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D'Addabbo, Leonardo
(Sammichele di Bari BA 12 marzo 1893 – Bari 6 giugno 1959)
Interventista, combatté nella Prima guerra mondiale come capitano di fanteria e poi degli arditi, riportando gravi ferite e venendo decorato con tre medaglie d'argento e una di bronzo.
Laureato in filosofia all'Università di Napoli nel 1921 e insegnante, entrò nel novembre 1922 nel Partito fascista raggiungendo cariche di un certo rilievo: segretario federale di Bari dal 1924 al 1929, commissario delle federazioni di Catania (1927) e Catanzaro (1929-1930) e reggente di quella di Messina (1930), membro del Direttorio nazionale (1930-1931) e, nello stesso periodo, segretario nazionale dell'Associazione fascista del pubblico impiego. Nella XXVIII legislatura (1929-1934) fu eletto alla Camera dei deputati.
«Fascista di purissima fede e onesto» (Barberi), venne però censurato dal partito nel 1934 e rimase a lungo in disgrazia politica, venendo chiamato di nuovo a una carica pubblica, quella di podestà di Bari, soltanto nel marzo 1943. Dal 1939 al 1943 fu membro della Camera dei fasci e delle corporazioni. Partecipò anche alla Seconda guerra mondiale, sul fronte greco (1940), e forse alla guerra d'Etiopia (1935-1936).
Dal 1925 diresse la Biblioteca consorziale Sagarriga Visconti Volpi di Bari (l'attuale Biblioteca nazionale); la lasciò nella primavera 1943 per la nomina a podestà, riprendendola forse, dopo la caduta del regime, fino alla primavera del 1944. Denunciato e ricercato come gerarca, si nascose per qualche tempo e venne infine assolto nel 1946.
Tornò poi, dopo direzioni provvisorie o commissariamenti, a dirigere la Biblioteca consorziale, dall'inizio del 1951 fino al collocamento a riposo (1º giugno 1958). Nel 1957 ricevette la medaglia d'oro del Ministero della pubblica istruzione.
Socio dell'Associazione italiana biblioteche dal 1931 e ancora nel dopoguerra, fino almeno al 1954, fece parte del Comitato organizzatore del terzo Congresso nazionale, tenuto a Bari nel 1934.
Attivo anche nella vita culturale locale, fondò e diresse «Japigia: rivista pugliese di archeologia storia e arte» (1930-1946) e fu segretario della Deputazione di storia patria per le Puglie dalla sua fondazione (1935). Negli anni Trenta fu anche consigliere della Società nazionale per la storia del Risorgimento italiano.
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Chi è?: dizionario degli italiani d'oggi. 2ª ed. Roma: A. F. Formiggini, 1931, p. 225.
Pasquale Sorrenti. Repertorio bibliografico degli scrittori pugliesi contemporanei. 2ª ed. Bari: Arti grafiche Savarese, 1976, p. 171-172 (che indica come anno di nascita il 1890 e come anno di morte il 1958).
Francesco Barberi. Schede di un bibliotecario (1933-1975). Roma: Associazione italiana biblioteche, 1984, p. 21, 33, 42-43, 49, 53, 55, 57.
Iapigia (1930-1946): indici e schede di spoglio, a cura di M. Dell'Aquila ... [et al.]. Bari: Cacucci, 1982, p. 277-278 e passim.
Mario Missori. Gerarchie e statuti del PNF: Gran consiglio, Direttorio nazionale, Federazioni provinciali: quadri e biografie. Roma: Bonacci, 1986, p. 195 (che indica come anno di morte il 1958).
Mariuccia Salvati. Il regime e gli impiegati: la nazionalizzazione piccolo-borghese nel ventennio fascista. Roma-Bari: Laterza, 1992, p. 167, 171-173, 178, 185-188.