Internet per il pubblico nella Biblioteca Marucelliana
di Firenze
La Biblioteca Marucelliana
Indirizzo: Biblioteca Marucelliana - Via Cavour, 43-45 50129
Firenze - tel. 055-27221-210602-216243 fax 055-294393 e-mail: marucelliana@cesit1.unifi.it
(prossimamente: marucelliana@librari.beniculturali.it)
Ente di appartenenza: Ministero per i Beni Culturali e Ambientali
Patrimonio: 500.000 voll. ca. Biblioteca generale di indirizzo
umanistico, con specializzazione in arte e letteratura. Diritto di stampa
per Firenze e provincia dal 1910. Possiede un notevole fondo antico.
Compiti istituzionali: biblioteca di ricerca per gli studi superiori,
svolge di fatto, da sempre, la funzione anche di biblioteca centrale per
la città (es. Gazzette Ufficiali, ricerche da parte di studenti
delle scuole superiori, informazioni di vario tipo, ecc.)
Utenza: una media di ca. 150 presenze giornaliere (professori
e ricercatori, studenti universitari e non, professionisti, giornalisti,
pensionati, ecc.)
Cataloghi automatizzati: SBN-Polo di Firenze (Biblioteca Nazionale
Centrale e Marucelliana) ; Archivio di scarico SBN sola Marucelliana ;
SBN-Biblioteche Università di Firenze. Sei postazioni in totale
per l'interrogazione.
Accesso a Internet
Attivazione: attivato nel settembre 1997, col progetto nazionale
di sperimentazione art. 36 CCNL denominato "Informazione assistita-Accesso
automatizzato a banche dati mediante l'utilizzo di basi informatiche, compreso
l'accesso a Internet", che ha avuto un alto indice di gradimento (durata
del progetto: tre mesi). Riattivato continuativamente dal marzo 1998, come
ampliamento del Servizio Informazioni.
Provider: CE.SI.T. Università di Firenze (rete GARR) ;
prossimamente passaggio al Web-server dell'Ufficio Centrale Ministero BB.CC.AA.,
con attivazione di Intranet e spazio disponibile per realizzazione di una
pagina Web della Biblioteca.
Visibilità attuale della biblioteca sulla rete: pagina
informativa su Rete Civica di Firenze, con orari e servizi e link alla
lista dei periodici correnti; interrogazione del catalogo corrente (1993-)
con collegamento al Polo SBN di Firenze (telnet) e all'Indice Nazionale
SBN (www, telnet e tn3270).
Internet per il pubblico
Postazioni: una, assistita, localizzata nella Sala Cataloghi
in prossimità del Servizio Informazioni, come parte integrante di
esso. Il progetto di offrire postazioni libere è stato momentaneamente
sospeso in attesa di poter disporre di più computer, di formare
internamente il personale per l'eventuale assistenza al pubblico, e di
chiarire se esistono anche per la Marucelliana impedimenti di tipo giuridico
(vedi le recenti multe alle biblioteche).
Assistenza: un collaboratore bibliotecario con esperienza e
curriculum formativo specializzato nel reference service col compito di
intermediazione nelle ricerche per gli utenti, di aggiornamento del bookmark
della Biblioteca, di segnalazione delle novità in rete al resto
del personale, di realizzazione e mantenimento dell'home page della Biblioteca.
Formazione del personale: gli addetti ai servizi al pubblico
hanno seguito un corso Internet di base, finanziato dalla Biblioteca, presso
il CE.SI.T. dell'Università di Firenze. La scelta di affidare -
per ora - le ricerche assistite ad un solo bibliotecario è riconducibile
anche alla resistenza di alcuni ad ampliare la loro formazione nel campo
delle nuove tecnologie, nonché la concezione tradizionale del reference
service.
Orario: dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 13
(in futuro, per tutto l'arco della giornata come normale attività
del Servizio Informazioni da parte di più operatori).
Problemi di filtraggio e di censura: essendo il servizio assistito,
non si è posto il problema di eventuali censure. L'unico "filtraggio"
riguarda : a) la precedenza da dare - ma solo in caso di sovraffollamento
- alle ricerche di tipo bibliografico o orientate al recupero di informazioni
a scopo di studio; b) le richieste improprie - cioè troppo generali,
o derivanti dalla convinzione che "in Internet c'è tutto":
in questo caso si verifica se non possano essere soddisfatte localmente
con le risorse catalografiche e bibliografiche, anche cartacee, disponibili
a Firenze. La richiesta di inviare e-mail personali viene indirizzata ai
service a pagamento (nel caso di future postazioni libere, si pensa di
inibire la posta elettronica).
Tempo dedicato ad una ricerca: un massimo di 30-45 minuti (se
la ricerca dovesse prolungarsi oltre, l'utente viene indirizzato ai service
a pagamento per continuare la navigazione). Per ricerche complesse che
richiedano una strategia particolare da parte del bibliotecario, si prendono
appuntamenti. Ricerche che non abbiano dato risultati soddisfacenti possono
essere, in alcuni casi, approfondite dal bibliotecario stesso fuori dall'orario al
pubblico; il risultato può essere comunicato anche telefonicamente.
