[AIB]AIB Notizie 2/2003
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Un tesoro nascosto

Dario D'Alessandro

Un recente convegno euromediterraneo sulle biblioteche e la lettura mi ha portato a Marsiglia ove ho scoperto un tesoro nascosto (fortunatamente ancora per poco) il cui valore supera certamente quello che Edmond Dantès – personaggio uscito dalla penna di Dumas che a Marsiglia e al forte d’If s’ispirò per il suo celebre romanzo – trovò sull’isola di Montecristo in una grotta dopo aver sollevato la ventesima pietra a partire dalla caletta est. Questo tesoro si chiama Bibliothèque de l’Alcazar: quando aprirà al pubblico nel prossimo mese di settembre sarà una tra le principali biblioteche di Francia sia per tecnologia sia per spazi all’utenza sia per soluzioni architettoniche.
Situata nel centro della città, la biblioteca si presenta come una struttura armonica in vetro-cemento-acciaio-marmo che si sviluppa su cinque livelli per oltre 18.000 mq di cui 11.000 mq per il pubblico, 7000 mq per i magazzini e i servizi interni. Alla dotazione libraria di un milione di documenti nei depositi si aggiungono 350.000 documenti a scaffali aperti cui potranno accedere fino a 10.000 lettori al giorno che avranno a disposizione 1700 posti a sedere e 230 video-terminali.
Realizzata dalla municipalità di Marsiglia con la partecipazione finanziaria del Ministero della Cultura, della Regione e della Provincia, la Bibliothèque de l’Alcazar ha richiesto un impegno finanziario di € 60.980.000 (cioè oltre 118 miliardi delle vecchie lire).
Questi numeri e queste misure sono stati confortati da una visita privata sul cantiere in compagnia del direttore delle biblioteche municipali di Marsiglia, François Larbre, che, muovendosi perfettamente a suo agio tra le strutture ancora il fase di allestimento, ha reso con le sue parole “visibile” la biblioteca nella sua destinazione finale. Quello che colpisce maggiormente della nuova struttura è la distribuzione degli spazi che si aprono sul grande lucernario centrale unitamente alla luminosità che pervade gli interni.
Esempio di perfetta integrazione nel cuore dell’antico sito storico del Beslunce, la Bibliothèque de l’Alcazar si erge sulle memorie del music-hall da cui prende il nome e, nonostante sia stretta per tutta la sua lunghezza tra due strade parallele, trova un ampio respiro nei due slarghi sui lati corti dai quali si accede all’interno. Anche i tempi di realizzazione, considerate le problematiche sollevate da un parziale recupero in una zona sottoposta a vincoli storico-artistici, sono interessanti: sono infatti trascorsi solo sei anni dal giorno dell’individuazione del sito.
La nuova biblioteca di Marsiglia costituisce dunque qualcosa di più di un segnale nel mondo della cultura e dell’informazione. È la testimonianza di quanto siano reali e attuali le aspettative di fruizione di un centro di mediazione culturale che, dotato di tutte le innovazioni tecnologiche e di tutti i supporti magnetici ed elettronici, graviti intorno al libro stampato.
La Bibliothèque de l’Alcazar (http://www.mairie-marseille.fr/vivre/culture/alcazar/archi.htm) non rappresenta un caso isolato, ma si colloca idealmente accanto alle biblioteche realizzate di recente, dalle grandi biblioteche straniere – per tutte ricordiamo quelle di Alessandria d’Egitto e la Nazionale Mitterrand di Parigi – alle più vicine a noi quali la Berio di Genova, oppure l’Universitaria di Bolzano e la Civica di Rovereto aperte al pubblico negli ultimi due mesi.
Possiamo dunque pensare che sia iniziata la nuova stagione delle grandi e delle medie biblioteche? Se è così speriamo che inizi pure quella delle piccole.

biblioteca@provincia.pescara.it

D'ALESSANDRO, Dario. Un tesoro nascosto. «AIB Notizie», 15 (2003), n. 2, p. 3.
Copyright AIB, ultimo aggiornamento 2003-03-09 a cura di Franco Nasella
URL: https://www.aib.it/aib/editoria/n15/03-02dalessandro.htm

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