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Guida, Francesco
(Taranto 1916 – Roma 12 marzo 1968)
Dopo la laurea lavorò per il Comune di Taranto e nel dopoguerra entrò come aiutobibliotecario nella Biblioteca civica, allora diretta dall'avvocato Vito Forleo. Ne assunse la direzione dopo il suo pensionamento, avvenuto nel 1949, ma a quanto pare ebbe la nomina formale dal giugno 1951.
Partecipò all'assemblea dell'ottobre 1948 in cui si costituì la Sezione di Bari dell'Associazione italiana biblioteche; a partire dal 1953, per tre mandati, venne eletto a far parte del Comitato regionale della Sezione, sempre guidato dall'avvocato tarantino Carlo D'Alessio, con la funzione di segretario. Dal 1954, per due mandati, venne eletto anche nel Consiglio direttivo nazionale dell'AIB, in rappresentanza dei bibliotecari delle biblioteche pubbliche di enti locali.
Nell'aprile 1955 ospitò a Taranto il quarto Convegno nazionale dei bibliotecari degli enti locali, organizzato dal Comitato d'intesa, e negli anni Cinquanta partecipò regolarmente ai convegni del Comitato.
Nell'Assemblea di Chianciano dell'Associazione italiana biblioteche (1960) fu tra i sostenitori delle posizioni del presidente uscente Calderini e fece parte del comitato ristretto che tentò di raggiungere un accordo tra le mozioni di Nasalli Rocca e di Giorgio De Gregori. Rimasto con la minoranza che non riconosceva valido l'esito delle votazioni del 1960, aderì all'Assemblea straordinaria convocata nell'aprile 1961 a Milano da Calderini, di cui stese l'ordine del giorno finale, ma riprese poi, dall'anno successivo, a partecipare alla vita dell'Associazione uscita da Chianciano, affermatasi come l'unica realmente attiva. Prese parte a tutti i congressi nazionali dell'AIB nel dopoguerra, dal 1951 al 1964, salvo quello del 1961 ancora in clima di spaccatura interna.
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