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Risoldi, Gina (Luigia Candoni)
(Roma 16 novembre 1913 – Bologna 22 marzo 2000)
Orfana di guerra (il padre, volontario, era caduto nel gennaio 1918 sul Grappa, come capitano degli Alpini), dopo la maturità classica e una breve esperienza d'insegnamento nelle scuole elementari entrò in servizio nelle biblioteche governative il 1º giugno 1933, come ordinatrice, presso la Biblioteca nazionale Braidense di Milano.
Trasferita a Roma nel luglio 1934, presso la Biblioteca nazionale centrale, si laureò in lettere nel 1936 e il 1º agosto 1937, vinto il concorso per bibliotecario aggiunto, entrò nella carriera direttiva, rimanendo alla Nazionale di Roma. Nel marzo 1941 venne promossa alla qualifica di bibliotecario.
Nella Seconda guerra mondiale perse il primo marito, Gerardo Lupi, combattente in Africa, che aveva sposato nel 1939.
Tra il 1946 e il 1948 rappresentò le biblioteche nel Sindacato nazionale dei dipendenti del Ministero della pubblica istruzione. Dal giugno 1948 fu promossa bibliotecario di 1º classe. Dal luglio 1950 fu trasferita alla Biblioteca universitaria di Bologna, come vicedirettrice, e poi per un breve periodo, alla fine del 1951, alla Biblioteca Estense di Modena, di cui fu anche reggente.
Nominata dal 1º luglio 1952 soprintendente bibliografico per le province di Bologna, Ancona, Ascoli, Forlì, Macerata, Pesaro e Ravenna, si dedicò con energia alla costituzione di alcune reti provinciali di posti di prestito. Nel gennaio 1955, a seguito di screzi di sapore politico col ministro Ermini e con la Direzione generale delle accademie e biblioteche, venne trasferita per servizio alla Biblioteca universitaria di Bologna, ma al principio del 1956, con il nuovo ministro Paolo Rossi, tornò a dirigere la Soprintendenza.
Promossa direttore di biblioteca di 3ª classe nel dicembre 1959 e direttore di 2ª classe nel luglio 1961, ottenne di rientrare a Roma, dal 1º agosto 1961, con un incarico presso la Direzione generale delle accademie e biblioteche a Roma.
Dall'aprile 1962 fu nominata a capo dell'Ufficio esecutivo del Centro nazionale per il catalogo unico delle biblioteche italiane. L'attenzione alle innovazioni tecnologiche la portò a sperimentare varie possibilità di riproduzione di schede di catalogo tramite sistemi automatizzati, possibilità che si concretizzarono soprattutto nella pubblicazione del Catalogo cumulativo 1886-1957 del Bollettino delle pubblicazioni italiane ricevute per diritto di stampa dalla Biblioteca nazionale centrale di Firenze (Nendeln 1968-1969), noto come CUBI, che vide la luce dopo una lunga collaborazione con Diego Maltese e gli altri bibliotecari fiorentini che curavano la pubblicazione della «Bibliografia nazionale italiana». Nel luglio 1964 fu promossa direttore di biblioteca di 1ª classe.
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