Baglioni, Ivaldo(Firenze 27 aprile 1923 – Firenze 2 luglio 2012) Entrato giovanissimo nella Biblioteca nazionale di Firenze, il 18 ottobre 1937, con la qualifica di pre-fattorino, venne assunto come fattorino il 1º aprile 1940. Fu però costretto a lasciare il 19 settembre 1942 la Biblioteca e la sorveglianza del prezioso materiale librario ospitato nella Badia di Passignano, secondo i piani di Protezione antiaerea, perché chiamato alle armi. L'8 settembre lo sorprese a Roma e come "militare sbandato" rientrò a Firenze dopo la liberazione della città, il 22 agosto 1944. Fu poi per breve tempo avventizio all'Ufficio tecnico delle imposte di fabbricazione (settembre-dicembre 1944) e dal 1º gennaio 1945 assunto definitivamente dalla Biblioteca nazionale di Firenze, subentrando a un fattorino dimissionario. |
Antonio Giardullo
Carla Guiducci Bonanni. La memoria è il futuro dei libri, a cura di Luca Nannipieri. Pisa: ETS, 2011, p. 25-31. Elisa Di Renzo. Una biblioteca, un'alluvione: il 4 novembre alla Nazionale di Firenze: storia di un'emergenza. Roma: Associazione italiana biblioteche, 2009. 379 p.: ill.