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Dizionario bio-bibliografico dei bibliotecari italiani del XX secolo


Aschieri, Ugo

(Parma 8 novembre 1881 – Milano 26 settembre 1958)

Conseguì la licenza alla Scuola tecnica Elia Lombardini di Milano nel luglio 1898 ed entrò poi nella carriera esecutiva delle biblioteche governative il 15 ottobre 1899 come apprendista distributore.
Nel dicembre 1900 superò l'esame di abilitazione a distributore e venne poi inquadrato in ruolo dal 1º agosto 1904, come ordinatore/distributore di 5ª classe. Per il suo impegno e le sue capacità di lavoro ottenne in seguito le promozioni ad assistente (giugno 1919), coadiutore (dicembre 1919) e primo coadiutore (dicembre 1927). Nell'agosto 1938 ottenne per merito la promozione a coadiutore principale, allora il grado più elevato della carriera esecutiva, con cui concluse la carriera.
Lavorò sempre alla Biblioteca nazionale Braidense di Milano, sulla quale pubblicò un volumetto divulgativo, La Biblioteca di Brera illustrata (Milano: Rizzoli, 1936), che comprende parecchie fotografie realizzate da lui stesso. Si occupò in particolare delle nuove accessioni per diritto di stampa, dei periodici, della collocazione e della rilegatura. Nel 1939 predispose, d'intesa col direttore, la proposta di realizzazione di nuovi magazzini.
Prestò la sua attività, nel tempo libero dal servizio, anche in altre biblioteche: dal 1911 all'inizio del 1917 come bibliotecario del Club "Unione" di Milano, almeno nel 1917-1918 per l'apertura serale di una biblioteca popolare rionale del Consorzio milanese, e in seguito curò il riordinamento della Biblioteca civica di Gallarate per la sua riapertura, nel 1931, redigendo in quell'occasione un opuscolo con notizie sull'istituto. Curò inoltre la grande biblioteca personale di Nicola Zingarelli e dopo la sua morte, nel 1936, il suo trasferimento alla Biblioteca provinciale di Foggia, allora in via di istituzione.
Essendo anche conoscitore di musica (e occasionalmente orchestrale nei teatri, per il contrabbasso), nel 1934, d'accordo con il Conservatorio di Milano, chiese il passaggio dalla Direzione generale delle accademie e biblioteche alla Direzione generale delle arti, per riorganizzare la biblioteca del Conservatorio allora chiusa e in disordine, ma la sua domanda venne respinta.
Dal 1940 lavorò per parte dell'orario al Centro nazionale di studi manzoniani, distaccatovi dalla Braidense per lavori di ordinamento e di schedatura. Venne collocato a riposo, su sua domanda, con il 1º maggio 1941.
Dopo il collocamento a riposo fu bibliotecario dell'Istituto di alta cultura, costituito a Milano nel 1941 e attivo fin verso la fine degli anni Cinquanta.
Socio dell'Associazione italiana biblioteche dalla sua costituzione (1930), partecipò a quasi tutti i suoi congressi nazionali d'anteguerra, a partire dal 1932. Nel Congresso del 1938 presentò una comunicazione sui problemi di applicazione della legge sul deposito legale del 1932 e intervenne ancora sull'argomento nel Congresso del 1940. Continuò a partecipare alle attività dell'AIB anche dopo il collocamento a riposo, intervenendo al Congresso di Milano del 1951 e figurando fra i soci fino almeno al 1954.
Pubblicò alcuni scritti su biblioteche private lombarde e un opuscoletto su Le biblioteche e il loro pratico riordinamento (Milano: Arti grafiche Fraschini, 1947).

Alberto Petrucciani



Copyright AIB 2005-12-27, ultimo aggiornamento 2022-07-27, a cura di Simonetta Buttò e Alberto Petrucciani
URL: https://www.aib.it/aib/editoria/dbbi20/aschieri.htm

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