Dopo i primi studi religiosi a Torino, nel 1868 si trasferì a Firenze, raccomandato da don Bosco, per il servizio alla cappella reale. Fu ordinato sacerdote il 13 marzo 1869.
Tornato nella sua città, conseguì all'Università di Torino la laurea in teologia nel dicembre 1873 (l'anno in cui la Facoltà fu soppressa) e fu poi rettore del Regio Albergo di virtù.
Tornato in seguito a Firenze, entrò nei ruoli delle biblioteche governative dal 1º gennaio 1882 come assistente di primo grado alla Biblioteca Riccardiana, dove era allora il bibliotecario con la qualifica più elevata. È possibile che avesse prima lavorato per qualche tempo alla Biblioteca nazionale centrale di Firenze, ma il cenno del necrologio a questo proposito si spiega forse semplicemente col fatto che allora la Riccardiana non era autonoma, ma dipendente dalla Nazionale.
Al principio del 1883 fu trasferito, come assistente di 3ª classe, alla Biblioteca universitaria di Pavia.
Pochissimo tempo dopo però, in marzo/aprile, venne comandato, e in seguito trasferito, a Torino, alla Biblioteca nazionale, dove si svolse il resto della sua carriera. Inquadrato nella nuova qualifica di sottobibliotecario con il ruolo unico del 1886, nel gennaio 1889 venne promosso sottobibliotecario di 2ª classe e dal febbraio 1902 sottobibliotecario di prima classe. Fu anche nominato cavaliere, ed era ancora in servizio al momento della morte (mentre forse aveva lasciato l'abito religioso, che non si trova più menzionato nei riferimenti a lui negli ultimi anni di carriera).

Alberto Petrucciani