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Bonola, Nino (Giovanni)
(Casalbeltrame NO 28 ottobre 1894 – Novara 22 ottobre 1986)
Studiò all'Università di Torino, conseguendo la laurea in lettere il 20 dicembre 1918 (i registri dell'ateneo indicano come data di nascita il 28 novembre, contrariamente ai ruoli ministeriali).
Vincitore nel 1920 del concorso per cattedre di lettere nei ginnasi, insegnò nelle scuole di Piacenza, Brescia e forse altre località.
Passato alla Scuola media Morandi di Novara, diresse nel dopoguerra, dal 1946 fin verso la fine degli anni Cinquanta, la Biblioteca Negroni e Civica di Novara, a cui continuò a collaborare anche in seguito.
Fu anche ispettore bibliografico onorario.
Socio dell'Associazione italiana biblioteche dalla sua rifondazione nel dopoguerra, fece parte del primo Comitato regionale della Sezione Piemonte, subentrando nel 1951 a Gustavo Vinay, e venne poi rieletto ininterrottamente fino al 1962. Partecipò parte a vari congressi nazionali dell'Associazione, dal 1951 in poi, e all'Assemblea straordinaria di Chianciano del 1960, sostenendo la mozione di Giorgio De Gregori, e compare ancora negli elenchi dei soci fino almeno al 1966. Prese parte anche ai primi due Convegni nazionale dei bibliotecari comunali e provinciali, organizzati dal Comitato d'intesa a Brescia (1949) e a Cesena (1952).
Collaborò all'«Almanacco dei bibliotecari italiani» con un articolo sul centenario della Biblioteca di Novara (1952) e pubblicò vari lavori di storia locale.
Di orientamento liberalsocialista, anticonformista e appassionato della montagna, nelle elezioni del 1953 sostenne Unità popolare, il raggruppamento di Parri e Calamandrei, e fu forse anche candidato a Novara.
Nel 1974 donò all'Archivio di Stato di Novara un complesso di carte sue e del padre (Giuseppe, agrimensore che fu anche sindaco di Casalbeltrame).
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