[AIB]

54º Congresso nazionale AIB

Le politiche delle biblioteche in Italia
Il sistema bibliotecario nazionale

Firenze, Palazzo dei Congressi
6–8 novembre 2007


Programma 54º Congresso AIB

Michele Durante
Coordinamento delle Regioni

Desidero innanzitutto porgere a ciascuno dei presenti il mio personale saluto e quello del Coordinamento tecnico per i Beni e le Attività Culturali della Conferenza delle Regioni e agli organizzatori del Congresso uno speciale ringraziamento per l'invito rivoltomi a presentare oggi un contributo a nome del Coordinamento. Ciò, infatti, mi ha offerto in primo luogo la possibilità di partecipare a questo importante ed interessante momento della vita dell'AIB conoscendo e condividendo l'esperienza di tanti bibliotecari (di cui mi sento quasi collega essendo un archivista di Stato temporaneamente impegnato nella dirigenza dell'Ufficio Cultura della Regione Basilicata) e poi mi ha confermato nella convinzione che questi incontri, vissuti con spirito di apertura e collaborazione, possono contribuire sensibilmente a costruire, rinsaldare e rinnovare legami e intese tra le Regioni e le Province Autonome Italiane e le aggregazioni che a vario titolo sostengono e promuovono la cultura nel nostro Paese.

Ritengo di poter esprimere il pensiero di tutti i componenti del Coordinamento tecnico definendo la nostra esperienza di lavoro, che diviene ogni giorno più intensa ed impegnativa, come una proficua occasione di confronto, di dibattito e di concertazione su alcuni tra i più importanti temi riguardanti i beni e le attività culturali e le problematiche ad essi connesse nel nostro tempo. Il coordinamento è senza dubbio un osservatorio privilegiato di esperienze istituzionali e non, un luogo di scambio di conoscenza di realtà spesso lontane fra loro. Ma è anche una possibilità di arricchimento reciproco e collettivo e di assunzione di responsabilità concrete attraverso procedure e documenti che raccolgono i differenti punti di vista e i bisogni che ogni realtà territoriale esprime.

Nell'ambito dell'attività del Coordinamento molteplici sono stati in questi anni i contributi all'approfondimento e al dialogo interregionale intorno alle problematiche riguardanti le biblioteche richiamate dal Presidente Guerrini nella sua relazione introduttiva ma non può sottacersi come ancora - nonostante gli sforzi e l'impegno di molti di noi che lavorano sul campo - siano forti ed evidenti nel nostro Paese, e non solo per quel che riguarda la realtà delle biblioteche, situazioni che manifestano una considerevole differenza di sviluppo documentata da quei numeri che scendono mano a mano che si percorre lo Stivale nella direzione nord sud.

Per entrare nel tema specifico del nostro incontro vorrei, in primo luogo, manifestare una personale convinzione confermata dall'esperienza di molti anni di attività nel mondo dei beni culturali: per superare divari, recuperare risorse, far fronte a situazioni complesse, realizzare progetti innovativi occorre, oggi più che mai, fare sistema, costruire reti d'intese, stabilire contatti. Il problema, però, non è tanto quello di comprendere come questa strada sia ormai l'unica da percorrere per giungere a risultati che soddisfino le diverse esigenze (sono sempre più numerose, infatti, le voci che si levano in tal senso) quanto quello di riuscire a intessere relazioni proficue e raggiungere intese costruttive intorno a progetti condivisi superando le inevitabili difficoltà determinate, molto spesso, da logiche individuali di diffidenza, di contrapposizione, di spinta ad affermare i propri ruoli.

Vorrei poi - nel dichiarare e rinnovare la disponibilità a collaborare con l'Associazione Biblioteche Italiane in tutte quelle iniziative in cui il Coordinamento potrà offrire il suo contributo - rassicurare chi negli interventi precedenti ha evidenziato il disagio determinato dalla sospensione dei lavori del Comitato nazionale sulle linee di politiche bibliotecarie che non si è potuto più riunire a causa della mancata sostituzione di uno dei suoi membri. Nei mesi passati abbiamo, infatti, intrapreso le azioni necessarie per regolarizzare la nomina del sostituto che è stata formalizzata di recente. Il succitato Comitato avrebbe, dunque già potuto riprendere la sua attività se non fosse accaduto che, nel frattempo, un altro membro aveva lasciato l'incarico e, quindi, occorreva procedere alla nomina di un nuovo componente. Siamo certi che questa arriverà quanto prima avendo già inoltrato la richiesta all'assessore competente. Ritengo che al massimo entro il mese di Gennaio 2008 potremo, d'intesa con l'Anci, fissare la data della ripresa dei lavori a suo tempo sospesi.

Mi pare utile, nell'occasione che ci ha riunito insieme a questo tavolo, proporre qualche sintetica riflessione sul ruolo delle Regioni nello sviluppo del Sistema Bibliotecario Nazionale.

Il processo di autonomia e non di semplice decentramento di funzioni impone in primo luogo alle Regioni - ciascuna in aderenza alla realtà presente nel suo territorio, ma al tempo stesso in un quadro di riferimento che guarda all'intera Nazione, e per certi aspetti anche ad un contesto internazionale più allargato - la promozione di forme incisive di collaborazione con altre istituzioni culturali pubbliche e private e il raccordo con le realtà scolastico-bibliotecarie presenti sul territorio al fine di favorire un'armonica crescita dei servizi bibliotecari.

S'impone ed è improcrastinabile una consapevole attenzione unitaria a tutto il patrimonio culturale, un approccio teso a favorire e a promuovere ulteriormente un visione d'insieme, come accade ormai da tempo negli altri paesi europei.

