[AIB]

53º Congresso nazionale AIB

Le politiche delle biblioteche in Italia
La professione

Roma, Centro congressi Europa
Policlinico universitario "A. Gemelli"
18–20 ottobre 2006


Programma 53º Congresso AIB

Quali indirizzi e strumenti professionalizzanti per le collezioni speciali in biblioteca?

Laura Gasparini
Curatore della Fototeca, Biblioteca "Panizzi" di Reggio Emilia

 


 

Premessa

La mancanza di indicazioni generali e la stentata cooperazione tra gli istituti preposti a emanarle per il trattamento (descrizione e soggettazione) del patrimonio fotografico ha creato una realtà spuria.

Alcune biblioteche statali hanno abbracciato standard non pertinenti al mondo delle biblioteche, così come alcune realtà di biblioteche pubbliche sono state indotte a utilizzare standard particolari, perché è stato fornito loro il software di catalogazione.

Queste esperienze di notevole portata non potranno dialogare con SBN perché lontane per logica e filosofia.

Allo stesso tempo non si è formata una figura di bibliotecario e catalogatore in grado di condurre progetti rivolti alla creazione di un catalogo unico o che dialoghi con SBN.

Appare importante come la stessa attenzione posta, ad esempio, sulla catalogazione del libro antico, con tutte le problematiche annesse, debba riguardare anche questa tipologia di patrimonio conservato in biblioteca.

Cosa conserviamo?

I fondi fotografici più interessanti per la storia d'Italia e per la stessa storia della fotografia sono conservati nelle biblioteche.

Nelle biblioteche statali, infatti, sono conservati nuclei significativi per la storia della fotografia e dei suoi possessori: fotografi, scrittori, studiosi, collezionisti ecc. [1]

Le biblioteche di ente locale, invece, conservano i fondi legati alla storia locale, costituendo, in tal modo, la memoria della collettività [2].

Il patrimonio fotografico si presenta, sostanzialmente sotto diverse forme: per la maggior parte in positivo (fotografie), conservate sciolte o in album; oppure in negativo (negativi su vetro, su pellicole ecc.), ma anche immagini realizzate con procedimenti fotomeccanici come, ad esempio, le cartoline.

I fondi fotografici, generalmente, rappresentano il lavoro di un autore nelle sue varie forme: collezione, raccolta, fondo, portfolio, esposizione. Le raccolte, invece, sono da intendersi come serie deliberatamente assemblate da un individuo o da un'istituzione (autore, collezionista, editore, responsabile delle raccolte ecc.).

Nelle biblioteche, tuttavia, sono conservati gruppi di fotografie che sono stati assemblati seguendo un tema specifico; pensiamo, ad esempio alle fototeche di storia dell'arte, di uno studioso, di un collezionista ecc. Esistono, inoltre, collezioni o fondi formati da fotografie con un'unica tecnica o formato; quali ad esempio: cartoline, album ecc.

Significativi e difficili da trattare sia per la conservazione sia per la catalogazione sono le collezioni o insiemi di fotografie che mostrano, all'interno del loro ordinamento, relazioni con materiali scritti come manoscritti, dattiloscritti ecc. o visivi: ritagli di giornali ecc.

Quali sono, quindi, gli elementi significativi per una corretta descrizione di un documento fotografico? A tal proposito lo standard ISBD e in particolare gli ISBD-NBM sono esaustivi, ma nonostante ciò altri standard adottati a livello nazionale si discostano da questo modello, internazionalmente adottato.

La banche dati costituite da questi standard non manifestano il modello di analisi descrittivo che dovrebbe sottendere alla pratica catalografica e pertanto non risultano essere facilmente consultabili e di conseguenza efficienti per la ricerca.

Questa caratteristica mette in evidenza anche la mancanza di formazione professionale dei catalogatori del patrimonio fotografico.

Standard di riferimento per la catalogazione e indicizzazione nell'ambito delle biblioteche

Da una piccola ricerca in Internet si evince che gli standard utilizzati nell'ambito delle biblioteche sono [3]:

  • ISBD-G e ISBD-NBM
  • ISBD-ER
  • AACR2
  • Manuale dell'IBC della Regione Emilia-Romagna
  • RICA
  • Soggettario di Firenze

Non mancano, come già accennato, alcune biblioteche statali che hanno abbracciato lo standard della Scheda F a cura dell'Istituto centrale del catalogo e della documentazione (ICCD) che afferisce al mondo delle soprintendenze e dei beni storico-artistici.

