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Dizionario bio-bibliografico dei bibliotecari italiani del XX secolo

[Ritratto]

Ferrari, Giorgio Emanuele

(Ferrara 11 gennaio 1918 – Trieste 22 novembre 1999)

Studiò a Padova, dove la famiglia si era trasferita, e vi conseguì nell'estate 1940 la laurea in lettere discutendo con Luigi Ferrari, che vi teneva l'insegnamento di Bibliografia, una tesi dal titolo Saggio di una biblioteca bibliografica dei traduttori italiani delle prose greche.
Nel frattempo, dal 1º agosto 1939 aveva iniziato a lavorare alla Biblioteca Marciana di Venezia, come volontario, per prepararsi al concorso allora bandito per le biblioteche governative. Risultato tra i vincitori, entrò nella carriera come ordinatore in prova dal luglio 1940, destinato alla Biblioteca Marciana.
Conseguita la laurea in lettere (e in seguito anche quella in filosofia), vinse anche il successivo concorso pubblico per bibliotecario aggiunto, bandito nel 1941 (e riservato ai soli maschi), assumendo servizio con la nuova qualifica il 1º giugno 1942, sempre alla Marciana.
Durante la Repubblica sociale, dall'ottobre 1943 all'aprile 1945, venne comandato a Padova, formalmente alla Biblioteca universitaria ma di fatto presso la Direzione generale delle accademie e biblioteche, dove lavorò alla Divisione III, che si occupava delle biblioteche governative e del personale, insieme a Giuseppe Praga.
Venne poi promosso bibliotecario di 2ª classe nel giugno 1948 e di prima classe nel novembre 1953 e svolse per parecchi anni le funzioni di vicedirettore della Biblioteca Marciana. Collaborò a diverse importanti mostre e pubblicò vari lavori sui manoscritti della Biblioteca e sul materiale d'interesse per la storia veneta.
Dal 1963 si spostò per alcuni anni, su sua richiesta, alla Soprintendenza bibliografica di Venezia, collaborando con Renato Papò e sostituendolo in lunghi periodi di assenza per motivi di salute.

Rientrò alla Biblioteca Marciana come direttore dal 1º novembre 1969, rimanendovi fino al collocamento a riposo (20 giugno 1973), anticipato con le facilitazioni allora previste per i dirigenti.
Socio dell'Associazione italiana biblioteche almeno dal 1950, prese parte ad alcuni congressi nazionali soprattutto negli anni Cinquanta. Nel periodo che seguì la rottura di Chianciano (1960) si adoperò per attenuare i contrasti e poi per favorire l'adesione della Sezione di Venezia, che per due anni aveva tenuto una posizione autonoma, ai nuovi organi direttivi. Nel 1964 venne eletto nel Comitato regionale della Sezione del Veneto orientale ma rinunciò in favore di Eugenia Govi. Fu eletto di nuovo per i trienni 1967-1970 e 1970-1972 e poi nel primo Comitato regionale della Sezione Veneto unificata (1972), ma in quest'ultima occasione lasciò nuovamente il posto alla Govi. Fece anche parte di alcuni gruppi di lavoro e compare ancora negli elenchi dei soci fino al 1995, anche se da molto tempo in pensione.
Fu anche socio effettivo della Deputazione di storia patria per le Venezie (dal 1961, corrispondente dal 1955) e socio corrispondente dell'Istituto veneto di scienze, lettere ed arti.
Nella nutrita bibliografia dei suoi scritti, che comprende anche saggi di filosofia, storia, letteratura e arte, si possono segnalare particolarmente i primi interventi di teoria della bibliografia (L'ufficio della Bibliografia di fronte ai requisiti degli studi moderni, «Rendiconti dell'Accademia nazionale dei Lincei, Classe di scienze morali e filologiche», 1951, e La metodologia bibliografica: verso una definizione del suo svolgimento, nella Miscellanea di scritti di bibliografia ed erudizione in memoria di Luigi Ferrari, 1952) e gli ampi lavori dedicati a I criteri e le fonti per la storia della Biblioteca Nicena in Venezia nella Rinascenza e a Profilo ed eredità bibliografica di Giuseppe Valentinelli, nella «Miscellanea Marciana» del 1986 e 1987/1989. Collaborò alla «Nuova rivista storica», all'«Archivio veneto», ad «Ateneo veneto», a «Lettere italiane», a «Lettere venete» e a molti altri periodici, oltre che al Dizionario biografico degli italiani; in ambito professionale ad «Accademie e biblioteche d'Italia», al «Bollettino d'informazioni» dell'AIB e, con particolare assiduità, all'«Almanacco dei bibliotecari italiani».
Un fondo di suoi libri e carte, connessi soprattutto ai suoi studi su Emanuel Swedenborg e su temi biblioteconomici, è conservato alla Biblioteca Querini Stampalia di Venezia.