Salvataggio della ricerca: nella quasi totalità dei casi
è richiesta la stampa su carta, che viene fornita dalla Biblioteca
per un massimo di 10-15 fogli. Raramente è richiesto il salvataggio
su dischetto.
Tariffazione: nessuna. Anche la stampa delle ricerche è
fornita gratuitamente. E' da sottolineare che la Biblioteca non accede
a nessun servizio in rete a pagamento.
Problemi di virus: per i salvataggi di ricerche la Biblioteca
fornisce un dischetto nuovo in sostituzione di quello portato dall'utente,
che viene poi "ripulito" (anche se sarebbe più semplice
installare nella macchina un antivirus automatico). Un altro aspetto riguarda
i messaggi di pericolo di virus nella rete, ai quali si vorrebbe capire
quale peso effettivo dare.
Problemi di copyright: finora non si sono posti, anche perché
non è mai capitato di scaricare ad uso degli utenti programmi o
documenti interi a testo pieno, protetti da copyright. Non c'è ancora,
comunque, da parte della Biblioteca una riflessione su quest'aspetto di
Internet (mentre viene applicata strettamente la normativa per quanto riguarda
le normali riproduzioni da testi a stampa).
Alcune riflessioni su Internet nelle biblioteche del Ministero BB.CC.AA.
Nel caso di Internet, come in altri casi (ad es. progetti di riconversione
dei cataloghi ; acquisto ed uso in reti condivise di cd-rom bibliografici
e banche dati ; abbonamenti con agenzie straniere per la fornitura
di documenti, ecc.) le biblioteche statali scontano un ritardo rispetto
a quelle di Università o di Comuni, che si sono attivate molto prima
e molto più efficacemente. Benché il Ministero stia cercando
di recuperare il tempo perduto (prova ne siano le recenti iniziative, come
il progetto nazionale 1997 "Informazione assistita" cui si è
fatto cenno; la realizzazione del sito "Beni Culturali"; il progetto
Internet/Intranet con l'attribuzione di dominio, URL e posta elettronica
ad ogni biblioteca e ad ogni bibliotecario; il questionario diramato nel
gennaio di quest'anno volto ad acquisire "informazioni tecniche sulle
strutture HW/SW e di connessione attualmente in uso, informazioni sul numero
e sulla professionalità del personale applicato in area informatica
e le nuove esigenze in termini di servizi da offrire all'utenza"),
il tutto procede con una lentezza ed una mentalità burocratica che
mal si accordano ad uno strumento agile e veloce come la rete.
Mi riferisco a tre ordini di problemi: la formazione, la tariffazione,
la qualità del servizio. La formazione -generica, e non orientata
in senso bibliografico - è stata fatta presso i centri di calcolo
delle Università : i singoli bibliotecari che privatamente e a proprie
spese hanno voluto seguire corsi orientati all'uso di Internet in biblioteca
non vedranno, come sempre, riconosciuto questo titolo. Tutto ciò
in attesa dei corsi che il Ministero avrebbe di recente affidato alla società
Unidata. La tariffazione è ancora impensabile nei nostri istituti
dove il "tutto gratuito" è più una scappatoia che
una scelta, di fronte all'obbligo di rendicontare ogni 15 giorni gli incassi
derivanti da servizi a pagamento in base alle norme sulla contabilità
dello Stato (colpisce, ancora una volta, la non valutazione di costi impliciti
quali ore di lavoro per addetto, farraginoso rilascio di ricevute
in doppia copia, ecc. : retaggi medievali che non devono tuttavia
stupire più di tanto, da parte di un Ministero che arrivò
solo qualche mese fa ad ipotizzare il pagamento di 100 lire all'ora per
l'uso dei PC portatili). La qualità del servizio non è assolutamente
valutata. Internet è al momento un servizio opzionale sul quale
non si investe, né dal punto di vista della formazione né
della connessione a banche dati a pagamento. La gratuità totale,
in questa situazione, fa sì che la qualità non sia esigibile
dagli utenti.
Rientra infine in una logica ministeriale tipicamente italiana il fatto
che l'accesso al catalogo della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze
(già difficile in quanto il collegamento telnet non supporta, al
momento, più di 10 utenti simultanei) sia ancora limitato all'orario
9-18, 30 dal lunedì al venerdì e 9-13 il sabato, con chiusura
totale nelle altre ore e nei festivi. Il motivo sembra essere un annoso
e mai risolto problema di riconoscimento della professionalità informatica
di coloro che gestiscono il centro di calcolo, con conseguente mancanza
di adeguamento economico, svincolamento dall'orario standard, corresponsione
adeguata dei festivi, incentivi di vario tipo, ecc. Si tratta forse dell'unico
caso nel mondo di biblioteca nazionale centrale (e di quale importanza!)
il cui catalogo non sia accessibile 24 ore su 24 : "Entrare in
Europa" significa anche meditare su un aspetto non secondario come
questo.