Diplomata in lettere all'Istituto superiore di magistero femminile di Firenze nel settembre 1892, con una tesi sulle poesie di Lorenzo de' Medici, poi pubblicata, entrò nella carriera dell'insegnamento dall'ottobre 1894, incaricata del primo corso preparatorio alla Scuola normale di Alessandria. Nel 1896, come reggente di lettere nelle scuole complementari, fu assegnata alla Scuola Margherita di Castelvi a Sassari.
Nel 1898 ottenne il comando alla Biblioteca Marucelliana di Firenze e poi, da ottobre dello stesso anno, alla Biblioteca nazionale Braidense di Milano, con l'incarico di compilare il catalogo delle stampe. Cessato nel luglio 1903 il suo comando alla Braidense, nell'anno successivo risulta comandata alla Biblioteca universitaria di Pavia.
Verso il principio del 1905, per concorso, fu nominata direttrice della Biblioteca comunale di Alessandria: a quanto pare la seconda donna in Italia, dopo Ada Sacchi, a ottenere la direzione di una biblioteca pubblica.
Rivitalizzò la biblioteca con nuovi acquisti e ampliamenti dei locali e del servizio, attivò il prestito con le biblioteche governative e sperimentò l'apertura serale, impiantò un nuovo catalogo per soggetto a schede e una sezione popolare. Precoce e acuta estimatrice del modello anglosassone della public library, ebbe una concezione solida e matura della biblioteca pubblica posta a carico della cittadinanza. Diresse anche il Museo civico e la Pinacoteca di Alessandria.
Nel 1915 fondò una Biblioteca dei fanciulli, autonoma ma sostenuta dall'amministrazione comunale. A partire dal 1915 organizzò anche un servizio di distribuzione di libri ai soldati.
Fu anche socia della Società bibliografica italiana, almeno dal 1899 al 1908, aderì nel 1909 alla Federazione italiana delle biblioteche popolari e collaborò al «Bollettino delle biblioteche popolari». Per breve tempo aderì anche all'Associazione nazionale funzionari delle biblioteche e dei musei comunali e provinciali, fondata da Ada Sacchi nel 1911, distaccandosene nel novembre 1912.
Nel 1920, a seguito di contrasti con l'amministrazione comunale, si dimise, preferendo tornare all'insegnamento, avendo vinto nel 1919 il concorso per titoli a cattedre di lingua inglese negli istituti tecnici. Insegnò all'Istituto tecnico Leonardo da Vinci di Alessandria, inizialmente come supplente (non avendo accettato la destinazione ad Assisi) e poi, almeno dal 1928, come ordinaria.
Dall'anno scolastico 1931/32 fu trasferita all'Istituto tecnico C. Cattaneo di Milano, dove insegnò nel corso superiore fino al collocamento a riposo, nel settembre 1936, per limiti d'età.
Fu autrice di vari saggi di letteratura inglese (nella «Nuova Antologia», nella «Rivista d'Italia» e in «Emporium»), di un piccolo dizionario italiano-inglese (1908) e di riduzioni per ragazzi da Shakespeare.

Simonetta Buttò