt della cattedra di Bibliografia e biblioteconomia dell'Università di "Roma Tre" e Alessia Margognoni, laureanda presso tale cattedra.


Copyright AIB 2007-11-22, a cura della Redazione AIB-WEB.
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