Entrato nel 1925 nel Collegio missionario dei Frati minori conventuali di Roma, concluse gli studi ad Assisi dove iniziò il noviziato nel novembre 1928 e seguì il corso di teologia nel Collegio missionario. Più tardi conseguì la licenza (1930) e la laurea (1948) in storia ecclesiastica alla Pontificia Università Gregoriana di Roma.
Dopo la professione (1933) e l'ordinazione sacerdotale (1935) fu trasferito a Roma con vari incarichi, tra i quali dal 1936 quello di bibliotecario e archivista del Convento dei Santi XII Apostoli e dal 1938 di vicerettore del Collegio serafico internazionale e bibliotecario della Pontificia Facoltà teologica.
Nel 1939 conseguì presso l'Archivio di Stato di Roma il diploma di paleografia e archivistica. Insegnò storia ecclesiastica alla Pontificia Facoltà teologica, dal 1940, e religione in un istituto magistrale, dal 1941. Nel luglio 1941 venne nominato archivista generale dell'Ordine, dal 1943 nuovamente vicerettore del Collegio serafico internazionale e dal 1944 rettore del Collegio missionario della Vigna.
Dopo la fine della guerra venne trasferito di nuovo ad Assisi, come bibliotecario e archivista del Sacro Convento, direttore del Museo di S. Francesco (di cui venne poi nominato conservatore onorario) e professore del Collegio missionario teologico.
Nel febbraio 1948 venne nominato direttore della Biblioteca comunale di Assisi, della Pinacoteca comunale e del Museo civico. Nel 1961 pubblicò, nella «Biblioteca di bibliografia italiana» di Olschki, il catalogo degli incunaboli.
Lasciò la direzione della Biblioteca dal 1º giugno 1961, per contrasti con l'amministrazione comunale. Poco tempo dopo lasciò anche la direzione della Sottosezione di Archivio di Stato di Assisi, di cui era stato incaricato nel 1957.
Nell'ottobre 1961 si trasferì nuovamente a Roma, nel Collegio serafico internazionale, dove rimase fino alla morte. Ricoprì di nuovo, almeno nei primi anni, l'incarico di bibliotecario e archivista della Pontificia Facoltà teologica.
Socio dell'Associazione italiana biblioteche dal 1951 fino almeno al 1967, partecipò costantemente ai suoi congressi nazionali fino agli anni Sessanta.
Fu anche ispettore onorario ai monumenti e alle gallerie di Assisi, socio corrispondente della Deputazione di storia patria per l'Umbria (dal 1961), membro della Società internazionale di studi francescani (di cui fu anche segretario) e dell'Accademia properziana del Subasio (di cui fu anche bibliotecario), consigliere dell'Associazione archivistica ecclesiastica, di cui fu socio dal 1957. Nel 1954 venne insignito della medaglia di bronzo dei benemeriti della cultura.
Pubblicò alcuni studi di storia dell'ordine francescano, su Assisi e su Altamura. Collaborò inoltre a «La Nazione» e a «L'Osservatore romano».

Alberto Petrucciani