Studiò all'Università di Bologna dove conseguì la laurea in giurisprudenza nell'agosto 1869, con una tesi di economia, ma seguì anche le lezioni del Carducci. Andò volontario con Garibaldi nella campagna del 1866 in Trentino.
Tornò poi a Ravenna dove esercitò la professione di avvocato.
Dopo la morte del padre Giovanni (1806-1875), professore, filologo e direttore della Biblioteca Classense di Ravenna, ottenne di subentrargli e resse anche lui la biblioteca fino alla morte, per circa quarant'anni. Ordinò e descrisse la collezione di antiche xilografie, il medagliere, le pergamene e altre raccolte della Biblioteca e compilò schedari speciali del materiale locale e del Risorgimento.
Fu inoltre professore d'italiano nell'Istituto tecnico G. Ginanni di Ravenna.
Socio corrispondente dal 1900 della Deputazione di storia patria per le province di Romagna, pubblicò documenti e lavori eruditi soprattutto sulla Ravenna medievale negli «Atti» della Deputazione, nell'«Archivio storico italiano» e in vari periodici locali. Con la collaborazione di Silvio Bernicoli curò nel 1904 l'edizione dello Statuto del secolo XIII del Comune di Ravenna.

Alberto Petrucciani