Entrò nelle biblioteche governative dal 1º marzo 1886 come distributore di terza classe, alla Biblioteca Angelica di Roma, dopo aver lavorato per qualche tempo come impiegato provvisorio, l'anno precedente, nella Biblioteca Casanatense. Dal 1888 al 1892 fu trasferito alla Biblioteca Vallicelliana, rientrando all'Angelica nel 1893. Nel novembre dello stesso anno fu promosso per merito distributore di 1ª classe e poi, nel dicembre 1897, ordinatore di 2ª classe.
Appassionato ai lavori bibliografici, compilò numerosi cataloghi speciali e indici del materiale dell'Angelica (delle opere a stampa con miniature, dei libretti d'opera della Miscellanea Santangelo, e delle postille, dediche e note di possesso, quest'ultimo poi pubblicato a puntate su «La bibliofilia» nel 1905-1906) e curò la pubblicazione di una parte del catalogo dei manoscritti, compilato da Enrico Narducci, nel volume 22 degli Inventari dei manoscritti delle biblioteche d'Italia (Firenze 1915).
Si iscrisse alla Società bibliografica italiana subito dopo la sua costituzione, nel 1897, aderendo alla sua prima Sessione, tenuta in quell'anno a Milano, con l'invio di un suo lavoro da distribuire ai presenti, ma non compare più negli elenchi dei soci dopo l'anno 1900. Partecipò poi al Congresso delle biblioteche popolari tenuto a Roma nel 1908.
Dal principio del 1909 venne promosso ordinatore di 1ª classe e nell'agosto 1915 trasferito alla Biblioteca nazionale di Roma. Lasciò il servizio per il collocamento a riposo anticipato tra il 1919 e il 1921.
Diresse per molti anni, dal 1893, una biblioteca popolare circolante di Roma, la Biblioteca Frankliniana, e verso il 1900 avviò un proprio Ufficio bibliografico.
Autore di numerosi scritti di carattere storico, letterario e di storia dell'arte, della musica e del diritto, spesso basati su materiale dell'Angelica, pubblicò il primo volume, rimasto unico, della Bibliografia di Roma medievale e moderna (Roma 1893) lasciata incompiuta da Francesco Cerroti e il Saggio di una bibliografia marittima italiana (ivi 1894). Su «La bibliofilia» pubblicò nel 1911 un importante lavoro sulla storia della Biblioteca Angelica fino al suo passaggio allo Stato e la notizia della sua collezione di rari cataloghi di vendita di biblioteche private; segnalò inoltre numerose aggiunte e correzioni al repertorio di opere anonime di Melzi ne «La bibliofilia» del 1907 e a quello di Barbier nella «Revue des bibliothèques» del 1901. Collaborò anche alla «Nuova Antologia», al «Fanfulla della domenica», all'«Archivio della Società romana di storia patria», alla «Rivista musicale italiana» e ad altri periodici, alla nuova edizione dei Rerum Italicarum scriptores e alla «Scelta di curiosità letterarie inedite o rare». Curò inoltre ricchi indici cumulativi della «Rivista marittima», degli «Studi e documenti di storia e diritto» e del «Bullettino di archeologia e storia dalmata». Firmò con lo pseudonimo anagrammatico "E. Licena" la traduzione italiana di un seguito dei Tre moschettieri di Dumas (D'Artagnan, Monte Giorgio 1897), che era forse interamente opera sua.
Fu anche socio corrispondente della Deputazione di storia patria per le province modenesi, dal 1891, e della Deputazione di storia patria per le Venezie, dal 1894.

Alberto Petrucciani