Figlio di Luigi (1845-1908), insegnante e pedagogista, fece gli studi secondari al Liceo Foscarini di Venezia ed entrò poi, come il fratello maggiore Corrado (1870-1940?), alla Scuola normale superiore di Pisa, nel 1892, conseguendo la laurea in lettere all'Università di Pisa nel luglio 1896.
Dopo il servizio militare si dedicò all'insegnamento, vincendo i concorsi a professore di materie letterarie nei ginnasi inferiori (gennaio 1898), di lettere italiane nelle scuole normali (ottobre 1898) e poi di lettere italiane nei licei (gennaio 1904). Fu professore di italiano e latino nei licei classici di Sessa Aurunca (dove fu anche vicerettore del Convitto), di Macerata e, dal 1927, di Tivoli. A Macerata e a Tivoli fu anche vicepreside e nel 1922 conseguì l'idoneità a preside.
Nel 1918 subì un'inchiesta ministeriale per un'accusa anonima di "disfattismo" durante la guerra, ma ne uscì con piena soddisfazione.
Nel 1925 aderì alla risposta di Croce al Manifesto degli intellettuali del fascismo.
Dal 16 novembre 1930 venne comandato alla Biblioteca Casanatense, allora diretta da Luigi De Gregori. Si deve sicuramente alla stima di De Gregori la sua nomina a membro delle commissioni di concorso per l'assunzione di ordinatori nelle biblioteche governative nel 1932 e nel 1933. Dall'ottobre 1939 il distacco alla Casanatense fu trasformato in comando alla Soprintendenza bibliografica del Lazio.
Da Luigi De Gregori fu coinvolto anche nell'attività dell'Associazione italiana biblioteche, di cui divenne socio dal 1931: già dall'anno successivo collaborava con De Gregori, tesoriere dell'Associazione, a raccogliere le quote sociali, e nel maggio 1933 venne nominato vicesegretario. Partecipò a tutti i suoi congressi, salvo quello del 1932, e in quello tenuto nel 1936 a Genova lesse per Luigi De Gregori la relazione riassuntiva sulla gestione finanziaria dell'Associazione dalla sua costituzione fino a tutto il 1935.
Collaborò con l'Associazione italiana biblioteche fino alla fine del 1942 e venne collocato a riposo, probabilmente, in quell'anno. Morì probabilmente verso il 1960.
Mentre insegnava, era stato presidente della sezione di Macerata dell'Unione generale insegnanti italiani per l'assistenza scolastica agli orfani di guerra e, a Tivoli, fiduciario della Società Dante Alighieri.
Pubblicò alcuni studi danteschi, due antologie per le scuole (Fiorita di poesie moderne e Pagine d'oro della prosa italiana, entrambe pubblicate a Milano nel 1913), discorsi e prose letterarie.

Alberto Petrucciani

Teodoro Rovito. Letterati e giornalisti italiani contemporanei: dizionario bio-bibliografico. 2ª ed. rifatta ed ampliata. Napoli: Rovito, 1922, p. 409.