AIB-logoAssociazione italiana biblioteche. AIB Notizie 9/97
Il progetto "Mediateca 2000"

di Armida Batori


La mondializzazione degli scambi, la globalizzazione delle tecnologie, l'avvento della società dell'informazione hanno offerto ai cittadini maggiori possibilità di accesso alle conoscenze e al sapere, anche tramite gli strumenti multimediali e interattivi aprendo nuovi orizzonti all'istruzione e alla formazione. Ma nello stesso tempo questi fenomeni comportano una modificazione delle competenze. Nel nuovo "villaggio globale", infatti, la capacità e il livello di controllo della comunicazione vanno costituendo sempre più il nodo intorno al quale si stratificano nuove divisioni sociali: le nuove competenze informatiche e telematiche possono creare nuovi luoghi di potere e accentuare il divario che separa, privilegiandolo, il "cittadino delle reti" dal resto del mondo. Si configura una nuova distinzione fra un "Nord" e un "Sud" informatico, fra paesi attrezzati e paesi poveri nel campo della telematica e dell'informazione distribuita, nuovo rischio e anche nuova realtà da tenere costantemente presente. Nel nostro paese questo scenario non si configura solo nel rapporto fra regioni settentrionali e meridionali, ma anche in vaste aree dell'Italia settentrionale e centrale, specie nelle periferie dei grandi aggregati urbani e nei centri fuori dai regolari circuiti di informazione.
In una situazione siffatta diviene prioritario progettare in Italia una rete di spazi pubblici per l'alfabetizzazione e l'accesso ai nuovi media.
Da queste premesse si è mosso il sottosegretario ai Beni culturali, Alberto La Volpe, per redigere, su delega del ministro Veltroni, il Piano d'azione "Mediateca 2000", elaborato grazie anche al contributo di un gruppo di lavoro di bibliotecari (Armida Batori, Gianni Bonazzi, Rossella Caffo, Annamaria Mandillo, Igino Poggiali) e presentato a Roma, alla presenza del ministro, del presidente della RAI e di numerosi addetti ai lavori lo scorso 15 luglio.
Se è vero, come sottolineava Edith Cresson nel libro bianco Insegnare e apprendere, che l'istruzione e la formazione rappresentano l'unica possibilità per far fronte alla disoccupazione e promuovere lo sviluppo civile ed economico della società, gli strumenti informatici possono costituire oggi un importante supporto del sistema educativo e formativo. Mentre il governo ha promosso un'azione per rinnovare le strutture didattiche, è necessario che gli enti locali si rendano partecipi di iniziative capaci di integrare l'azione della scuola, soprattutto per quanto qui si discorre, con iniziative di alfabetizzazione informatica: qui le biblioteche pubbliche possono già offrire un reticolato di base per avviare la costruzione di una società dell'informazione che faciliti i cittadini nell'avvalersi delle nuove tecnologie. È in questa prospettiva, del resto, che la Commissione europea ha individuato le biblioteche come strutture idonee a svolgere il ruolo di moltiplicatori per la diffusione dell'informazione e dei prodotti multimediali.
Appare altresì evidente che un progetto di tale portata comporta la partecipazione di altri soggetti, attori a vario titolo della distribuzione dell'informazione.
Il Piano d'azione "Mediateca 2000" prospetta un obiettivo ambizioso ma possibile, per il quale il Ministero per i beni culturali si propone come interlocutore di tutti i soggetti interessati alla realizzazione e al consolidamento di una rete diffusa di servizi per l'accesso alle informazioni e alla conoscenza su tutto il territorio nazionale. In questo scenario le mediateche, o le bibliomediateche, si pongono come la naturale evoluzione delle biblioteche tradizionali, laddove esistono, in rapporto anche a una crescente domanda di informazione, sempre più differenziata, disponibile su nuovi supporti. L'idea portante è di «fare delle biblioteche luoghi capaci di rispondere ad una complessità di domande di conoscenza che si possono soddisfare con le nuove tecnologie», ha dichiarato Veltroni durante la conferenza stampa. Per rafforzare il nostro sistema di biblioteche, il modello francese, con la sua figurazione centripeta verso Parigi, in Italia va rivisto. Bisogna entrare in profondità nel paese, estendendo le funzioni delle strutture che già esistono. Lo stesso slogan che accompagna il progetto "2000 mediateche per il 2000" potrebbe non risultare irrealizzabile se teniamo conto che nel nostro paese per 8.102 comuni esistono 13.000 biblioteche pubbliche, per gran parte delle quali si pone oggi con urgenza la necessità di un forte rilancio.
