Laureato in lettere (secondo alcune fonti), si dedicò fin dalla gioventù al giornalismo, come redattore del «Roma» e poi del «Mattino» e del «Pungolo».
Entrò nelle biblioteche governative dal 1º gennaio 1906, come apprendista distributore alla Biblioteca Brancacciana di Napoli. Superato l'esame di abilitazione a Firenze nel dicembre 1907, venne nominato ordinatore/distributore di 5ª classe dal 1º novembre 1908.
Nel dicembre 1914 venne trasferito alla Biblioteca universitaria di Napoli.
Prese parte alla Prima guerra mondiale, in fanteria, raccogliendo in un volume, nel 1919, alcune sue corrispondenze.
Nel dicembre 1923 venne inquadrato nella nuova qualifica di coadiutore e poi, nell'agosto 1933, promosso per merito primo coadiutore. Nel 1932 venne nominato ispettore bibliografico per la Soprintendenza per le Puglie e la Basilicata, che aveva sede presso la Biblioteca universitaria di Napoli. Lavorò probabilmente sempre alla Biblioteca universitaria, tranne un periodo di almeno tre o quattro anni, a partire dal 1938, in cui venne distaccato alla Biblioteca della Società napoletana di storia patria (allora Deputazione).
Venne collocato a riposo probabilmente nel 1947 (o nel 1948).
Socio dell'Associazione italiana biblioteche dalla sua fondazione (1930) fin verso il 1936, aderì nel 1946 alla sua ricostituzione.
Pubblicò varie opere umoristiche o di costume, d'ambiente napoletano o sulla Francia d'ancien régime, e collaborò a numerosi giornali e riviste. Fu anche autore di canzoni napoletane.
A Napoli gli è stata intitolata una via.

Alberto Petrucciani