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Dizionario bio-bibliografico dei bibliotecari italiani del XX secolo

[Ritratto]

Alari Campostrini, Anna Maria

(Firenze 7 novembre 1908 – Firenze 4 giugno 1972)

Figlia di Umberto Alari e Emma Vannucci, si laureò in lettere nell'ottobre 1934 all'Università di Firenze con una tesi in storia dell'arte dal titolo I codici miniati di scuola italiana dell'XI e XII secolo alla Reale Biblioteca Laurenziana di Firenze, relatore Mario Salmi. Da questa ricerca pubblicò qualche anno più tardi un saggio su «La bibliofilia». Nel novembre 1935 si diplomò alla Scuola per bibliotecari e archivisti paleografi dello stesso Ateneo con un elaborato su Le miniature di un breviario benedettino del XIV secolo alla Biblioteca Mediceo-Laurenziana di Firenze.
Dal gennaio 1936 fu ammessa alla Biblioteca nazionale centrale di Firenze come volontaria di gruppo A con mansioni di schedatura, ordinamento e riordinamento del catalogo alfabetico per autori. L'anno successivo vinse il concorso a 16 posti di aiutante in prova (gruppo C) e prese servizio alla Nazionale dal 1º ottobre 1937.
Dopo aver atteso «ai più vari servizi, in tutti dando prova di diligenza, solerzia e capacità non comuni», Antonio Boselli la inserì stabilmente nell'ufficio del «Bollettino delle pubblicazioni italiane ricevute per diritto di stampa» con mansioni di gruppo A, dove garantì da subito un «valente contributo» tanto che lo stesso direttore ne sollecitò più volte un adeguamento del ruolo, per «le buone qualità intellettuali, l'ottima cultura, la conoscenza paleografica e quella specifica delle miniature dei manoscritti» oltre che per le «qualità morali e per il carattere» che la facevano benvolere da tutto il personale della Biblioteca.
Aderì all'Associazione italiana biblioteche dopo l'assunzione e prese parte nel maggio 1938 al suo quinto Congresso, tenuto a Bolzano e Trento; fu poi nel dopoguerra socia della Sezione Toscana.
Il 20 febbraio 1939 sposò Ivo Cesare Campostrini, con il quale ebbe tre figli, e in ottobre fu promossa alla qualifica di assistente.

Nel marzo 1947 fu promossa alla qualifica di coadiutore, per divenire nel novembre 1951 coadiutore di prima classe; con la riforma delle qualifiche divenne primo aiutante e infine, dal luglio 1961, aiutante capo, grado finale della carriera esecutiva. Nonostante i vari concorsi per bibliotecario e aiutobibliotecario ai quali partecipò, senza risultati utili, fino ai primi anni Cinquanta, e le note di merito dei direttori succedutisi alla Nazionale di Firenze, conservate nel suo fascicolo personale, non passò mai alle carriere superiori. Questo non le impedì di dirigere quale capo sezione l'ufficio del «Bollettino» dal 1946 al 1950 e dal 1954 fino alla nascita della «Bibliografia nazionale italiana», che nel 1958 sostituì il «Bollettino» con la conseguente riorganizzazione del lavoro.
Venne collocata a riposo per dimissioni volontarie dovute a gravi motivi di salute a decorrere dal 3 maggio 1968. «È con gran dispiacere – aveva scritto Emanuele Casamassima accompagnando nel marzo 1968 la sua domanda di collocamento a riposo – che prendiamo atto delle dimissioni della dott. Campostrini che è stata sempre una delle forze più valide della Nazionale. Purtroppo le gravi condizioni di salute e le conseguenti necessità di cure non consentono più alla dott. Campostrini di continuare, come avrebbe voluto, la sua opera a vantaggio della Biblioteca Nazionale a cui era legata da un grande affetto».

Tiziana Stagi



Copyright AIB 2015-03-29, ultimo aggiornamento 2022-09-10, a cura di Simonetta Buttò e Alberto Petrucciani
URL: https://www.aib.it/aib/editoria/dbbi20/alari.htm

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