Battolini, Ferruccio

(La Spezia 1º settembre 1923 - La Spezia 15 febbraio 2007)

Figlio di Attilio, militante socialista e antifascista, si laureò in Lettere all'Università di Torino.
Partecipò alla Resistenza con il nome di battaglia "Poeta" e fu poi dal 1946 al 1951 assessore comunale alla Spezia.
Lavorò per molti anni, dal dicembre 1952 e inizialmente come ordinatore, alla Biblioteca civica Ubaldo Mazzini della Spezia, che diresse negli anni Ottanta, dando avvio tra l'altro al Sistema bibliotecario urbano (1986). Fu anche coordinatore culturale del Comune e promotore di numerosi eventi. Venne collocato a riposo nel marzo del 1987.
Socio per molti anni dell'Associazione italiana biblioteche, fece parte del Comitato esecutivo regionale della Sezione Liguria nel triennio 1983-1985 e poi nuovamente dal 1985 al 1987.
Corrispondente di diversi quotidiani («Il Lavoro», «Paese sera» e particolarmente «La Nazione») con articoli soprattutto di critica d'arte e storia locale, negli anni Sessanta fondò e diresse la rivista di lettere e arti «Nuove dimensioni» (1961-1964) e curò i «Quaderni d'arte». Collaborò anche a «Cenobio», a «Il ponte» e ad altre riviste.
Collezionista d'arte contemporanea, donò nel 2000 una ricca raccolta di opere artistiche al Centro di arte moderna e contemporanea della Spezia.
Dal 1996 presiedette l'Associazione culturale "Arteelibertà", da lui fondata e con sede presso la Biblioteca civica P.M. Beghi. Qui sono conservate le sue carte, compreso il carteggio.
Nel 2004 fu nominato commendatore e nel 2017 gli è stata intitolata una sala per riunioni e corsi della Biblioteca Beghi della Spezia.