Laureata in lettere all'Università di Roma nell'anno accademico 1939/40, con una tesi su La danza della spada in Italia (poi pubblicata in volume nel 1942), entrò nelle biblioteche governative nel febbraio 1941 come ordinatore in prova, destinata alla Biblioteca nazionale centrale di Roma. Aveva già partecipato, senza successo, al concorso precedente, bandito nel 1939. Nel 1946 venne promossa primo ordinatore.
Passò nella carriera direttiva, come vicebibliotecario, da luglio 1951, lavorando sempre alla Biblioteca nazionale di Roma. Venne promossa bibliotecario di 2ª classe nel 1952 e bibliotecario di prima classe nel 1954.
Promossa nel 1966 direttore di biblioteca di prima classe, diresse almeno dal 1968 al 1970 l'Ufficio scambi internazionali.
Diresse poi, dal 1971 al 1973, la Biblioteca di archeologia e storia dell'arte e conseguì la qualifica di dirigente superiore.
Dal 1973 al 1976 resse la direzione dell'Istituto di patologia del libro. Lavorò poi per alcuni anni, fino al collocamento a riposo (1982?), presso l'Ufficio centrale per i beni librari del Ministero per i beni culturali e ambientali.
Compare tra i soci dell'Associazione italiana biblioteche negli anni Cinquanta.
Studiosa del folklore, allieva e poi collaboratrice del prof. Paolo Toschi, ottenne negli anni Cinquanta la libera docenza in Storia delle tradizioni popolari e insegnò questa materia come professore incaricato alla Facoltà di lettere e filosofia dell'Università di Roma dal 1963, per il collocamento fuori ruolo di Toschi, al 1969. Fu autrice di vari studi in questo ambito, rivolti particolarmente alle danze popolari e alle tradizioni carnevalesche, sulla rivista «Lares» e in altre sedi. Pubblicò presso Olschki nel 1954 un volume su Le villanelle alla napoletana, nato da una sollecitazione di Benedetto Croce, in cui applicò anche le sue competenze in campo musicale.
In ambito professionale pubblicò un articolo sulla Stamperia camerale di Roma nel «Bollettino dell'Istituto di patologia del libro» (1948) e un intervento su Il servizio nazionale di scambio in «Accademie e biblioteche d'Italia» (1967).
Fu anche socia corrispondente dell'Accademia dell'Arcadia.

Alberto Petrucciani