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Volpati, Carlo
(Monza MI 25 luglio 1882 – Tremezzo CO 20 marzo 1960)
Studiò all'Accademia scientifico-letteraria di Milano dove conseguì nel 1905 la laurea in filosofia e nel 1906 quella in lettere; superò anche gli esami di abilitazione per la lingua francese e la lingua inglese e in seguito ottenne il diploma di paleografia, diplomatica e archivistica presso l'Archivio di Stato di Milano.
Seguì nel 1907 dei corsi di linguistica all'Università di Berlino e l'anno successivo ottenne, all'Università di Roma, anche il diploma di abilitazione per l'insegnamento del tedesco (lingua da cui tradusse, nel 1924, un'opera di Ricarda Huch). In questo periodo venne incaricato di ordinare una biblioteca privata donata al Comune di Monza.
Molto interessato all'aeronautica, conseguì nel 1908 il brevetto di pilota di aerostato; fu appassionato anche di motori e di ciclismo.
Classificatosi al primo posto nel concorso per sottobibliotecario nelle biblioteche governative bandito nel 1908, venne nominato dal 1º gennaio 1909 sottobibliotecario reggente alla Biblioteca Marciana di Venezia. Un anno dopo venne promosso sottobibliotecario di 5ª classe e nel dicembre 1911 sottobibliotecario di 4ª classe. In questo periodo pubblicò nel «Zentralblatt für Bibliothekswesen» lo studio Per la storia e il prestito di codici della Marciana nel sec. XVI (1910).
Attratto da una carriera più rapida o dalla possibilità di tornare nella sua regione, concorse per il posto di direttore della Biblioteca civica di Como risultando vincitore e assumendo la nuova posizione nei primi mesi del 1912. Si dimise definitivamente dalla carriera delle biblioteche governative con il 1º febbraio 1913, dopo aver usufruito di un anno di aspettativa. Riorganizzò la Biblioteca di Como in maniera più moderna e uniforme dandole un forte impulso, a cui fece riscontro un notevole aumento dei frequentatori. Realizzò un ampliamento dei locali e delle scaffalature, arricchì le raccolte con donazioni di fondi e nuovi acquisti, impiantò un nuovo catalogo Staderini e fece eseguire numerosi restauri, utilizzando anche finanziamenti ministeriali.
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