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Dizionario bio-bibliografico dei bibliotecari italiani del XX secolo


Diaz, Maria

(Napoli 3 settembre 1876 – ? )

Laureata in lettere all'Università di Napoli nel 1899, fra le prime dell'ateneo, conseguì nello stesso anno anche l'abilitazione all'insegnamento delle materie letterarie nelle scuole medie.
Entrò nelle biblioteche governative il 1º novembre 1901, come sottobibliotecario reggente, destinata alla Biblioteca universitaria di Napoli. Percorse quasi tutta la carriera nelle biblioteche della sua città, venendo promossa sottobibliotecaria di 4ª classe dal novembre 1902 e di 3ª classe dal dicembre 1915. Con la riforma delle carriere del 1919 venne inquadrata nella qualifica di bibliotecario e nel giugno 1926 fu promossa bibliotecario capo.
Nella primavera del 1929, dopo una breve reggenza della Biblioteca universitaria di Napoli a seguito del pensionamento di D'Elia, fu trasferita alla Biblioteca nazionale, dove collaborò con Salvatore Di Giacomo alla sezione autonoma Lucchesi Palli.
Dal 1932 assunse la direzione della Biblioteca Lucchesi Palli, lasciata dal poeta. Nel settembre dello stesso anno fu anche nominata ispettrice della Soprintendenza bibliografica per la Campania e la Calabria, che faceva capo alla Biblioteca nazionale.
Nell'aprile 1936 fu trasferita a dirigere la Biblioteca universitaria di Catania, con l'incarico di soprintendente per le province di Catania, Messina, Ragusa e Siracusa. Cercò di sottrarsi a questo trasferimento sgradito e prese poi dei periodi di congedo, ma dovette mantenere questo incarico fino al 1941. Nel 1938 la Biblioteca subì un'indagine ministeriale per il suicidio dell'economo, dovuto a malversazioni di cui si era reso colpevole all'insaputa della direttrice. Nell'aprile 1939 venne promossa direttore di biblioteca di 2ª classe, qualifica con cui concluse la carriera.
Come soprintendente si occupò della protezione delle biblioteche della Sicilia orientale dai pericoli bellici curando il ricovero del materiale di maggiore pregio prima a Taormina (dove recuperò anche i libri antichi della Biblioteca civica) e poi a Bronte.
Rientrò a Napoli dal 1º agosto 1941, destinata alla Biblioteca nazionale, riprendendo la direzione della Biblioteca Lucchesi Palli, fino al collocamento a riposo (1º aprile 1942).
Socia dell'Associazione italiana biblioteche dalla sua fondazione (1930), partecipò a quasi tutti i suoi congressi fino al 1938; aveva partecipato anche al Congresso mondiale delle biblioteche e di bibliografia nel 1929. Fu anche fiduciaria per Napoli della Sezione bibliotecari dell'Associazione fascista della scuola.
Pubblicò, riprendendo la sua tesi di laurea, un volume su Le correzioni all'"Orlando Furioso" (Napoli: Tessitore, 1900), basato sul primo confronto approfondito tra le edizioni del 1516, 1521 e 1532, e – nello stesso anno – un opuscolo su I caratteri femminili nell'Ariosto, recensiti con apprezzamento, nonostante varie riserve, dal «Giornale storico della letteratura italiana». Insegnò per qualche tempo lingua italiana e stilistica, nei primi anni del secolo, all'Istituto pareggiato di magistero Suor Orsola Benincasa di Napoli, e poi all'Istituto froebeliano Vittorio Emanuele II di Napoli, fino a quando, nel 1915, il Ministero non le consentì più di svolgere una seconda attività.

Alberto Petrucciani

E. [Ermindo] Campana. Salvatore Di Giacomo alla "Lucchesi-Palli". «Emporium», 61 (1935), n. 12, p. 314-318.

Simona Inserra. Maria Diaz. In: Dizionario biografico dei soprintendenti bibliografici (1919-1972). Bologna: Bononia University Press, 2011, p. 251-253.



Copyright AIB 2006-01-02, ultimo aggiornamento 2021-03-19, a cura di Simonetta Buttò e Alberto Petrucciani
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