In quest'ottica assume considerevole importanza l'esperienza SBN che vede le Regioni particolarmente coinvolte e con un ruolo di coordinamento di fondamentale importanza. Il servizio bibliotecario nazionale è per impianto e struttura, una realizzazione di significativo rilievo e, in quanto tale, va gestita in sinergica intesa, sia per quel che attiene l'erogazione dei servizi già esistenti, sia per lo sviluppo di nuovi progetti.

SBN costituisce, infatti, nel sistema scientifico–culturale italiano, l'unico progetto a dimensione nazionale basato sulla cooperazione tra biblioteche di diversa titolarità, che ha lo scopo di mettere a disposizione dell'utenza i patrimoni librari e documentali pubblici, mediante un sistema integrato di reperimento delle informazioni bibliografiche e circolazione di documenti, anche in funzione della cooperazione internazionale.

L'obiettivo delle regioni all'interno del progetto SBN è quello di costituire un sistema bibliotecario il cui compito principale risiede nel coordinare e integrare - per metterla a disposizione dei cittadini - la totalità delle risorse bibliografiche-informative disponibili sia sul territorio regionale che su quello nazionale ed internazionale. S'intende in questo senso rafforzare la tendenza delle moderne reti bibliotecarie verso l'integrazione e il coordinamento dei servizi centralizzati, proponendosi l'obiettivo di conseguire economie di scala, soprattutto nelle funzioni più ripetitive ed impegnative in termini di risorse finanziarie ed umane. Questo processo di integrazione e razionalizzazione promosso in primo luogo dalle regioni interessa principalmente i servizi catalogazione, di prestito interbibliotecario e più in generale i servizi multimediali.

Il consolidarsi dei servizi in rete, la continua evoluzione in ambito informatico e telematico, la matura consapevolezza dell'importanza della cooperazione richiedono, però, continue ed aggiornate riflessioni sugli obiettivi e sulle metodologie in ambito SBN.

La distribuzione digitale dell'informazione esige, inoltre, una grande capacità d'intesa e uno stretto rapporto di coesione tra le biblioteche nonchè una forte progettualità orientata al miglioramento e all'incremento dei servizi. È su questo fronte, e in particolare per ciò che attiene l'individuazione delle priorità, che deve potenziarsi il ruolo delle Regioni il cui compito è quello di garantire i servizi informativi all'utenza e favorire la conoscenza del patrimonio culturale di propria appartenenza. Le Regioni devono realizzare servizi sempre più integrati e in sintonia con altre realtà non solo nazionali ma anche internazionali.

Presupposto fondamentale per la messa a disposizione in rete del patrimonio librario è l'adozione di idonei sistemi di organizzazione e fruibilità del materiale bibliografico locale e nazionale in un'ottica di una sempre maggiore integrazione a livello europeo e di cooperazione internazionale. Azioni queste che richiedono molteplici attività d'intesa finalizzate all'individuazione e all'accettazione di standard comuni, di protocolli condivisi, di controlli di uniformità e qualità per i quali il ruolo delle Regioni è senza dubbio di grande rilevanza. La qualità delle informazioni bibliografiche presenti in un catalogo di SBN esige, infatti, interventi di razionalizzazione e controllo sostenuti da regolari e costanti erogazioni di risorse.

È compito delle Regioni, inoltre:

  • assicurare, nel rispetto dell'autonomia e del decentramento, idonee funzioni di indirizzo, coordinamento, consulenza e assistenza in concorso con gli Enti Locali territoriali
  • coordinare sul territorio nazionale l'informazione bibliografica, definendo criteri e procedure
  • garantire l'ordinamento dei sistemi bibliotecari
  • promuovere iniziative di interscambio tra i sistemi informativi.

Siamo attraversando un momento storico in cui informazione e comunicazione hanno assunto un ruolo determinante che influenza tutto il nostro agire e che sta provocando anche il superamento e il ripensamento del modello tradizionale di biblioteca. Non voglio entrare in un dibattito che lascio a chi possiede le adeguate competenze ed esperienze ma penso che occorra moltiplicare le occasioni per riflettere insieme su temi precisi che riguardano :

  • il rapporto tra le biblioteche e sistema scolastico
  • le biblioteche locali come espressioni di un capitale sociale particolarmente ricco nella società ma anche nella tradizione italiana
  • le biblioteche locali come gangli vitali e luoghi privilegiati della circolazione dell'informazione.

SBN è senza dubbio un progetto cooperativo in cui non mancano situazioni di diversità da superare, risorse economiche da recuperare, e problemi di natura tecnica ancora da risolvere. Il superamento di tali situazioni richiede, pertanto, una buona dose di impegno e di volontà a proseguire e a migliorare la qualità del lavoro soprattutto quando le soluzioni sembrano poco soddisfacenti rispetto alle scelte che più individualmente si potrebbero adottare. SBN rappresenta, perciò, anche un volano di crescita, di formazione, incontro e scambio e per questo vale la pena di impegnare in esso tutte le risorse e le energie necessarie per svilupparlo e potenziarlo.

Vorrei concludere questo intervento affermando che il sostegno delle Regioni alla Biblioteche, al di là della cornice delle competenze istituzionali, deve scaturire sempre più dalla consapevolezza che esse svolgono un ruolo fondamentale e per certi versi "privilegiato", nell'epoca della globalizzazione e dell'omologazione culturale, cioè quello di coniugare, o meglio di "tenere insieme" le ragioni del territorio con lo sguardo rivolto oltre gli "angusti confini nazionali" traghettando attraverso i flussi contraddittori della moderna complessità le proprie popolazioni verso la cittadinanza universale mantenendo, al contempo, l'ancoraggio sicuro alle radici della propria identità storica.


Copyright AIB 2008-11-06, a cura della Redazione AIB-WEB.
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