Momigliano, Felice

(Mondovì CN 27 maggio 1866 – Roma 7 aprile 1924)

Dopo gli studi al Liceo classico di Mondovì conseguì la laurea in lettere all'Università di Torino nel novembre 1889 e poi quella in filosofia nel luglio 1891. Frequentò anche, solo per un anno (1887/88), la Scuola normale superiore di Pisa.
Dal 1891 insegnò lettere o filosofia in ginnasi e licei di varie città, di ruolo dal febbraio 1892.
Professore di filosofia al Liceo di Udine dal 1900, diresse dal novembre 1902 all'estate del 1908 la Biblioteca comunale, come probibliotecario con un incarico periodicamente riconfermato. Nella Biblioteca diede impulso agli acquisti di opere recenti e organizzò anche cicli di conferenze. Nel 1907 avviò il «Bollettino della Civica Biblioteca e del Museo» e nello stesso periodo il Museo si staccò dalla Biblioteca trasferendosi al Castello. Personalmente, però, fu a più riprese oggetto di pesanti attacchi dell'ambiente clericale cittadino.
Fu anche socio della Società bibliografica italiana, dal 1903 al 1906, e dell'Accademia di Udine (corrispondente dal 1903 e ordinario dal 1906).
Libero docente di filosofia dal 1906, all'Università di Padova e poi a Torino, dopo Udine insegnò nei licei di Prato, Genova e Torino e quindi dal 1914, per concorso, all'Istituto superiore di magistero femminile di Roma. Professore ordinario dal 1917, vi insegnò psicologia, logica, morale e storia della letteratura italiana e fu anche incaricato di dirigerne la Biblioteca.
Socialista, fin da giovane impegnato in politica (e interessato anche al movimento sionista), subì un arresto e un breve periodo di confino. Partecipò anche all'attività della Federazione nazionale degli insegnanti delle scuole medie. Ruppe con il Partito socialista – per il quale si era candidato senza successo alle elezioni del 1913 nel collegio di Mondovì – allo scoppio della prima guerra mondiale, prendendo posizione a favore dell'intervento italiano.