Laureato in giurisprudenza all'Università di Perugia nel 1895, con una tesi di storia del diritto poi pubblicata, esercitò anche la professione di notaio.
Vicebibliotecario della Biblioteca comunale di Perugia dal novembre 1901 (per il primo anno come straordinario), ne divenne direttore, e conservatore dell'Archivio storico comunale, dal maggio 1922.
Venne collocato a riposo il 1º ottobre 1935, perché non iscritto al Partito fascista, rimanendo bibliotecario onorario e tornando a esercitare il notariato. Più tardi, nel 1946, pubblicò un'ampia relazione sulla Biblioteca e l'Archivio comunale fino al 1935.
Partecipò nel 1929 al Primo Congresso mondiale delle biblioteche e di bibliografia e nel 1931 mandò la sua adesione al primo Congresso dell'Associazione dei bibliotecari italiani, ma non compare mai negli elenchi dei soci.
Ideatore e promotore del Museo della ceramica di Deruta, fondato nel 1898, ne fu conservatore dal 1901 al 1903, ma soprattutto ne seguì l'attività per tutta la vita, contribuendovi con doni e acquisti oltre che con diversi scritti.
Pubblicò, fino ai suoi ultimi anni, numerosi studi di storia e arte dell'Umbria, spesso in opuscoli per nozze o nelle riviste locali, una guida di Perugia (1954) e, in gioventù, alcune raccolte di versi.
Un complesso di sue carte, acquistato nel 2007, è conservato nell'Archivio di Stato di Perugia.
A Perugia e a Deruta gli è stata intitolata una via.

Alberto Petrucciani