Laureato in giurisprudenza all'Università di Palermo nel 1866 e avvocato, seguì nell'ateneo anche i corsi di lingua e letteratura araba.
Lavorò alla Biblioteca nazionale di Palermo come assistente già dal 19 dicembre 1864 e fino alla fine del 1870.
Rientrò in servizio, sempre alla Biblioteca nazionale di Palermo, dal 1º marzo 1893, come sottobibliotecario di 4ª classe. Alla fine del 1897 venne promosso per anzianità sottobibliotecario di 3ª classe, qualifica con cui concluse la carriera. Chiese il collocamento a riposo dal 1º luglio 1918.
Compare fra i soci della Società bibliografica italiana dal 1897 al 1900.
Studioso della cultura araba, e autore nel 1895 di una Grammatica araba per uso degli italiani, nel 1899 cercò, senza successo, di essere chiamato sulla cattedra di arabo dell'Università di Palermo. Pubblicò nel 1900 il catalogo dei manoscritti arabi della Biblioteca Vaticana di acquisizione recente e, nel 1912, un intervento sulla catalogazione dei fondi arabi delle biblioteche italiane. Fu autore inoltre di saggi sulla Biblioteca e l'Archivio di Montecassino (1892) e sulla Biblioteca Vaticana e l'opera del prefetto Isidoro Carini (1895), di cui era stato amico, e di uno dei quattro lavori presentati al concorso bandito nel 1885 per un catalogo delle opere bibliografiche italiane, vinto poi da Ottino e Fumagalli.
Si occupò anche di agricoltura e di storia siciliana e nel 1873 fu tra i soci fondatori della Società siciliana per la storia patria, di cui fu eletto vicesegretario aggiunto dal 1888 e vicesegretario dal 1890. Lasciò la carica nel 1920 e venne nominato vicesegretario generale onorario.

Alberto Petrucciani