Copertina Banca dati
Associazione Italiana Biblioteche
Roma,

Dalla Premessa

«Per la maggior parte delle persone alla fine del ventesimo secolo una banca dati è uno strumento di diffusione o di gestione del sapere umano ancora sconosciuto o inaccessibile. Né più né meno dei libri a stampa alla fine del ‘400, le banche dati stanno tutavia cambiando il modo in cui ci rapportiamo alla conoscenza.

Per i bibliotecari, i documentalisti, i giornalisti e per molte altre figure professionalii, la banca dati costutuisce già da anni un mezzo di acquisizione e ricerca di dati da preferire o da integrare agli altri mezzi. I sistemi videotex e multimediali, l’editoria elettronica e l’evoluzione di altre tecnologie (telecomunicazioni, broadcasting, intelligenza artificiale) trasformeranno le banche dati in direzione dell’utente finale. L’accesso di massa all’informazione elettronica è del resto già una realtà nel caso del Minitel francese e dei servizi di Teletext che in alcuni paesi raggiungono ormai più del 50% delle famiglie.

Nel 1989 si stimava in 30 milioni la quantità di ricerche all’anno compiuta in tutto il mondo attraverso le banche dati, con 300 milioni di items di informazione ricuperati. Se si considera che il tasso di crescita anuo previsto nei prossimi anni in questo settore è mediamente del 18-20% in Europa e del 9-10% nel Nord America, si può facilmente dedurre che l’impatto sociale ed economico dello sviluppo dei servizi di informazione elettronica sarà nei prossimi dieci anni enorme: essi muovono, solo nel settore business degli Stati Uniti, nel 1991, un giro d’affari di 24 miliardi di dollari, pari al fatturato dell’industria cinematografica USA.

Questa premessa, più che a delineare lo scenario futuro del mercato delle banche dati, serve a mettere in guardia il lettore dal rischio, oggettivo, che i contenuti di uno scritto sull’argomento siano già superati al momento della pubblicazione: la tecnologia sposta ogni giorno un po’ più lontano dal nostro immediato orizzonte il confine tra ciò che oggi definiamo «banca dati» e altre forme di diffusione dell’informazione elettronica, costantemente in divenire. E’ ancora molto marcata la distinzione fra namche dati in linea e banche dati su CD-ROM per ragioni di accesso e di costo (e questo testo ne tiene ampiamente conto, concentrandosi sulle banche dati in linea), ma con la diffusione delle reti locali (CD-ROM networks) questa netta distinzione tra qualche anno finirà per essere superata. Allo stesso modo si può prevedere che lo sviluppo di metodi «esperti» di ricerca dell’informazione elettronica abbatterà la distinzione tra linguaggi di interrogazione per professionisti della ricerca in linea e linguaggi o interfacce per l’utente finale.

Il testo si compone di tre parti. Nella prima si definisce che cosa è una banca dati, nella seconda e nella terza parte si chiariscono gli aspetti utili a comprendere, rispettivamente, come vi si accede e come vi si compiono le ricerche. Il tentativo di trattare l’argomento nel modo più possibile aggiornato è particolarmente evidente nella Bibliografia finale che contiene solo pochi, essenziali, riferimenti a pubblicazioni con più di tre anni di vita.»

 


Sommario: Premessa, 5. Definizione, sviluppo storico e tipologia, 7. Accesso alle banche dati, 20. La ricerca, 44. Note bibliografiche, 74. Bibliografia, 77. Appendice, 88.

Notizia bibliografica

Brunella Longo. Banca dati. Roma, Associazione italiana biblioteche, 1993. 91 p. ISBN 88-7812-024-3.

€ 2
ISBN: 978-88-7812-024-2

Esaurito