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Dizionario bio-bibliografico dei bibliotecari italiani del XX secolo


Ravà, Marcella

(Camerino MC 24 giugno 1905 – Roma 30 maggio 1979)

Figlia di Adolfo Ravà (Roma 1879-Roma 1957), professore di filosofia del diritto all'Università di Padova, si laureò in lettere classiche a Padova discutendo nel giugno 1927 con Ferrabino una tesi di storia antica (I tributi degli alleati d'Atene, pubblicata in parte negli «Studi italiani di filologia classica» nel 1930). All'Università di Padova conseguì poi anche il diploma di bibliotecario.
Vinto il concorso per l'insegnamento di materie letterarie nei ginnasi, insegnò dal settembre 1930 nel Liceo ginnasio "Scipione Maffei" di Verona.
Nell'ottobre 1937 ottenne il comando alla Biblioteca Marciana di Venezia, dove fu addetta alla catalogazione dei classici e apprezzata dal direttore Luigi Ferrari per le attitudini e l'impegno verso il lavoro di biblioteca.
A seguito delle leggi razziali del 1938 venne licenziata (così come il padre), in dicembre; dopo i primi provvedimenti, limitati agli insegnanti, Ferrari era intervenuto presso il Ministero caldeggiando il suo mantenimento in servizio. Fu anche inclusa nella lista di autori ebrei di libri scolastici di cui era vietata l'adozione (settembre 1938) e nel successivo elenco degli Autori le cui opere non sono gradite in Italia (1942).
Trasferitasi a Roma con la famiglia nel 1939, durante l'occupazione tedesca trovò rifugio in un convento e dopo la liberazione di Roma (giugno 1944) rientrò in servizio nelle biblioteche, comandata alla Biblioteca nazionale Vittorio Emanuele II. Interessata ai lavori bibliografici, preferì rimanere nelle biblioteche e non tornare all'insegnamento, venendo inquadrata con un concorso interno nella figura ad esaurimento dei bibliotecari aggregati. Si deciò soprattutto alla catalogazione dei fondi di opuscoli e andò in pensione probabilmente nel 1971.
Socia dell'Associazione italiana biblioteche dalla sua ricostituzione nel dopoguerra, si dimise nel dicembre 1966 nelle polemiche che seguirono l'alluvione di Firenze.
Devota amica di Ernesto Buonaiuti dal 1942, compilò poi la bibliografia dei suoi scritti (Firenze: La nuova Italia, 1951, con aggiunte nel 1970). Oltre a pubblicare vari articoli e recensioni connessi soprattutto a Buonaiuti fu traduttrice dal tedesco.
Nel 1945 entrò nella Chiesa metodista di Roma e partecipò, soprattutto negli ultimi anni, alle sue attività.
Lasciò il materiale di e su Buonaiuti da lei raccolto all'Accademia toscana "La Colombaria", dove costituisce il Fondo Marcella Ravà-Ernesto Buonaiuti, e i suoi libri di storia, filosofia e religione alla Biblioteca della Facoltà valdese di teologia.

Alberto Petrucciani

Mario Gastaldi - Carmen Scano. Dizionario delle scrittrici italiane contemporanee (arte, lettere, scienze). Milano: Gastaldi, 1957, p. 165.

Nella Santovito Vichi. La Vittorio Emanuele se ne va: confidenze e ricordi di una ex direttrice. «Almanacco dei bibliotecari italiani», 1973, p. 197-211: 206.

Iginio De Luca. Dodici lettere inedite di Concetto Marchesi a Manara (e a Erse) Valgimigli. In: Studi in onore di Vittorio Zaccaria, a cura di Marco Pecoraro. Milano: Unicopli, 1987, p. 381-394: 384.

Personale insegnante ebraico dispensato dal servizio. «Annali della pubblica istruzione», 44 (1998), n. 5/6, p. 107-108.

Giorgio Fabre. L'elenco: censura fascista, editoria e autori ebrei. Torino, Zamorani, 1998, p. 479.

Marco Massimiliano Lenzi. Il fondo Marcella Ravà-Ernesto Buonaiuti dell'Accademia "La Colombaria". «Atti e memorie dell'Accademia toscana di scienze e lettere "La Colombaria"», 74 (2009), p. 187-201.

Alberto Petrucciani. Licenziamenti per motivi politici o razziali nelle biblioteche nel periodo fascista (1938-1943): appunti e ricerche. In: Dalla bibliografia alla storia: studi in onore di Ugo Rozzo, a cura di Rudj Gorian. Udine: Forum, 2010, p. 217-240. Poi in Alberto Petrucciani, Libri e libertà: biblioteche e bibliotecari nell'Italia contemporanea, Manziana (Roma): Vecchiarelli, 2012, p. 167-191: 170, 171, 173.

Barbara Faes. Marcella Ravà: storia di una bibliotecaria che incontra Ernesto Buonaiuti e il mondo evangelico. «Archivio italiano per la storia della pietà», 24 (2011), p. 105-182, con la bibliografia degli scritti e il catalogo dei suoi libri conservati alla Facoltà valdese.

Stefano Trovato. 1938, Biblioteca Marciana: il direttore e il "personale di razza ebraica". «Studi veneziani», n. s., 70 (2014), p. 487-497: 493-494. Pubblicato nel 2015.

Si ringrazia la dott.ssa Barbara Faes per le notizie fornite.


Copyright AIB 2010-07-31, ultimo aggiornamento 2021-12-23, a cura di Simonetta Buttò e Alberto Petrucciani
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