Vantadori, Alfredo

(Cremona 5 agosto 1894 – Roma 30 novembre 1980)

Dopo le scuole secondarie si iscrisse alla Facoltà di giurisprudenza dell'Università di Bologna ma interruppe gli studi per la partecipazione alla Prima guerra mondiale, in fanteria, come tenente da luglio 1915 e capitano da maggio 1916. In guerra fu ferito, decorato di una medaglia di bronzo e collocato a riposo il 5 settembre 1918 per invalidità, insieme con la nomina a cavaliere.
Passò nel 1919/20 alla Facoltà di lettere e conseguì la laurea nel dicembre 1925 con una tesi sul poeta friulano Pietro Zorutti.
Aderì al fascismo nel 1921, prese parte alla Marcia su Roma e fu ufficiale della Milizia a Bologna, raggiungendo il grado di seniore.
Partecipò al concorso per la direzione della Biblioteca Malatestiana di Cesena bandito nel novembre 1926 classificandosi secondo, con notevole distacco da Carlo Lucchesi, che la Commissione giudicò «molto al di sopra degli altri concorrenti», ma con una decisione inaspettata ed evidentemente dovuta a motivi politici il Comune di Cesena conferì a lui il posto, dal 1º giugno 1927.
Prese parte nel 1932 e 1934 ai congressi dell'Associazione italiana biblioteche, anche se non compare mai negli elenchi dei soci, e partecipò alle attività organizzate nella regione dalla Sezione Bibliotecari dell'Associazione fascista della scuola, tenendo nel primo Convegno regionale dei bibliotecari dell'Emilia e della Romagna una relazione su Biblioteche e idea fascista che venne pubblicata nel 1933 su «L'Archiginnasio».
Nel 1933 vinse il concorso per la direzione della Biblioteca municipale di Reggio Emilia, ma preferì rimanere a Cesena.
Fu anche per qualche tempo, intorno al 1931, segretario del Fascio di Cesena, ma in seguito raffreddò l'impegno politico. Subito dopo la caduta del regime subì un'aggressione senza conseguenze e superò poi il periodo dell'epurazione mantenendo la direzione della Biblioteca.