In questo Piano diventano attori di primaria importanza, insieme al Ministero per i beni culturali e ambientali, regioni, province, comuni e gli altri dicasteri, quelli del Lavoro, della Pubblica istruzione e del Bilancio, nonché RAI, STET, GEPI, già coinvolti nel progetto fin dalla fase della sua elaborazione.
La RAI, in considerazione anche della sua natura di servizio pubblico, interviene con un ruolo centrale attraverso RAI EDUCATIONAL, impegnata in una linea didattico-culturale per l'educazione permanente e la multimedialità. Inutile peraltro sottolineare come la RAI stessa abbia nei suoi archivi (Teche RAI) materiali di fondamentale importanza per la storia del nostro tempo, che costituiscono depositi di grande rilievo per progetti educativi multimediali.
Mentre la STET fornirà le infrastrutture necessarie per mettere in rete le future mediateche, la GEPI, che ha ora assunto la denominazione di "Italia Lavoro", si occuperà della formazione dei bibliotecari del futuro, cioè della preparazione di figure professionali specifiche indispensabili per la gestione nei territori del Mezzogiorno delle biblioteche telematiche, utilizzando un primo finanziamento di circa cinque miliardi messo a disposizione dal Ministero del lavoro sul Fondo sociale europeo, grazie a un protocollo d'intesa tra Ministero del lavoro e Ministero per i beni culturali sottoscritto di recente. Si tratta di lavoro qualificato e con proiezioni di lavoro indotto nella direzione dell'innovazione tecnologica raccomandata dalle direttive europee in materia di formazione.
Il sottosegretario La Volpe ha tenuto a sottolineare che l'85% delle risorse saranno destinate al Sud, dove saranno realizzate le prime venti mediateche, la cui localizzazione sarà decisa in accordo con gli enti locali, e che nella prima fase sperimentale, della durata di tre anni, fungeranno anche da poli formativi per il territorio circostante.
A sostegno del Piano d'azione "Mediateca 2000" sono stati sottoscritti altri due importanti protocolli d'intesa: uno tra l'MBCA e il Presidente del Coordinamento delle regioni, il Presidente dell'UPI e il Presidente dell'ANCI, in forza del quale le regioni e gli enti locali coordineranno a livello territoriale l'attuazione del programma, individuando in particolare le aree geografiche in cui localizzare le mediateche (con particolare riferimento alle "zone meno favorite" del territorio nazionale) e mettendo a disposizione locali idonei; l'altro tra l'MBCA e l'AIB, che s'impegna a fornire il supporto tecnico e professionale e gli indirizzi metodologici del progetto, a mettere a disposizione le proprie relazioni a livello nazionale e internazionale (Unesco, IFLA, Eblida) per favorire la crescita professionale e culturale degli operatori, e a organizzarsi per svolgere le funzioni che le direttive europee affidano alle associazioni professionali in materia di certificazione della professionalità degli addetti ai servizi non appena la legislazione avrà messo a punto le relative modalità di esercizio.
Fuori da questo Piano, secondo un intervento da tempo delineato dall'Ufficio centrale per i beni librari, il Ministero per i beni culturali e ambientali ha promosso a Milano, ottenendo la collaborazione di altri soggetti (Comune di Milano, Regione Lombardia, Banca Popolare di Milano, Associazione Interessi Metropolitani), la realizzazione della Mediateca di Santa Teresa, utilizzando un importante edificio storico ristrutturato secondo un progetto che potrà costituire un importante punto di riferimento per future analoghe iniziative, frutto di un positivo rapporto pubblico-privato.


BATORI, Armida. Il progetto "Mediateca 2000". «AIB notizie», 9 (1997), n. 9, p. 1-2.
AIB-WEB | AIB Notizie | Sommario fascicolo 9/97
Copyright AIB, ultimo aggiornamento 1997-10-23 , a cura di Andreas Zanzoni