Seguono alcuni esempi per meglio dimostrare come queste banche dati hanno applicato i diversi standard.

Esempio di una riproduzione di un'opera d'arte

Standard specialistico

ANONIMO (att.186.-191.)

Firenze : Chiesa di S. Maria Novella : la Madonna col Bambino Gesù / G.Cimabue ; [Anonimo]. – [Firenze] : ed.ne Alinari, [186.-191.]. – 1 foto : albumina ; 250x185 mm

Tit. fot. Preceduto da indicazione di pub. E dal n. di neg.: "P. e 2º n.4020". Timbro ovale BPMO al recto, timbro lineare "Ex libris Hugues" al verso. – Riproduzione della Madonna Rucellai (Firenze Uffizi), già nella omonima cappella in S.Maria Novella, opera di Duccio da Buoninsegna, al quale è stata attribuita correggendo la vecchia ascrizione a Cimabue, nel catalogo Alinari del 1916; cfr.; Alinari, 1916, p. 45 n.4020

I Firenze : Chiesa di S.Maria Novella : la Madonna con Bambino Gesù

II Duccio da Buoninsegna (1255-ante 1318) inv.

III Cimabue (1240?-1302?) inv.

IV Alinari, Fratelli (att. 1854-1916), ed.

Rinvio: Cenni di Pepo (1240?-1302) vedi Cimabue (1240?-1302?)

ISBD-NBM

Firenze : Chiesa di S.Maria Novella : la Madonna col Bambino Gesù / [Alinari]. – [Firenze] : ed.ne Alinari, [1916]. – 1 fotografia : albumina ; 250x180 mm

((Data desunta dal catalogo Alinari, 1916, p.45, n.4020

1. Duccio di Buoninsegna. Madonna con Bambino <Pittura> – Firenze – Chiesa di Santa Maria Novella

I. Alinari <Fratelli Alinari>

Esempio di una riproduzione di una fotografia d'autore

Standard specialistico

Dietro La Gare St. Lazare : Parigi / Oriana Goti. – 2004. – 1 foto : gelatina a sviluppo ; 300x400 mm

ISBD-NBM

Dietro La Gare St. Lazare : Parigi

/ Henry Cartier-Bresson. – 1932 (Prato : Oriana Goti, 2004). – 1 fotografia bianco e nero : gelatina bromuro d'argento su carta politenata ; 300x400 mm

Standard Scheda F: creazione del titolo

Nella Scheda F, nel campo SGLT-Titolo proprio, è riportato il "titolo principale", questo dovrà essere riportato nella stessa forma in cui appare nell'immagine" (Scheda F: norme per la compilazione, p. 80).

Esempio del file Titolo da data base on line

Allieva impara ad accudire gli animali domestici
Amici di Strozza a Parigi
Amilcare Ponchielli
Amore
Andare verso il popolo
Ancora con Vanalli
Antonio Ascari alla partenza delle 200 m
[...]

Intestazione per autore

Se i documenti per le nuove RICA [4] hanno definitivamente chiarito che le opere prive di autore non vengono intestate con "Anonimo", rimangono però ancora da definire i criteri di costruzione del titolo, che non sempre compare sulla fotografia.

La Scheda F, per la compilazione del campo Autore che riporta la sigla AUF, asserisce di far riferimento alle Regole italiane di catalogazione per autore (ICCU, 1979), ma al contempo (p. 94) sostiene che: «Il primo autore che dovrà essere riportato in scheda è il fotografo (o lo studio fotografico) responsabile dell'esecuzione della fotografia ("fotografo principale"), anche se non identificato anagraficamente, nel qual caso si segnalerà come "Anonimo"» (p. 94).

Esempio del file relativo all'intestazione per Autore tratto da un data-base on line costituito dalla Scheda F

Anonimo
Foto Cinematografasti Ottavo Reggimento Genio Compagnie
[...]

