Appena diciassettenne, nel 1898, incominciò a collaborare con la Società ligure di storia patria, con generiche mansioni di supporto alla segreteria nonché di riorganizzare e catalogare – sui nuovi schedari Staderini – la biblioteca recentemente traslocata nella nuova sede di Palazzo Bianco.
Nel maggio 1909 fu assunto in qualità di distributore alla Biblioteca Brignole Sale De Ferrari di Genova e nell'aprile dell'anno successivo passò alla Biblioteca civica Berio della stessa città ove concluse la sua vita professionale.
Nel 1915 interruppe formalmente la collaborazione con la Società per applicarsi a studi che gli permettessero la progressione di carriera all'interno delle biblioteche civiche.
Partecipò alla Prima guerra mondiale e solo nel 1922 si iscrisse all'Ateneo genovese, dove conseguì la laurea in lettere nell'anno accademico 1928/29.
Dalla posizione di distributore, attraverso un lento percorso di promozioni (distributore di prima classe nel 1922, ordinatore nel 1924) si trovò in posizione apicale all'interno della Biblioteca Berio, con incarico di direttore, nel difficile biennio 1945-1946. Venne collocato a riposo nell'aprile 1947.
Se poco si può dire del suo operato presso la Biblioteca Berio, essenzialmente a causa degli ingenti danni di guerra che colpirono, insieme alle collezioni librarie, i cataloghi e l'archivio dell'istituto, più chiara resta la traccia della sua collaborazione con la Società ligure di storia patria, che si protrasse sotto varie forme per tutta la vita, dapprima come collaboratore (1898-1915), più tardi come socio (1922-1947) e infine come consigliere (1947). A lui si deve la cura dei cataloghi delle monografie, del fondo legato da Cornelio Desimoni (nell'«Annuario della Società ligure di storia patria» del 1901), e dei periodici (nell'«Annuario della Società ligure di storia patria» del 1906), nonché, in collaborazione col presidente Cesare Imperiale di Sant'Angelo e il segretario generale Francesco Poggi, l'allestimento e la cura del Catalogo della Mostra storica delle colonie genovesi in Oriente («Atti della Società ligure di storia patria», 46 (1917) p. CXIII-CCIV) tenuta a Genova nel 1914 in occasione dell'Esposizione internazionale di marina ed igiene marinara.
La sua attività in ambito librario si manifestò anche nella compilazione di indici dei nomi di opere quali la Liguria preistorica di Arturo Issel («Atti della Società ligure di storia patria», 40, 1908) e gli Annali genovesi di Caffaro e de' suoi continuatori, editi a cura di Luigi Tommaso Belgrano e Cesare Imperiale di Sant'Angelo (Genova: Tipografia del R. Istituto sordo-muti; [poi] Roma: Tipografia del Senato, 1890-1929).
A queste attività si affiancarono sporadici e brevi contributi su «Il Marzocco», sulla «Rassegna nazionale» e su «Genova», la rivista illustrata del Comune, ove compaiono a sua firma le commemorazioni dei due suoi più noti predecessori alla direzione della Berio, Luigi Augusto Cervetto e Santo Filippo Bignone.
Non compare tra i soci dell'Associazione italiana biblioteche prima della guerra, ma alla sua ricostituzione su basi democratiche aderì, nell'ottobre 1946, alla Sezione di Genova.

Stefano Gardini