Piantoni, Mario

(Soleto LE 26 luglio 1937 – Copertino LE 24 novembre 2013)

Studiò all'Università di Roma, laureandosi in lettere il 2 dicembre 1964 con una tesi di filologia classica, relatore Carlo Gallavotti.
Dal 1958 lavorò alla Biblioteca del Pontificio Collegio germanico-ungarico, dove ordinò e catalogò alcuni fondi, e nel 1961 conseguì il diploma della Scuola vaticana di biblioteconomia. Dal 1961 al 1965 collaborò anche al Centro di studi "San Luigi dei Francesi" dell'Ambasciata di Francia presso la Santa Sede per la redazione del Répertoire général des sciences religieuses.
Entrato come bibliotecario nelle biblioteche statali, per concorso, dal 1º settembre 1969, lasciando il Collegio germanico-ungarico, lavorò alla Biblioteca nazionale centrale di Roma, occupandosi in particolare della preparazione del trasferimento nella nuova sede e, con Angela Vinay, dei primi esperimenti di applicazione dell'elaborazione dei dati (Progetto Biblio), oltre che della catalogazione corrente e del trattamento del materiale minore (su cui presentò una relazione, con Isa De Pinedo, al Congresso dell'AIB del 1977).
Nel 1976 passò a lavorare all'Istituto centrale per il catalogo unico, nel laboratorio per le metodologie della catalogazione, e nel gennaio 1977 venne promosso direttore aggiunto.
Collaborò anche col Centro elettronico di documentazione della Corte di cassazione, dove fu comandato dal settembre 1978 al dicembre 1980, per il sistema Italgiure-Find, e con varie amministrazioni ed enti pubblici per iniziative nel campo della documentazione automatizzata.
Dal 1979/80 fu docente a contratto di discipline biblioteconomiche nel corso di laurea in Conservazione dei beni culturali allora istituito all'Università di Udine e nel gennaio 1981 lasciò le biblioteche per la carriera universitaria, inizialmente come assistente ordinario di Legislazione dei beni culturali e dal 1985 come professore associato, insegnando Biblioteconomia e poi Documentazione. Per alcuni insegnò, come supplente, anche nelle Università di Torino e della Tuscia.