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Dizionario bio-bibliografico dei bibliotecari italiani del XX secolo

[Ritratto]

Rassi, Ettore

(Venezia 3 gennaio 1872 – Padova 27 dicembre 1949)

Completati gli studi secondari all'Istituto tecnico P. Sarpi di Venezia si iscrisse all'Università di Padova frequentando i corsi della Sezione di ingegneria della Facoltà di Scienze ma senza, a quanto pare, conseguire la laurea.
Entrò nelle biblioteche governative dal 1º dicembre 1900 come apprendista distributore alla Biblioteca Marciana di Venezia, e dall'agosto 1904 entrò nei ruoli come ordinatore/distributore di 5ª classe.
Nel febbraio 1906, su sua domanda, fu trasferito alla Biblioteca universitaria di Padova, dove si svolse poi tutta la sua carriera, tranne un breve spostamento per le circostanze belliche, dal novembre 1917, alla Biblioteca musicale di Santa Cecilia a Roma.
Rientrato nel dicembre 1918 alla Biblioteca universitaria di Padova, fu inquadrato nella nuova qualifica di assistente dal maggio 1919 e promosso per merito a quella di coadiutore nel dicembre dello stesso anno. Con la nuova riforma delle qualifiche passò alla carriera di concetto, come ordinatore, dal giugno 1926, e fu poi promosso primo ordinatore dal marzo 1929 e ordinatore principale dall'agosto 1930.
Nell'ultima parte della sua carriera svolse la funzione di economo della Biblioteca e ne curò l'amministrazione e l'archivio, prestando un'apprezzata collaborazione ai direttori del tempo.
Venne però collocato a riposo d'autorità il 1º aprile 1939, pur non avendo ancora raggiunto i 40 anni di servizio che davano diritto al trattamento di pensione più favorevole, in applicazione delle direttive del 1938 sul pensionamento forzato dei dipendenti pubblici non iscritti al Partito nazionale fascista. Non ebbero esito le sollecitazioni della direttrice della Biblioteca universitaria Bianca Fantini Saraceni al Ministero per poterlo mantenere almeno per un altro po' di tempo in servizio, per le esigenze della gestione amministrativa, anche se dal Ministero stesso fu suggerito ufficiosamente l'escamotage di continuare a utilizzare la sua collaborazione da pensionato con compensi straordinari su fondi dell'Università.

Aderì all'Associazione italiana biblioteche dalla sua costituzione (1930) e compare tra i soci fino almeno al 1937. Fu anche membro della Sezione Bibliotecari dell'Associazione fascista della scuola ma non aderì mai al Partito fascista.
Almeno a partire dal 1921 svolse anche un'interessante attività giornalistica, collaborando al quotidiano locale «Il Veneto» come critico teatrale e poi anche musicale e cinematografico (per lo più con le sigle «r.» o «e.r.», ma occasionalmente anche firmando per esteso). In particolare dal 1933 fu assiduamente presente nella rubrica Teatri, schermi e concerti con brevi ma colte e fini recensioni dei film in programmazione in città e di altri spettacoli, e in qualche caso contribuì al giornale anche con articoli di cultura ed erudizione locale.
Dopo la caduta del regime, nel luglio 1943, la sua attività giornalistica assunse anche carattere politico (ma non è stata finora identificata) e sotto l'occupazione tedesca venne arrestato, carcerato per circa un mese a Padova e processato dal Tribunale speciale come antifascista, a quanto lui stesso dichiarò chiedendo poi senza esito al Ministero, nel settembre 1945, di essere riassunto in servizio in quanto licenziato per motivi politici.
Dopo la Liberazione riprese comunque l'attività giornalistica collaborando a «Il Gazzettino», sempre con recensioni cinematografiche, teatrali e musicali, fino alla morte.
In gioventù aveva pubblicato un volumetto di poesia, La rivoluzione francese: scene e figure (Padova: Gallina, 1898), serie di sonetti di tono giacobino ispirati al modello del Ça ira di Carducci.

Alberto Petrucciani

Luciano Morbiato. Cinema ordinario: cento anni di spettacolo cinematografico a Padova e in provincia. Padova: Il Poligrafo, 1998, p. 73-74, 76, 79-80, 84-85, 88, 183-188.

Alberto Petrucciani. Licenziamenti per motivi politici o razziali nelle biblioteche nel periodo fascista (1938-1943): appunti e ricerche. In: Dalla bibliografia alla storia: studi in onore di Ugo Rozzo, a cura di Rudj Gorian. Udine: Forum, 2010, p. 217-240. Poi in Alberto Petrucciani, Libri e libertà: biblioteche e bibliotecari nell'Italia contemporanea, Manziana (Roma): Vecchiarelli, 2012, p. 167-191 (p. 180, 182 e 189).

Luciano Morbiato. Ettore Rassi, il bibliotecario che amava il cinema. In: Luci sulla città: Padova e il cinema, a cura di Giancarlo Beltrame, Ezio Leoni e Paolo Romano. Nuova ed. aggiornata. Venezia: Marsilio, 2011, p. 100-104, con una fotografia (e cenni alla sua attività anche nell'altro contributo di Morbiato al volume).



Copyright AIB 2012-02-10, ultimo aggiornamento 2021-02-21, a cura di Simonetta Buttò e Alberto Petrucciani
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