Muzi (Muzj), Giovanni

(Campli TE 5 ottobre 1873 – Teramo 14 gennaio 1952)

Dopo gli studi al Seminario vescovile di Teramo (che in seguito proseguì per qualche tempo a Roma) venne ordinato sacerdote nel 1896 e fu poi segretario del vescovo Francesco Trotta e cancelliere del suo successore. Dal 1910 canonico del Capitolo Aprutino (dal 1930 arcidiacono), fu dal 1915 al 1941 vicario generale della Diocesi, reggendola per due periodi come vicario capitolare (1920-1922 e 1927-1928).
Curò fra l'altro l'Archivio vescovile e promosse e seguì i restauri del Duomo e del Palazzo vescovile. Fece parte anche della Commissione provinciale per la conservazione dei monumenti, dal 1940.
Nell'aprile 1943, a seguito della scomparsa di Grazia Savorini Salvoni, venne nominato direttore della Biblioteca provinciale Melchiorre Delfico di Teramo, carica che mantenne, a quanto pare a titolo gratuito, fino alla morte.
Avviò l'ordinamento dei fondi acquisiti negli anni precedenti ma non ancora sistemati e trasferì i cataloghi nella sala d'ingresso, migliorando l'organizzazione dei servizi. Durante l'occupazione tedesca, quando nel Convitto era stato installato un ospedale militare con effrazioni e ruberie anche nei locali della Biblioteca, difese energicamente la sede e il patrimonio nei confronti delle autorità occupanti, adoperandosi anche per la salvaguardia del patrimonio artistico e storico della città.
Durante la sua direzione, nel 1949, la Biblioteca ricevette una collocazione giuridico-amministrativa definitiva come istituto della Provincia di Teramo. Negli ultimi anni la progressiva perdita della vista gli rese molto difficile il lavoro, ma già dal 1945 era assistito per le attività di ripristino dai danni della guerra e di ordinamento della Biblioteca da Raffaele Aurini, di cui ottenne l'assunzione stabile come aiutobibliotecario al principio del 1947.