Alberto Petrucciani

Francesco Barberi. Schede di un bibliotecario (1933-1975). Roma: Associazione italiana biblioteche, 1984, p. 101 e 170.

Giorgio Busetto. Ricordo di Ferrari, erudito bibliotecario della grande scuola veneta: è morto a Trieste a 81 anni. «Il gazzettino», 25 nov. 1999, p. 23.

[Annuncio della morte]. «AIB notizie», 11 (1999), n. 10, p. 16.

Stefania Rossi Minutelli. Ricordo di Giorgio E. Ferrari, 1918-1999, direttore della Marciana dal 1969 al 1973. «Biblioteca Marciana newsletter», n. 3 (autunno 2000), p. 1, 27.

Marino Zorzi. Ricordo di Giorgio Emanuele Ferrari. «Atti / Istituto veneto di scienze, lettere ed arti. Parte generale e Atti ufficiali», 159 (2000/2001), p. 163-171. Segue: Saggio di bibliografia degli scritti di Giorgio E. Ferrari, a cura di Stefania Rossi Minutelli, p. 172-192.

Tiziana Pesenti. Giorgio E. Ferrari (Ferrara 1918-Trieste 1999). «Archivio veneto», serie 5ª, 158 (2002), p. 205-209. Segue: Bibliografia degli scritti, a cura di Stefania Rossi Minutelli, p. 210-233.

Andrea Paoli. "Salviamo la creatura": protezione e difesa delle biblioteche italiane nella seconda guerra mondiale, con saggi di Giorgio de Gregori e Andrea Capaccioni. Roma: Associazione italiana biblioteche, 2003, p. 82, 87.

"Il bibliotecario inattuale": miscellanea di studi di amici per Giorgio Emanuele Ferrari bibliotecario e bibliografo marciano, a cura di Stefania Rossi Minutelli. Padova: Nova Charta, 2007. 2 vol. (Collana di studi / Biblioteca nazionale Marciana; 8). Contiene fra l'altro, nel vol. 1: Marino Zorzi, Introduzione, p. VII-VIII; S. Rossi Minutelli, Saggio di bibliografia degli scritti di Giorgio E. Ferrari, p. 1-22; Alberto Petrucciani, Il bibliotecario inattuale: Giorgio Emanuele Ferrari, Francesco Barberi e l'Associazione, p. 23-51; nel vol. 2: Carlo Maria Simonetti, L'idea di Bibliografia negli scritti di Giorgio Emanuele Ferrari, p. 1-16.

Giorgio Busetto. Giorgio Emanuele Ferrari maestro: ricordo a dieci anni dalla morte. «La bibliofilia», 111 (2009), n. 2, p. 179-184.

Paolo Livieri. La filosofia della storia in Giorgio Emanuele Ferrari: un filosofo alla Marciana. «Bibliothecae.it», 10 (2021), n. 1, p. 313-327.



Copyright AIB 2004-01-25, ultimo aggiornamento 2021-10-28, a cura di Simonetta Buttò e Alberto Petrucciani
URL: https://www.aib.it/aib/editoria/dbbi20/ferrari.htm

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