Esempio tratto da un data-base on line costituito dallo standard della Regione Emilia-Romagna

*Regno d'Italia : Municipio di Ravenna : Concittadini! Oggi alle ore 10 e 3/4 del mattino e stata pubblicamente aperta l'urna del Sepolcro di Dante ... Questa e luminosa conferma che le Ossa nascoste dal Padre Santi sono veramente le Ossa del Divino Poeta ... Ravenna 7 giugno 1865 / Foto Fast, Bologna ; G. Rasponi Sindaco. – [Esec. 1960 ca.]. – 1 foto : gelatina a sviluppo su carta baritata ; 180x240 mm. ((Fot. da timbro a inchiostro sul verso della foto. – Data di esec. del cat.
Inventore: Rasponi, G. <Sindaco>
Fotografo: Fotofast <Bologna>
Soggetto: I Alighieri, Dante – Ossa

Allo stesso modo si ripresenta l'incongruità legata all'applicazione delle regole per l'indicizzazione da parte degli standard sopraccitati che, seppur rimandano a regole precise, ne vengono a meno durante la loro applicazione.

Esempio di un Soggettario tratto da un data-base costituito dalla Scheda F redatto secondo il Soggettario di Firenze

A cavallo della muletta Nina, il medico
A destra Antonio Indalizio minatore con....
A destra di quello seduto, in piedi [...]
A destra Elisabetta Arrigoni; con lei la [...]

Altro esempio di Soggetti tratto da il data base on line

Soggetto: Autorità
Soggetto: Monfalcone – Piazza Grande (attuale Piazza della Repubblica) – Municipio
Soggetto: Monfalcone – Cantiere navale – Cantieri Riuniti dell'Adriatico
Soggetto: Panorama; Fiume; Canale navigabile – Locavaz

Conclusione: osservazioni di metodo e proposta di lavoro

La natura dei materiali richiede e merita una riflessione professionale che metta in campo le diverse esperienze maturate nell'ambito delle biblioteche, al fine di applicare gli standard già esistenti per soddisfare l'utenza; la conservazione, la catalogazione e la relativa digitalizzazione sono infatti operazioni onerose e impegnative.

I cataloghi devono quindi rispondere agli obiettivi e scopi già noti in ambito biblioteconomico, che qui riportiamo:

  • mostrare ad ogni utente il documento di suo interesse;
  • assicurare ad ogni documento il proprio lettore;
  • far risparmiare tempo [5].

Auspicabile inoltre sarebbe la stesura di linee guida, o di strumenti professionalizzanti, per bibliotecari e catalogatori, che forniscano una interpretazione coerente degli standard. Tra le proposte di lavoro:

  1. individuare i criteri per la creazione del titolo, in caso di assenza di questo;
  2. fare proprio l'ultimo documento della Commissione Rica;
  3. esplicitare l'invito ad adottare, in ambito biblioteconomico, l'utilizzo di standard internazionali quali gli ISBD o ISBD-NBM;
  4. individuare un modello di analisi per l'indicizzazione della fotografia;
  5. determinare un modello di soggettario da utilizzare: il Soggettario di Firenze o il Nuovo soggettario.

Esiste una solida base di partenza per questa riflessione metodologica: è il documento della BNCF, La catalogazione delle raccolte di documenti fotografici e assimilabili (2004), presentato da Anna Lucarelli e Gianna Megli al Convegno di Ravenna dal titolo "Problemi e pratiche della digitalizzazione del patrimonio fotografico storico" [6].

 


Note

[1]   Ministero per i beni e le attività culturali, Direzione generale per i beni librari e gli istituti culturali, Biblioteca Vallicelliana, Disegnare con la luce: I fondi fotografici delle biblioteche statali, a cura di Alberto Manodori, Retablo, Roma 2002.

[2]   Una selezione dei siti delle biblioteche pubbliche che hanno pubblicato online il data-base relativo al patrimonio fotografico è consultabile in: Fotografia in biblioteca: Repertorio selettivo di risorse, in <https://www.aib.it/aib/lis/lpi13ef.htm>.

[3]   Fotografia in biblioteca cit.

[4]   Commissione RICA, Documenti per le nuove RICA, <http://www.iccu.sbn.it/genera.jsp?id=94>.

[5]   Mauro Guerrini, Catalogazione: Roma: AIB, 2000, p. 9.

[6]   Dipartimento di storie e metodi per la conservazione dei beni culturali, Facoltà di conservazione dei beni culturali, Archivio storico dell'Università di Bologna-Sezione Archivio fotografico, Archivio fotografico toscano, ENEA Progetto Giano, Problemi e pratiche della digitalizzazione del patrimonio fotografico storico, relazione presentata al convegno di Ravenna, 27-28 maggio2004.


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